Hristo Zlatanov ritrova il "suo" Palalido: "Non pensavo di emozionarmi tanto"

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Di Eugenio Peralta

Tra i tanti ospiti d’eccezione alla storica “prima volta” della Allianz Cloud di Milano, in occasione della tappa italiana di Volleyball Nations League, non poteva mancare Hristo Zlatanov: uno dei protagonisti di quella storica finale scudetto del 2001 giocata proprio al vecchio Palalido. Allora in campo c’erano, tra gli altri, Nikola Grbic, oggi CT della Serbia, Paolo Cozzi, che ha commentato la partita su NOVE, e con la maglia di Treviso Samuele Papi, attuale team manager degli azzurri. Corsi e ricorsi storici che non hanno mancato di suscitare sorrisi e un po’ di commozione.

Zlatanov, che sensazioni prova a tornare qui dopo tanti anni?

“Sinceramente non pensavo di emozionarmi così tanto. Voglio dire, alla fine è solo un palazzetto… Quando sono entrato, però, ho ricollegato tantissimi ricordi, sia pallavolistici che cestistici”.

Le è piaciuto il nuovo impianto?

“A prima vista non l’ho riconosciuto e un po’ mi è dispiaciuto. Ma devo dire che è davvero un palazzetto bello e modernissimo. E poi, a guardar bene, qualcosa del vecchio Palalido c’è ancora. Facendo un giro negli spogliatoi, anche se li hanno ricostruiti, si respira ancora lo stesso odore!”.

E dell’Italia di questa prima fase di VNL cosa pensa?

“L’impressione è davvero molto positiva, un gruppo giovane che sta dimostrando di avere grandi potenzialità. I risultati sono oltre le aspettative, ma soprattutto mi fa piacere vedere che in campo i giocatori si divertono e sono molto uniti tra loro”.

A Piacenza avete fatto davvero una bella squadra…

Sì, speravo di vedere in campo qualcuno dei nostri in più stasera (il riferimento è all’infortunato Nelli, n.d.r.), ma devo dire che sono davvero soddisfatto. Il nostro primo obiettivo, però, rimane la salvezza“.

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