Vita da mamma per Floortje Meijners: “Che bello sapere che Felip mi aspetta”

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Di Francesca Ferretti

Tra le tante mamme-atlete della nostra Serie A1, Floortje Meijners è forse la più “insospettabile”. Perché vedendo giocare la schiacciatrice olandese, 34 anni compiuti a gennaio e ancora ad altissimi livelli con la maglia della Saugella Monza, è facile dimenticarsi il suo stop di un anno dall’attività agonistica (tra il 2017 e il 2018) per dare alla luce il piccolo Felip. Ma questo non significa che la sua vita non sia cambiata: lo racconta “Flo” in persona a Francesca Ferretti, insieme alla quale ha vissuto emozioni indimenticabili con la maglia della Rebecchi Nordmeccanica Piacenza.

Innanzitutto come stai? Da mamma, come stai affrontando il difficile momento della pandemia?

Sto bene! Certamente, come mamma, sto sempre molto attenta riguardo alla salute, all’igiene e alle regole, e adesso ancora di più. Per noi la pandemia significa soprattutto che non riusciamo a vedere le nostre famiglie e gli amici: stiamo provando a far sì che nostro figlio sia connesso al meglio possibile con i suoi nonni, zii, cugini e amici, anche a distanza“.

La tua carriera è cominciata in Olanda, prima nel club della tua città e poi, per 4 stagioni, ad Amsterdam. Quanto ti manca questa città?

Sono rimasta abbastanza legata ad Amsterdam. Mi piace davvero l’atmosfera del luogo, e soprattutto la bellezza dell’architettura. Ho vissuto lì come pallavolista, è vero, ma anche come studentessa, quindi ho dei bellissimi ricordi. Questa estate ho passato tanto tempo lì con la mia famiglia ed è piaciuta tantissimo anche a mio figlio“. 

Foto LVF/Rubin

Dal 2010 è iniziata comincia la tua avventura in Italia, due stagioni a Busto e due a Piacenza (con me!) . 3 scudetti e 3 Coppe Italia, con premio di MVP. Non è da tutti arrivare qui e vincere subito così tanto…

Sì, sono state delle stagioni bellissime, con dei bei ricordi che conserverò per sempre. Sono stata fortunata ad avere la possibilità di lavorare con le migliori giocatrici, staff tecnici e, certamente, società“.

La tua esperienza in Turchia è stata breve, solo un anno, ma molto significativa perché hai conosciuto tuo marito (il giocatore di basket Engin Atsur, n.d.r.). Cosa ti è rimasto impresso di questo paese?

A parte la bellezza di Istanbul, che è indiscutibile, quella città è stata nei secoli il centro di tante diverse culture e religioni, che si sentono ancora fino ad oggi. È stata un’esperienza speciale viverci, sia a livello personale che dal punto di vista professionale. Ovviamente la Turchia fa ancora parte della nostra vita, mi sento a casa lì“.

Nel 2018 è nato vostro figlio Felip. Come avete fatto a programmare la vostra vita da sportivi con l’arrivo imminente di un bebè?

La nostra priorità è sempre stata la famiglia, il che significa che volevamo vivere insieme. Mio marito, che era in una fase più vicina alla fine della sua carriera agonistica, ha smesso di giocare ad alti livelli pensando anche all’importanza di essere presente per nostro figlio, soprattutto nei primi anni“. 

 

Foto LVF/Rubin

Dopo la nascita di tuo figlio è stata dura riprendere la forma fisica per poter ricominciare a giocare nuovamente ad alti livelli?

Mi mancava moltissimo la pallavolo, quindi ero davvero motivata a tornare in campo e questo è stato un grande aiuto. Non ho trovato difficoltà, sinceramente“.

Ora che sei mamma vivi diversamente le emozioni e anche lo stress che questo lavoro comporta ?

Il mio approccio alla pallavolo non è cambiato. Come sempre do il massimo insieme alle mie compagne per vincere, e questo non cambierà mai. Ovviamente, però, sapere che a casa mi aspetta mio figlio è una sensazione straordinaria“. 

Sei da due stagioni a Monza: come ti trovi? E pensi che potreste essere voi la squadra che potrà dare fastidio a Conegliano?

Mi trovo molto bene con il Consorzio Vero Volley, che è una società molto professionale e allo stesso tempo un ambiente familiare. Ogni anno abbiamo alzato l’asticella dei nostri obiettivi. Come squadra lavoriamo tanto e cerchiamo di sfruttare il nostro potenziale per vincere ogni partita“. 

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