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Festa Itas Trentino: dopo 8 anni è di nuovo campione d’Italia!

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E adesso la festa può davvero iniziare. Dopo 8 anni e tante finali perse (più nelle coppe che in campionato) l’Itas Trentino torna a vincere il titolo tricolore: lo fa davanti al suo pubblico, costringendo i campioni uscenti della Cucine Lube Civitanova ad abdicare dopo tre trionfi consecutivi con una Gara 5 di Finale Scudetto praticamente perfetta. Il 3-0 finale fotografa una supremazia costante della squadra di Angelo Lorenzetti, che mette a nudo le difficoltà della Lube con una battuta killer e gli attacchi degli ispiratissimi Michieletto e Lavia. Agli ospiti non riesce l’ennesimo miracolo di una stagione senza trofei ma comunque straordinaria, considerando le mille difficoltà incontrate in corso d’opera (non ultima la defezione di Ivan Zaytsev proprio nel corso della serie decisiva): si impara anche perdendo le finali, e Trento ne è la migliore testimone.

Sulla partita c’è davvero poco da dire: in ogni momento di minima difficoltà – come la rimonta del primo set che porta Civitanova sul 19-19 – l’Itas si toglie d’impaccio con il servizio e il muro, piazzando 9 ace e 10 block vincenti. Particolarmente incisivi dai nove metri Matey Kaziyski (premiato come MVP) e Marko Podrascanin, mentre Alessandro Michieletto si esalta con una serie di attacchi da angolazioni che sfidano la geometria, e chiude con 17 punti all’attivo (44% in attacco e 69% in ricezione). La seconda linea di Civitanova è in costante affanno e stavolta non funziona l’alchimia di Blengini con gli ingressi di Gottardo e Garcia: in attacco si salvano soltanto Nikolov e i centrali, ma sarebbe ingeneroso giudicare i marchigiani da una serata come questa.

Nel palazzetto di via Fersina resta una sensazione di gioia incontenibile, amplificata dalla lunga attesa e, paradossalmente, dall’imminente fine di un ciclo: l’anno prossimo non ci saranno più né capitan Kaziyski né il coach Lorenzetti, due grandissimi protagonisti di questo trionfo e della scalata verso il successo. Scelte diverse, forse discutibili, ma che non hanno impedito alla squadra – dopo un momento di sbandamento a metà stagione – di giocare unita, determinata e compatta esprimendo nel momento più importante la sua migliore pallavolo.

Cucine Lube Civitanova striscione tifosi Finale Scudetto

LA CORNICE – BLM Group Arena strapiena per la finalissima che chiude la stagione. Mancano all’appello soltanto alcuni dei tifosi di Civitanova, che non hanno potuto raggiungere in tempo il palazzetto a causa dell’emergenza meteo: per loro un lungo applauso prima dell’inizio del riscaldamento e poi al momento dell’esecuzione dell’inno nazionale. “Il nostro cuore è chi con soffre in queste ore” è lo striscione dei sostenitori della Lube, e da quelli di casa arriva una dedica all'”Emilia Romagna, una terra che non molla”, prima che la Curva Gislimberti si colori di cartoncini verdi, bianchi e rossi. Ad assistere all’incontro c’è anche il CT azzurro Fefè De Giorgi (al lavoro con la nazionale nella vicina Cavalese).

I SESTETTI – I due grandi assenti restano tali anche per Gara 5: out Lisinac e Zaytsev, costretto ad accomodarsi in tribuna. Sestetto standard per Trento, con Sbertoli in regia, Kaziyski opposto, Podrascanin e D’Heer al centro, Lavia e Michieletto in posto 4 e Laurenzano libero; Civitanova ripresenta la formazione iniziale di Gara 4, con Nikolov in posto 2, De Cecco in regia, Anzani e Chinenyeze centrali, Bottolo e Yant schiacciatori, Balaso ibero. Inizia dalla panchina, quindi, Gabi Garcia.

1° SET – L’Itas parte subito fortissimo sul servizio di Sbertoli, con due muri consecutivi di Lavia a regalare il 3-0. Bottolo sblocca la Lube, ma Trento rimane avanti con Michieletto (5-2) e poi allunga sull’8-3 con un tocco vincente di Sbertoli e un errore dello stesso Bottolo, costringendo Blengini a fermare il gioco. Un improvvido Video Check richiesto dai trentini (12-8) finisce per spezzare il ritmo alla stessa squadra di casa, e la Lube ne approfitta per accorciare le distanze con il muro di Chinenyeze (13-10). Poi Bottolo, Yant e Nikolov vanno a segno per tre volte di fila (agevolati dal servizio del bulgaro) ed è Lorenzetti a chiamare time out sul 14-13.

Il muro di D’Heer permette all’Itas di allungare di nuovo (17-14) e un mancato fischio arbitrale fa infuriare la Lube, accendendo la partita; Trento, intanto, vola sul più 4 e Blengini richiama i suoi. Al rientro due attacchi di Yant e il muro di De Cecco portano Civitanova di nuovo a contatto (18-17); Michieletto sbaglia in attacco, è parità (19-19) e time out per l’Itas. I muri di Michieletto (su Nikolov) e Kaziyski (su Yant) scavano immediatamente il nuovo break, Lavia fa il resto impallinando il cubano con l’ace del 23-19; lo stesso Yant sbaglia la battuta del 24-20 e Nelli, appena entrato, con il servizio costringe gli ospiti all’errore che chiude il set (25-20).

BLM Group Arena Trento Finale Scudetto Itas Trentino Cucine Lube Civitanova
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2° SET – La reazione della Lube non si fa attendere: dopo le prime schermaglie arrivano due muri di Anzani su Michieletto e Podrascanin per il 3-6 e il conseguente time out di casa. Nikolov allunga sul 4-8, Podrascanin risponde con un ace (6-8); Bottolo tiene avanti la Lube (7-10), ma è ancora il servizio di Trento a fare la differenza, prima con D’Heer (10-11) e poi con Kaziyski (12-12).

Blengini ferma il gioco, senza però poter evitare l’ennesimo ace di Podrascanin che porta avanti l’Itas per la prima volta nel set (15-14). Si prosegue sul filo dell’equilibrio e sul 17-16 il coach della Lube si gioca anche il secondo time out; il muro di Michieletto porta però Trento sul 19-17. L’Itas ingrana la marcia più alta: due attacchi consecutivi di Michieletto e un altro ace di Kaziyski per il break del 22-18. Il mani out di Podrascanin vale 4 set point e Sbertoli chiude subito i conti con il muro del nuovo 25-20.

Marlon Yant Cucine Lube Civitanova Itas Trentino
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3° SET – La rabbia di Civitanova si scarica in un gran muro di Bottolo (1-2), ma dura poco: il servizio di Kaziyski e l’attacco di Michieletto portano subito Trento sul 6-3, inducendo Blengini a fermare il gioco e inserire subito Gottardo in seconda linea. Michieletto è on fire e inventa un angolo “impossibile” per il 7-4, Yant accorcia le distanze (7-6), ma Podrascanin infila ancora un ace per il 9-6. Michieletto mantiene il vantaggio (12-9) e Civitanova chiede un altro time out sul 13-10; al rientro, però, Nikolov spara out per il più 4 Trento, e viene sostituito da Garcia.

Sbagliano Yant (16-12) e Gottardo, mantenendo inalterato il distacco, ma proprio Garcia indovina l’ace del 17-15, rimettendo in carreggiata la Lube e convincendo Lorenzetti a giocarsi il time out. Un muro di Michieletto su Gottardo ristabilisce le distanze, De Cecco e Gottardo non si capiscono per il 20-15. È il segnale della resa, tanto più che Podrascanin mette giù un altro muro vincente e Yant manda out il pallone del 23-16. Civitanova annulla due match point, poi i titoli di coda scorrono sul tocco di seconda di Sbertoli: 25-18 e Trento è campione d’Italia.

Matey Kaziyski Itas Trentino Cucine Lube Civitanova
Foto Trentino Volley

Itas Trentino-Cucine Lube Civitanova 3-0 (25-20, 25-20, 25-18)
Itas Trentino: Kaziyski 13, Nelli 1, D’Heer 4, Dzavoronok, Michieletto 17, Sbertoli 3, Cavuto ne, Pace (L) ne, Berger ne, Depalma ne, Laurenzano (L), Lavia 11, Podrascanin 7, Lisinac ne. All. Lorenzetti.
Cucine Lube Civitanova: Garcia 1, Sottile ne, D’Amico, Balaso (L), Chinenyeze 6, Nikolov 12, Diamantini ne, Gottardo, Ambrose (L) ne, De Cecco 1, Anzani 5, Bottolo 7, Yant 11. All. Blengini.
Arbitri: Puecher e Florian.
Note: Spettatori 4000. Trento: battute vincenti 9, battute sbagliate 12, attacco 49%, ricezione 62%-25%, muri 10, errori 16. Civitanova: battute vincenti 1, battute sbagliate 12, attacco 39%, ricezione 34%-11%, muri 6, errori 19.

di Eugenio Peralta

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