La Sicilia contro gli aiuti Fipav: “Ci aspettavamo una risposta diversa”

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Di Redazione

Dopo la pubblicazione dei provvedimenti della Fipav a sostegno delle società per contenere l’impatto dell’emergenza coronavirus non sono mancati in tutta Italia i commenti dei club, non sempre favorevoli all’iniziativa della Federazione Italiana Pallavolo. Particolarmente critiche le voci dalla Sicilia, come quella di Nino Di Giacomo, presidente della Seap Dalli Cardillo Aragona di Serie B1 femminile: “Dopo aver investito circa 400mila euro – spiega Di Giacomo a La Siciliami aspettavo una risposta diversa“.

L’iniziativa annunciata – aggiunge il numero uno di Aragona – si prende cura dell’attività giovanile, cosa giusta, ma dimentica di tutelare chi fa pallavolo di vertice. Già la scelta di congelare le promozioni mi aveva lasciato perplesso: se questa fosse l’unica misura da parte della Fipav, io e chi come me fa pallavolo investendo denaro dovremo pensarci due volte prima di tornare in campo la prossima stagione. Per quanto mi riguarda ho già affidato la pratica ai miei legali e se necessario sono pronto a fare richiesta di risarcimento, perché allo stato attuale non mi sento tutelato“.

Negativo anche il giudizio di Giorgio Locanto, presidente della Pharmap Saber Palermo di Serie B maschile, intervistato dal Giornale di Sicilia: “Ho fatto i calcoli delle varie agevolazioni e per noi si traducono in un misero risparmio di 1.400 euro se volessimo partecipare al nuovo campionato. Né mi illudo che aiuti più consistenti possano arrivare dalla Regione e dal Comune. Sono convinto che le società di media caratura saranno le più penalizzate e che dovranno risolvere tra le loro mura tutti i problemi“.

Più possibilista Luigi Pulvirenti della Saturnia Acicastello (B maschile): “La Federazione ha già praticamente azzerato la tassa di affiliazione, sarebbe auspicabile un intervento sulle tasse gara e si dovrà ragionare sulla caratterizzazione geografica dei gironi, non solo per eventuali problemi di mobilità interregionale che dovessero verificarsi, ma anche perché i costi delle trasferte per molte società potrebbero essere insostenibili“. E Enzo D’Accardi, tecnico del Terrasini di B2 femminile, aggiunge: “Chi cura il volley giovanile avrà sgravi non indifferenti, a noi gli aiuti Fipav non cambieranno la vita. Faremo sacrifici ma alla ripresa dei tornei ci saremo, con una gestione più oculata“.

Positivo invece il parere di Ina Baldi del Teams Volley Catania: “Un ottimo incentivo al movimento, perché è ai giovani che dobbiamo rivolgerci ed è da loro che dobbiamo ripartire“. Sulla stessa linea Tommaso Pirrotta del Caffè Trinca (B2 femminile): “Giusto aiutare soprattutto la pallavolo di base. Non credo che la Fipav avrebbe potuto fare diversamente. Mille euro di risparmi non risolvono i problemi, ma per i piccoli club è un segnale importante“.

(fonte: La Sicilia, Giornale di Sicilia)

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