Foto Fipav Milano Monza Lecco

Manfredi sul “Corriere dello Sport”: non solo carezze per Egonu, i due allenatori e il basket

DATA PUBBLICAZIONE
TEMPO DI LETTURA
meno di 5 minuti
SHARE
SHARE
TEMPO DI LETTURA
meno di 5 minuti

Di Redazione

Nominato a marzo dell’anno scorso ha praticamente già vinto tutto, Giochi Olimpici a parte, un atavico tabù della pallavolo italiana, Giuseppe Manfredi, numero uno della Federvolley. Il massimo dirigente della pallavolo si è concesso una chiacchierata a tutto tondo con Paolo De Laurentis pubblicata oggi, mercoledì 9 novembre sul “Corriere dello Sport”. Un’intervista ricca di spunti e pure di messaggi, che vale decisamente un passaggio in edicola.

Ecco alcune anticipazioni, ad iniziare dai sassolini che Manfredi si toglie dalle scarpe su argomenti tanto dibattuti dal caso Egonu al rapporto con la Federbasket, fino al doppio incarico o alla questione del vincolo sportivo sui giocatori.

Il presidente federale inizia però dal super commissario tecnico Ferdinando De Giorgi, pugliese pure lui, peraltro. “Non mi spiego come mai fosse libero” dice, definendolo un fenomeno. Ricordiamo che Fefè era stato esonerato dalla Lube nel febbraio dello scorso anno, dopo l’eliminazione dei cucinieri dalla Champions. Il suo posto venne preso da Blengini in un avvicendamento tra Nazionale e Campioni d’Italia. E Paola Egonu? “Ha l’azzurro cucito addosso” taglia corto il presidente Manfredi, che non vede grossi problemi per il futuro. Per la sua permanenza nel gruppo della Nazionale è già previsto un dialogo a gennaio tra la giocatrice e Davide Mazzanti. La carezza, ma anche il pugno: “La Nazionale non è un albergo dove si entra e si esce” ammonisce Manfredi sul “Corriere dello Sport”.

Il presidentissimo è sibillino pure sulla conferma dei due tecnici De Giorgi e Mazzanti fino alle Olimpiadi di Parigi 2024. “Vedremo” dice. Definisce comunque anche il bronzo mondiale delle donne un risultato eccellente, parla dei costi degli staff azzurri, che contano 150 persone, un terzo dei quali sono medici o fisioterapisti. Altri numeri fanno però ben sperare e sono quelli dei tesserati, l’obiettivo è tornare a giugno 2023 ai numeri di pre-covid. Poi un paio di stoccate, la prima ai cugini del basket e a Petrucci. “Loro puntano sul professionismo, noi sui ragazzi” un messaggio alla Lega, consorzio delle squadre di serie A sul doppio incarico degli allenatori “per noi è un non problema” e infine sui contratti sportivi e sulla questione del vincolo dei giocatori “ci stiamo lavorando” conclude Manfredi.

(fonte: Corriere dello Sport)

CONDIVIDI SUI SOCIAL

Facebook

ULTIMI

ARTICOLI