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“Una maglia al giorno”: tutti i numeri 6 della storia di Trentino Volley

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Di Redazione

Prosegue la rubrica “Una maglia al giorno”, che propone quotidianamente la storia delle gloriose maglie di Trentino Volley attraverso i protagonisti che l’hanno indossata.

Oggi, mercoledì 6 maggio, è l’occasione per riscoprire i numeri 6, ovvero i giocatori che hanno vestito la maglia #6: in tutto dieci. Domani sarà invece la volta dei numeri 7.

ALBERTO MARCOLINI (centrale, stagione 2000/01 – 19 presenze, 2 punti): fu il primo giocatore trentino a mettere piede in campo in Serie A1 con la maglia di Trentino Volley. Venne spesso utilizzato per alzare il muro o come alternativa a Pecorari al centro della rete.

FRANCESCO FORTUNATO (centrale, stagioni 2001/02, 2002/03 – 37 presenze, 230 punti): grande attaccante di primo tempo, nella sua annata d’esordio in Trentino fu fra i protagonisti della prima storica qualificazione alla Final Four di Coppa Italia della storia di Trentino Volley. In quella successiva, problemi fisici limitarono il suo impiego.

HRISTO ZVETANOV (centrale, stagione 2003/04 – 5 presenze, 12 punti): il primo bulgaro della storia di Trentino Volley (in seguito ne arrivarono altri nove), venne ingaggiato a gettone nella prima parte del campionato per sopperire all’infortunio di Hübner. Nei due mesi in cui vestì la maglia numero 6 seppe fare la sua parte.

FRANK BACKMANN (libero, stagione 2004/05 – 7 presenze, 0 punti): il tedesco venne ingaggiato a fine marzo, poco prima dell’inizio dei Play Off Scudetto, per far fronte all’infortunio del titolare Sorcinelli. Si fece notare positivamente, diventando uno dei protagonisti dell’iniziale 2-0 nella serie dei quarti di finale con Piacenza, che però in seguito riuscì a rimontare e qualificarsi per le semifinali.

MARCO MEONI (palleggiatore, stagioni 2005/06, 2006/07 – 64 presenze, 82 punti): prese in mano le redini del gioco gialloblù subito dopo Tofoli, vestendo la maglia numero 6 e diventando immediatamente un punto di riferimento per lo spogliatoio e i tifosi. Nella sua prima stagione fu fra i principali protagonisti della prima qualificazione alle semifinali Play Off di Trentino Volley grazie ad una grande intesa costruita in breve tempo con Nascimento, Heller e Savani. Capitano per 64 partite.

LUKASZ ZYGADLO (palleggiatore, dalla stagione 2009/10 alla stagione 2011/12 e poi stagione 2014/15 – 191 presenze, 188 punti): molto legato alla maglia numero 6, che aveva spesso avuto in precedenza nella sua carriera, il polacco a Trento vestì i panni di validissima alternativa a Grbic e Raphael; da titolare (complice proprio l’infortunio del brasiliano) vinse la Champions League 2010 a Lodz. Nella sua seconda esperienza in gialloblù, sempre col 6 addosso, giocò tutta la stagione prima di lasciare definitivamente spazio, proprio in Finale Scudetto, all’astro nascente Giannelli. Con Trentino Volley ha vinto 3 Mondiali per Club, 3 Champions League, 1 scudetto, 1 Coppa Italia, 1 Supercoppa.

ALEXANDRE FERREIRA (schiacciatore, stagione 2013/14 – 44 presenze, 450 punti): il portoghese trascorse a Trento una sola stagione, mettendosi in mostra soprattutto nella prima parte, quando contribuì con attacchi e battute vincenti alla vittoria della seconda Supercoppa della storia gialloblù.

GEORGI BRATOEV (palleggiatore, stagione 2015/16 – 35 presenze, 17 punti): il bulgaro visse una sola stagione a Trento (come accaduto qualche anno prima al fratello gemello) per rinforzare la panchina e nel suo caso per coprire le spalle a Giannelli. Collezionò tante presenze perché venne spesso utilizzato per la sua efficace battuta in salto float e per il muro, altro punto suo di forza.

ALESSANDRO BLASI (palleggiatore, stagione 2016/17 – 11 presenze, 1 punto): una annata alle spalle di Giannelli, con pochissime occasioni per mettersi in mostra.

NICOLA DALDELLO (palleggiatore, stagioni 2018/19, 2019/20 – 23 presenze, 1 punto): come Blasi, ha avuto pochissime opportunità per giocare avendo davanti a lui un talento come Giannelli. Si è comunque reso utilissimo in allenamento e, con la sua esperienza, anche per la compattezza del gruppo. Era già stato a Trento una decina di anni prima, giocando in Serie B1 con la Blue City.

(Fonte: comunicato stampa)

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