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Mattia Boninfante segue le orme di Dante: “Mio padre, medaglia alle Olimpiadi”

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Di Redazione

La pallavolo, a volte, può essere un affare di famiglia. Come nel caso di Mattia Boninfante, giovane palleggiatore che ha esordito in maglia azzurra agli Europei Under 18 maschile, figlio d’arte di quel Dante che vinse la medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Londra 2012, che si ritirò dalla pallavolo giocata nel 2017 e che ora si dedica alla carriera da allenatore accanto ad Angelo Lorenzetti.

L’emozione è stata sicuramente ancora più intensa che per il mio esordio in Nazionale”, ammette Dante Boninfante. “C’era tensione in casa prima della partita contro la Turchia. Nell’ultima telefonata ho cercato come sempre di trasmettere positività, augurando soprattutto a mio figlio di divertirsi”.

Mattia, proprio come Dante, inizialmente ha giocato come schiacciatore prima di passare al ruolo di palleggiatore dopo essere entrato a far parte del Volley Treviso, lo stesso club in cui suo padre ha giocato sin dalla sua giovinezza.

“I primi contatti di Mattia con la pallavolo sono avvenuti in tenera età”, dice Dante Boninfante. “Fin dal primo allenamento si capiva che si era innamorato di questo sport. Penso che il suo primo contatto con la pallavolo, per così dire, sia avvenuto quando, a tre mesi, mentre giocavo a Montichiari, ha visitato un palazzetto dello sport. Fin da bambino amava osservare i miei compagni di squadra durante gli allenamenti e ripetere le loro azioni. Ricordo che quando ha visto Rob Bontje ed Emanuele Birarelli servire, ha provato a replicare le loro mosse ma il ricordo più curioso è sicuramente quando ha provato a simulare un blocco in un supermercato usando uno scaffale invece della rete”.

Mattia ha iniziato a giocare a palla mentre aspettava che suo padre uscisse dagli spogliatoi dopo aver completato gli allenamenti a Treviso. “Ricordo le partite di Treviso – racconta Mattia – quando a sei anni seguivo mio padre e alla fine degli allenamenti ne approfittavo per scendere in campo. Ovviamente parliamo molto di pallavolo, ma ci piace parlare anche di altre cose, come il calcio, i film e le serie TV che guardiamo insieme”.

(Fonte: CEV)

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