Foto Agnelli Tipiesse Bergamo

Agnelli Tipiesse: staff medico ancora nelle mani di Leonardo Valsecchi e Maurizio Mura

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Di Redazione

I dottori Leonardo Valsecchi e Maurizio Mura formeranno ancora lo staff medico della Agnelli Tipiesse Bergamo. Confermata dunque l’accoppiata che nella scorsa stagione ha dovuto dividersi i compiti più importanti, considerando che la seconda ondata pandemica di Covid ha travolto anche la squadra bergamasca a novembre, quando il team ha dovuto fermarsi per 40 giorni prima di riprendere la sua corsa verso il primo posto che ha difeso poi fino a marzo.

Il dottor Valsecchi, libero professionista, specialista in ortopedia, è impegnato sia in sala operatoria che in un suo studio, e nel weekend è sempre presente a Cisano sul campo da gioco. Collabora con le cliniche Talamoni e Mangioni di Lecco e la San Martino di Malgrate, e lavora in diversi centri fisioterapici della bergamasca. È anche direttore sanitario dei Volontari Soccorso Cisanese, che hanno presenziato durante la stagione a tutte le partite in casa. La sua avventura con lo sport trova radici nel passato: anni fa è stato membro della Federazione Medico Sportiva Italiana e negli anni Novanta medico sociale del Monza Calcio, poi del Caprino Calcio.

Si è avvicinato al mondo della pallavolo solo negli ultimi anni, appassionandosi grazie alla figlia che gioca a volley. Ha cominciato così a seguire diverse formazioni giovanili di volley femminile dell’Isola bergamasca e per alcuni anni si è distinto anche nel ruolo di arbitro. La società cisanese gli affida il ruolo di medico sociale per le annate 2018-19 e 2019-20 e dallo scorso anno è responsabile di tutto lo staff medico Agnelli Tipiesse. Il dottor Valsecchi non ha mai fatto mancare il suo supporto durante la stagione, che fortunatamente si è chiusa senza infortuni e problematiche serie, a parte qualche piccolo acciacco risolto in tempo insieme allo staff fisioterapico.

Il dottor Maurizio Mura è con Olimpia dai tempi della serie B, dal 2013, è medico di famiglia dal 1985, e ha uno studio dentistico a Bonate Sopra. È rimasto appassionato da questa realtà da quando ricevette la chiamata dell’allora dg Pesenti per gestire la parte medica del team e da ex giocatore ha sempre seguito con passione tutti i campionati di Olimpia. Il dottor Mura ha infatti disputato molti campionati di serie nella bergamasca giocando nel ruolo di palleggiatore: la pallavolo ha sempre avuto un posto molto importante nella sua vita.

Mura ha avuto un ruolo molto importante durante l’anno: ha seguito tutte le fasi della malattia dei ragazzi assistendoli sin dalla diagnosi scoperta grazie al protocollo della Federazione, per poi dare tutto il supporto necessario affinché si potesse tornare in campo grazie a una serie di visite specialistiche insieme al dottor Valsecchi. I risultati sono stati straordinari: i ragazzi hanno ripreso a vincere chiudendo l’anno con 19 vittorie consecutive nonostante il focolaio e lo stop.

Al dottor Mura è affidato il compito del rispetto del nuovo protocollo Covid uscito ad inizio settimana e la raccolta dei dati medici del gruppo squadra, di soggetti con Green Pass, o dei soggetti suscettibili o esposti e i conseguenti controlli.

Rispetto allo scorso anno – spiega – si tratta di un’evoluzione del protocollo. L’ideale per il gruppo squadra è che sia vaccinato. Per il nostro gruppo di atleti non ci sono problemi, il protocollo vuole la certificazione verde come per tutte le attività ormai che prevedono il contatto tra le persone. L’unica cosa non chiara è l’uso di tamponi antigenici. al momento non si capisce quali siano validati per il protocollo, e se le certificazioni di tamponi valgano fatte da noi come medici sociali o debbano essere fatte anche in farmacia o da un ente certificato per chi non è vaccinato“.

Il dottor Mura si esprime anche sulla capienza del pubblico al palazzetto il dottor Mura: “Non capisco il motivo del solo 35% di ingresso, con tutti gli spettatori vaccinati o in possesso di green pass e con utilizzo di mascherina e tutti i dispositivi che il governo richiede da protocollo, quando si potrebbe tranquillamente far entrare il 75 o 100% visto che in tutta Europa ormai è apertura. In Inghilterra gli stadi sono pieni, anche nel Beach Volley si è assistito a una finale con pubblico. La variante è più virulenta ma meno aggressiva dal punto di vista patologico, colpisce persone giovani ma non vaccinate, questo sto vedendo tra i miei mutuati: giovani, ad esempio, che sono tornati dal mare ma non hanno contagiato genitori vaccinati. Si spera dunque che il virus scompaia con la soluzione del vaccino e che si possa tornare presto alla normalità anche nel mondo dello sport“.

E agli atleti che hanno già contratto il virus in passato cosa è consigliato? “Il protocollo consiglia di eseguire un sierologico ad inizio stagione e secondo me andrebbe ripetuto anche più volte durante l’anno per vedere la risposta anticorpale. Chi lo ha già fatto ha anche un altro tipo di memoria, che si chiama memoria umorale, rispetto a quella Igm che coinvolge anche altre cellule, mentre per chi è vaccinato non è ancora conosciuto se ci sia questa memoria“.

Lo staff sanitario è stato protagonista durante la scorsa stagione ma lo sarà anche nella prossima: “È stato un lavoro duro e faticoso, oltre che dal punto di vista della burocrazia, soprattutto da quello dell’attenzione. L’emergenza sanitaria non è finita e si dovrà continuare a stare in massima allerta. Il protocollo è cambiato e con la vaccinazione ci sono i presupposti giusti per poterne uscire. Senz’altro con il virus ci dovremo imparare a convivere anche se dovesse sorgere un’altra variante, non è pensabile di bloccare ancora tutto“.

Il dott. Mura è primo tifoso del team, oltre che medico, segue sempre la squadra anche in trasferta e si sbilancia sulla stagione appena cominciata: “Visti i presupposti della stagione scorsa mi aspetto molto dalla squadra, ci sono buoni innesti. Lo scorso anno abbiamo davvero fatto bene, poi c’è stato un calo di attenzione e fisico di qualcuno, siamo mancati proprio nel periodo in cui non dovevamo mancare, anche se alla fine l’eliminazione è arrivata per una questione di due punti. Ci sono 4 o 5 squadre molto forti ma anche in virtù degli innesti fatti si spera di riuscire a competere raggiungendo dei traguardi importanti“.

(fonte: Comunicato stampa)

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