Il Pagellone di Paolo Cozzi: De Cecco vince la sfida tra palleggi. Ottimi Berger e Marechal

DATA PUBBLICAZIONE
TEMPO DI LETTURA
più di 5 minuti
SHARE
SHARE
TEMPO DI LETTURA
più di 5 minuti

Di Paolo Cozzi

Ennesimo incontro in tre settimane quello tra Ravenna e Perugia. Questa volta ai romagnoli non riesce la ciliegina sulla torta, nonostante riesca comunque a spaventare la compagine umbra, e lo si capisce dalla tensione esplosa a fine partita tra staff e atleti delle due squadre.

I numeri sono tutti a favore dei padroni di casa: dagli ace alla ricezione, passando per attacco e muri fatti, ma Ravenna ha una marcia in più che si chiama cuore e la possibilità di giocare senza pressione. E cosi anche in questa partita riesce a giocarsela a viso aperto. Peccato che si finisca a spintoni e urla sotto rete, perché i ragazzi di coach Soli meritavano di uscire solo tra gli applausi di tutto il palazzetto.

Ma veniamo alle pagelle…

ATANASIJEVIC – Un 69% in attacco su 29 palloni e un solo errore: il serbo è in modalità  fenomeno planetario e da solo basta a smontare tutti i sogni di Ravenna. Non trova l’ace ma è un bombardiere d’altissima quota. Che bello vedere come con Bernardi abbia fatto il salto di qualità finale. Voto 8,5.

ZAYTSEV – Fatica in attacco, ma quest’anno ha dimostrato di saper slegare le sue prestazioni da quel fondamentale e si rende utile in ricezione e soprattutto in battuta con delle belle serie. Un passo indietro sul piano dei punti, ma questo Ivan è giocatore chiave per Perugia. Voto 6 –.

BERGER – Il “panchinaro” di lusso, che farebbe la gioia di tante squadre non trema e si fa trovare pronto e reattivo in tutti i fondamentali, permettendo a coach Bernardi di risparmiare Russell. Positivo in ricezione, battuta e attacco, sarà pedina importante  nelle prossime settimane. Voto 7,5.

PODRASCANIN – Giornata no per il super centralone serbo, che in attacco viene limitato dal muro avversario e, a muro e in battuta, fatica a trovare il solito rendimento. Ma già dal prossimo match sarà punto di riferimento chiave in centro alla rete. Voto 5,5.

ANZANI – Gioca febbricitante, ma ciò non gli impedisce di entrare nella mente di Orduna e anticiparne spesso le scelte. Quattro muri pesanti come macigni che sgretolano le speranze ravennati. Voto  7.

DE CECCO – Fa girare la squadra a velocità elevata ed è bravo a non farsi prendere dal nervosismo nei momenti di bagarre sottorete: anche lui rigenerato dalla cura Bernardi, smista rasoiate in banda che sembrano perle oceaniche. Voto 7,5.

COLACI – Forse un po’ sottotono in ricezione rispetto ad altre partite, ma se Perugia ha trovato il bandolo della matassa in seconda linea il merito passa indubbiamente dalle sue braccia e dai suoi bagher!  Voto 6,5.

BUCHEGGER – Molto falloso in attacco e ben controllato dal muro perugino, il panzer austriaco stecca la partita, ma è lui che ha reso la sua Ravenna la squadra rivelazione dell’anno a suon di punti e badilate. Un peccato davvero, ma sarà ancora determinante in finale Challenge. Voto 5,5.

MARECHAL – Con l’austriaco in difficoltà, l’uomo dell’equilibrio prova a trasformarsi in super bomber e in parte ci riesce con punti importanti in momenti chiave. Peccato la prestazione in ricezione dove fa, stranamente per lui, acqua da tutte le parti. Voto 6,5.

POGLAJEN –  Meglio in ricezione rispetto al compagno di ruolo, ma anche lui non riesce ad essere incisivo in battuta come nelle gare precedenti. Voto 6.

DIAMANTINI – Fa quello che può contro due centrali più forti ed esperti di lui, ma la sensazione è che proprio in mezzo alla rete sia mancato qualcosa a Ravenna per  puntare alla posta in palio. Benino a muro, ma in attacco è poco servito e non riesce ad incidere. Voto 5.

GEORGIEV – Vale lo stesso discorso fatto per Diamantini, anche se qualcosa in più in attacco riesce a fare, ma Orduna avrebbe bisogno di ben altra potenza di fuoco per aprire una breccia nella linea di muro perugina. Voto 5,5.

ORDUNA – Stagione della rivalsa dopo le fatiche modenesi per lui, e se Ravenna rappresenta la rivelazione dell’anno, moltissimo lo deve alle mani veloci e precise di Santiago, che ha saputo trarre il meglio dai suoi attaccanti. Domenica un po’ meno lucido sui finali di set, ma stagione di livello per lui. Voto 6,5.

GOI РReggere alle bordate dei battitori perugini non ̬ cosa facile, specialmente in casa loro, e a questo giro sbanda parecchio. Peccato perch̩ nella serie ha dimostrato di essere cresciuto molto. Voto 5,5.

CONDIVIDI SUI SOCIAL

Facebook

ULTIMI

ARTICOLI