Alessandra Marzari e la scelta della Fipav: "In questo mondo c’è chi "mette" e chi "prende". Questi ultimi dovrebbero avere più riguardo per i primi"

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Di Redazione

“Brucia” ancora la decisione della Federazione Italiana Pallavolo di aver congelato i campionati di Serie A senza assegnare titoli e retrocessioni. Molte formazioni della massima serie avevano chiesto di poter lasciare aperto almeno il discorso play off ma la Fipav, senza interpellare le due Leghe, maschile e femminile, ha optato invece per chiudere anzi tempo la stagione. E questo non è andato giù a molti Presidenti di Superlega e A1 Femminile, come Alessandra Marzari, numero uno del Consorzio Vero Volley, che intervistata da “Il Giorno Sport”, ha sottolineato proprio questa mancanza di “rispetto” verso la Lega.

Marzari, quel che desta sensazione è stata l’azione del presidente della Fipav Cattaneo: perché annullare la stagione senza interpellare direttamente le due leghe? «Nel basket Gianni Petrucci ha coinvolto il nuovo numero uno della LBA, Umberto Gandini. Mosna e Fabris sono invece stati esclusi dal confronto con il Ministro Spadafora, di cui ancora non conosciamo neanche i contenuti, per poi non partecipare al Consiglio Federale. Due personaggi di tale valore non potevano tollerare un simile atteggiamento: la loro scelta è ovvia, e anche positiva, perché rappresenta una prima unione d’intenti tra mondo maschile e femminile».

Le leghe volley sono un esempio per tutto lo sport italiano, ma la Federazione le lascia fuori dalla discussione. Perché? «Una scellerata mancanza di senso della realtà. Abbiamo i due campionati più belli del mondo, con tutte le giocatrici della Nazionale, eppure questi asset non vengono considerati. In questo mondo c’è chi “mette” e chi “prende”. Questi ultimi dovrebbero avere più riguardo per i primi. Già è difficile crescere quando si sta bene, figuriamoci ora che si deve sopravvivere».

E ora, con la stagione annullata, come comportarsi con i propri atleti? «Li lasceremo fermi, quando ci sarà la possibilità garantiremo ogni sicurezza per gli allenamenti. È in atto anche la trattativa con gli agenti, sia nel maschile che nel femminile, per i tagli degli stipendi. Credo si possa trovare un accordo equilibrato tra il 20 e il 30%, ovvero due o tre stipendi».

Ora quali i prossimi passi per il futuro del volley? «Accordo con la federazione internazionale per i calendari della prossima stagione, programmazione delle gare e quindi tornare in gioco a settembre». 

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