L’ultimo c.t. che ha avuto l'opportunità di vivere un Mondiale casalingo sa bene cosa significa giocare quasi quotidianamente in impianti stracolmi, essere spinti dall'entusiasmo e dall'affetto della gente.
Stasera gli azzurri in campo con la Slovenia. Giannelli "Me la ricordo ancora, quella partita dell'Europeo 2015. È una squadra molto fisica che gioca bene a pallavolo, tutti colpiscono la palla molto alta. Non dobbiamo distrarci".
Andrea Lucchetta, campione del mondo nel '90, ora anche idolo dei social e della rete: "Racconto la tecnica con sillogismi. Eccedo per coinvolgere tutti. Ma sono solo lo strumento che enfatizza e traduce questa Italia dolce"
Lo schiacciatore azzurro "Rispetto alle Olimpiadi di 2 anni fa questa è un'avventura diversa ma l'emozione che stiamo vivendo è simile. C'è la voglia di provare a salire sul gradino più alto".
Cisolla: "Giocare e vincere in Nazionale dà un sapore unico alla carriera da giocatore, è una sensazione da pelle d'oca. Una squadra che può vantare giocatori come Giannelli in regia, Zaytsev opposto e Juantorena banda non deve avere paura di nessuno".
Dall'alto della sua esperienza e del suo carisma lo schiacciatore cubano - in attesa della seconda sfida domani sera al Mandela Forum di Firenze contro il Belgio di Anastasi - raccomanda di restare con i piedi per terra.
Velasco "Le emozioni sono più o meno le solite tranne che per la partita con l'Italia che è sempre un revival molto forte perché l'ho allenata per tanti anni, ora l'allena un mio grandissimo amico, conosco i dirigenti e gli addetti ai lavori con cui ho lavorato".
Lorenzo Bernardi: «Giannelli era un predestinato, ma ora è un vero fuoriclasse. Sa giocare con la palla vicino a rete e con la palla staccata ed è bravo a muro. Può diventare determinante».