Foto: Cuneo Volley

Gironi: “Sto avendo tanta responsabilità in allenamento e in campo”

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Di Giovanni Saracino

Non deve esser stato facile per Fabrizio Gironi, schiacciatore ventenne della Prisma Taranto, milanese di nascita, accettare di andare a fare la prima esperienza lontano da casa a 1000 chilometri di distanza e per giunta e in una situazione ambientale problematica con questo Covid che continua a gironzolare attorno a tutti noi. Bisogna avere carattere ed essere animato da grandi motivazioni.

Ho parlato tanto con la mia famiglia, con il mio procuratore e con Cozzi che da giocatore dieci anni fa ha giocato a Taranto, prima di prendere una decisione serena che per la verità non è stata così difficile come può sembrare. La società e l’allenatore mi hanno fatto capire che contavano molto su di me, che avrei potuto fare uno step importante per la mia carriera di pallavolista” – afferma questo ragazzo, che ha una mamma pallavolista ma che aveva cominciato da ragazzino a giocare a calcio, però: ”Non nascondo che certe volte mi mancano la mia famiglia ed i miei amici e che purtroppo a causa del Covid, anche se ci sono dei giorni in cui potrei tornare su, sono costretto a rimanere in sede”.

Coach Di Pinto ha più volte dichiarato pubblicamente che tu sei stato il primo nome sulla lista degli acquisti in estate. Ti fa piacere esser stato così voluto dal tuo allenatore?

Sicuramente sono contento che punti parecchio su di me. Sto crescendo tanto, sto avendo tanta responsabilità in allenamento e in campo, sto cominciando a essere più protagonista. Insomma si sta alzando l’asticella della mia esperienza pallavolistica.

Tra i compagni chi è che ti sta dando più consigli?

Non saprei individuarne uno solo, cerco di trarre il meglio da tutti. Ad esempio Fiore e Goi mi aiutano molto in ricezione, sulla posizione da tenere in campo, sulle traiettorie d’attacco degli avversari mentre Aimo (Alletti, ndr) mi consiglia su come stare a muro o nella scelta del tipo di attacco e Coscio (Coscione, ndc), il capitano, mi sta dando una grande mano in partita per farmi stare più a mio agio possibile senza sentirmi troppo pressato.

Ti mette pressione essere considerato uno dei prospetti italiani più interessanti, specie in un ruolo, quale quello di schiacciatore, molto carente di nuovi talenti?

Fa molto piacere avere grande considerazione. Sta a me mantenere alto il mio livello e non deludere queste aspettative ma quando vado in palestra non penso a quello che dicono di me, penso a fare il mio poi le cose verranno da sé. Sono giovane, non ho fretta, devo solo lavorare per cercare di migliorarmi.

Ecco, dove pensi di dover migliorare?

In ricezione. In questo momento con Di Pinto, Goi e Fiore sto lavorando tanto in palestra su questo fondamentale. I miei compagni in partita mi coprono molto, si prendono un po’ più di spazio rispetto al solito per scaricarmi da compiti di ricezione, specie su palle più difficili e farmi concentrare di più sulla fase di attacco.

Qual è il giocatore a cui ti ispiri di più?

A me piace molto Leon (schiacciatore cubano di Perugia, ndc). E’ un grande attaccante ma sa anche ricevere. Lui però è inarrivabile, è di un altro pianeta. Il mio obiettivo è diventare uno schiacciatore completo.

Che tipo di campionato hai visto sinora?

Bergamo sta giocando molto bene, mi ha fatto una grande impressione. Anche Ortona, sinora, ha espresso una bella pallavolo. Credo che il campionato di A/2 sia molto differente dalla Superlega. Non c’è alcun risultato sicuro, in ogni partita può accadere di tutto e non si sa mai come andrà a finire.

Sabato c’è il derby al Palamazzola con il Castellana Grotte, una squadra che, come la vostra, ha avuto molti problemi fisici in questo avvio di stagione. Che pensi?

L’abbiamo affrontato anche in precampionato, quindi alcuni concetti su di loro già li abbiamo chiari. Sulla carta ha un organico forte come il nostro e ambisce come noi a lottare per le prime posizioni. Sarà un match duro, entrambe le squadre vogliono riscattarsi perché i risultati ottenuti sinora non sono soddisfacenti o in linea con le attese delle rispettive società”.

(Fonte: Corriere di Taranto)

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