Il Bisonte Firenze sposa la Sixtus: contratto triennale

DATA PUBBLICAZIONE
TEMPO DI LETTURA
meno di 4 minuti
SHARE
SHARE
TEMPO DI LETTURA
meno di 4 minuti

Di Redazione

 

Una nuova partnership di altissimo livello è stata instaurata da Il Bisonte Firenze sul fronte della fornitura tecnica. La società del presidente Elio Sità e del patron Wanny Di Filippo, al suo quarto anno consecutivo in serie A1, ha deciso di legarsi con un contratto triennale a Sixtus Italia, azienda toscana leader nel mercato italiano nella distribuzione diretta alle società sportive, ai negozi ed a istituti medici e fisioterapici di prodotti destinati alla salute ed al benessere. Per i prossimi tre anni quindi Sixtus Italia fornirà i suoi prodotti medico-sanitari-sportivi e i suoi integratori alimentari a Il Bisonte Firenze, così come le borse porta medicinali e le borse termiche.

“Sixtus Italia – sottolinea il presidente de Il Bisonte Firenze Elio Sità – oltre alla leadership nel suo settore, è anche un’azienda toscana, e quindi siamo contenti di questa partnership che lega due eccellenze del nostro territorio. Abbiamo instaurato una bella collaborazione dal punto di vista della fornitura tecnica, e quindi ovviamente speriamo che sia fruttuosa e che possa consolidarsi nel corso degli anni”.

“Il Bisonte è una realtà ormai consolidata del nostro volley. Un club ambizioso che tiene sempre comunque ben saldo il legame con il territorio – afferma Mauro Marrucci, presidente Sixtus Italia. Le ragazze scendono ogni domenica sul parquet rappresentando Firenze, una città che è un marchio riconosciuto nel mondo. E per questo siamo lieti di legarci ad un partner di assoluto livello con il quale ci auguriamo di poter percorrere un lungo tratto di strada insieme”.

(Fonte: Comunicato Stampa)

 

CONDIVIDI SUI SOCIAL

Facebook

ULTIMI

ARTICOLI


Carlo Parisi Volley Bergamo 1991

Bergamo conferma lo staff di coach Parisi per ricominciare da dove è arrivata

A1 Femminile

Bergamo blinda anche il suo staff tecnico. Dopo quella di Carlo Parisi, arriva la conferma anche dei suoi più stretti collaboratori: il vice, Marcello Cervellin, il preparatore atletico Luca Rossini e lo scoutman Alessandro Bianciardi. E, con loro, anche per lo staff medico si proseguirà il percorso nel segno della continuità con i medici Alberto Baldi e Maurizio Gelfi, la nutrizionista Marta Gamba e i fisioterapisti Matteo Gandolfi e Matteo Bonfanti. E come Team Manager ci sarà ancora Ludovico Carminati.

Così, mentre Rossini condivide l’avventura in Nazionale con Parisi e lo Staff di Velasco, Cervellin lavora in palestra per tenere in allenamento Linda Manfredini, rimasta a Bergamo per terminare l’anno scolastico.

Ed è proprio il secondo allenatore rossoblù a tirare le somme di un’annata speciale, provando a spiegarne i segreti: “Si è creato subito un buon rapporto tra i componenti dello staff, la squadra e la società. Poi abbiamo avuto l’abilità di sfruttare un inizio di campionato senza big in molte delle squadre avversarie che ci ha permesso di andare in fiducia per il resto della stagione. Forse avremmo potuto fare un po’ meglio nella parte finale dell'anno, anche se bisogna riconoscere che ci sono stati degli scontri con squadre di caratura superiore. A Bergamo ho trovato un ambiente dinamico in un campionato in cui è andato tutto bene, un contesto che ha dimostrato cultura sportiva anche nei piccoli momenti di difficoltà. Perché quando le cose vanno bene è tutto più semplice, ma nei momenti in cui i risultati non venivano, la società ci ha messo in condizione di tranquillità e organizzazione per fare il meglio possibile”.

C’è qualcosa che avrebbe voluto fare in modo diverso?

“Avrei voluto fare qualche risultato in più alla fine della stagione che ci avrebbe permesso di fare una partita di più in casa nella fase dei Play Off e di avere qualche possibilità in più per allungare il nostro percorso. Ma non si può chiedere tanto di più a questa stagione”.

E ora?

“Ora dobbiamo lavorare per ricreare situazioni simili di fiducia della squadra e di fiducia reciproca da parte di tutti noi e poi limare ogni piccolo particolare in cui tutti possiamo migliorare. E’ utopico pensare che si possano ricreare le stesse situazioni dello scorso anno, in cui siamo stati bravi ma abbiamo avuto anche un po’ di fortuna. Quella fortuna che forse non avremo, potremo aggiustarla migliorando ogni dettaglio con l’obiettivo di confermare ciò che abbiamo fatto, che sarebbe un grandissimo risultato. Se poi venisse anche qualcosa in più…”.