Ivan Zaytsev, un martello nella mano e un’incudine nel piede destro

DATA PUBBLICAZIONE
TEMPO DI LETTURA
più di 5 minuti
SHARE
SHARE
TEMPO DI LETTURA
più di 5 minuti

Di Redazione

In epoca di lockdown e quarantena sono moltissimi gli italiani che hanno scoperto molte alternative alle solite occupazioni. C’è chi ha imparato a suonare uno strumento, chi ha letto moltissimo, chi ha preso lezioni di cucina di tutorial online e chi ha rispolverato la propria consolle di videogame. Un’interessante indagine ha rivelato che il 31% dei maschi del nostro paese ha giocato online o davanti alla televisione come non faceva da anni: l’età media è sorprendentemente alta. Anche oltre i quarant’anni. Tra questi anche Ivan Zaytsev.

L’opposto di Modena, ormai quasi certamente destinato a lasciare il nostro paese per andare a giocare in Russia con gli ex campioni nazionali del Kuzbass Kemerovo allenati da Verbov, nelle ultime due settimane è stato uno dei privilegiati che ha avuto la possibilità di partecipare al VROC Championship, un vero e proprio campionato di virtual race che vede connessi contemporaneamente diversi piloti, ognuno con una propria “auto” virtuale, in gara per aggiudicarsi una corsa automobilistica.

Il mezzo è quanto di più sofisticato e aggiornato esista e ricostruisce in modo quasi perfetto il comportamento un’auto Gran Turismo: nel caso di Ivan una Toyota GT3 partecipante al campionato gran turismo, un bolide del valore di quasi mezzo milione di dollari e 550 cavalli.

L’auto è virtuale, collegata on line in un sistema complesso con altre: in realtà il pilota si siede in una costosissima riproduzione che, pur senza farti soffrire le pene dell’inferno della forza gravitazionale a ogni accelerazione, frenata e curva, simula il deterioramento degli pneumatici, la traiettoria migliore su una pista sporca o bagnata e anche gli incidenti. Perché le sportellate e incidenti ci sono.

Zaytsev ha preso parte qualche giorno fa alla gara in programma sul tracciato del Sepang: la sua auto, una livrea sulla quale compaiono perfettamente ricostruiti anche i logo dei suoi sponsor personali, ha fatto capolino per le qualifiche dalla pit lane qualche minuto dopo l’inizio delle prove di velocità che ha visto ogni pilota entrare uno per volta in pista.

Sono tutti SIMDrivers, ovvero piloti virtuali: Andrea Difolco, Luca Ghiotto,  Dario Capitanio, Gianmarco Quaresmini… piloti straordinari che in pista ci sanno anche andare ma soprattutto vanno forte sul virtuale e che di come reagisce il loro volante a ogni singola sollecitazione sanno tutto. Tra loro Ivan Zaytsev ha dimostrato di potere gareggiare alla pari. Dopo un lungo allenamento davanti al suo simulatore, “allenato” da Difolco e Marco Cressan, collegato da casa sua a Modena, Ivan entra in pista e cerca di tenere il ritmo dei migliori fin dalle prove: chiude con il quattordicesimo tempo, con 2.7” di ritardo rispetto alla pole position di Louis Prette e partendo dunque dalla settima fila. La corsa dura 30’, esauriti i quali bisogna completare un ultimo giro.

La partenza è un po’ faticosa ma già dalle prime curve Ivan si fa rispettare ed effettua un paio di sorpassi spettacolari. Poi prende confidenza e migliora, limando il suo tempo giro dopo giro: nonostante un faccia a faccia ravvicinato con Chris Frogatt che lo manda quasi fuori pista e un lungo che lo rallenta parecchio, lo Zar pesta il piede destro fino al termine e si prende la sua rivincita scavalcando proprio Frogatt e arrivando addirittura alle costole di Cressoni, uno dei suoi allenatori, anima del VROC.

Chiude all’undicesimo posto con un bilancio assolutamente positivo a poco più di 8” dall’inavvicinabile Prette senza essere mai doppiato, che per un esordiente assoluto in una competizione del genere è un mezzo miracolo.

A fine corsa i piloti possono esagerare con i ‘donuts’ disegnati sull’asfalto, tamponandosi l’un l’altro. La macchina uscirà dalla gara virtuale come nuova. Ivan è soddisfatto: “Per essere stata la mia prima esperienza in assoluto è andata bene, mi sono divertito tantissimo ma posso garantire che si tratta di un’esperienza molto faticosa che scatena tantissima adrenalina soprattutto per chi come me è abituato a competizioni sul campo. La cosa dura è stare in gruppo, trovare la traiettoria, muoversi nel traffico, occorre esperienza. Ho cercato di gestire la cosa camminando un po’ sulle uova anche perché l’unica volta che sono stato un po’ aggressivo Frogatt quasi mi mandava fuori. Le prime due curve sono state un macello, sono stato a guardare, ho trovato il mio ritmo e poi mi sono tolto anche qualche soddisfazioni con un paio di bei sorpassi e una prova, credo, positiva”.

Zaytsev ha pubblicato molto della sua esperienza sui social dove lo si vede alla guida del simulatore per diverse ore attaccando il vizio al suo amico Luca Bizzarri, comico, conduttore insieme a Paolo Kessissoglu di Quelli Che Il Calcio e grande appassionato di virtual sport. Bizzarri ha avuto uno dei simulatori e sarà uno dei prossimi guest del campionato che nel frattempo si è spostato sul circuito di Montecarlo dove a vincere è stato Matteo Cairoli. Ultima tappa sul circuito di Imola, il 4 giugno.

Impressionante la resa della diretta della gara che è andata live in streaming su You Tube con una vera e propria regia televisiva virtuale di un evento che di fatto esiste solo sui pc arricchito dall’ottimo commento di Marcello Puglisi e Matteo Bobbi che hanno offerto una splendida chiave di lettura non solo agonistica ma anche tecnica di quello che sono le virtual race.

ARGOMENTI CORRELATI

CONDIVIDI SUI SOCIAL

Facebook

ULTIMI

ARTICOLI