Zaytsev, tra film e tatuaggi: "Velasco mi vuole opposto"

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Di Redazione

Lo zar è pronto con le sue schiacciate a guidare l’Italia a caccia dell’oro Mondiale che manca dal 1998. Intanto, in attesa di aggregarsi al ritiro azzurro (è atteso a Cavalese per lunedì 23) Ivan Zaytsev ha presentato ieri, come uomo Red Bull, il docufilm dedicato ai suoi tatuaggi dal titolo “Ivan: lo zar della pallavolo” che andrà in onda questa sera su Italia 1 alle 23.50. Riportiamo l’intervista della Gazzetta dello Sport.

Un film che racconta i suoi tatuaggi: quanti ne ha?

“Ho tre macroaree: quello sul petto, tutto il braccio e quello sulla coscia. Il primo a 19 anni sul petto, rappresenta la mia indipendenza economica, la mia libertà, la patente, Roma, la possibilità di fare come mi pareva a me. C’è scritto “la mia vita secondo le mie regole”.

Tatuaggi che avvengono secondo un rito particolare?

“Me li faccio fare di notte quando non ci sono distrazioni. Di notte si è più in intimità, si entra nel profondo dei pensieri analizzando emozioni e cercando di trasferirle poi su pelle”.

C’è un tatuaggio a cui pensa dopo il Mondiale?

“Ancora non ho fatto fioretti, magari si ponesse questo problema il 30 settembre. Vorrebbe dire che è arrivato un grande risultato”.

Sulla sua pelle c’è la pallavolo?

“Il samurai a cavallo tatuato sulla coscia sinistra è arrivato dopo l’Olimpiade di Londra, la prima medaglia olimpica. Però prettamente legato alla pallavolo non c’è. Il volley è dentro di me. Magari in futuro potrei fare qualcosa su Modena”.

Che estate si aspetta?

“Manca poco al mio arrivo a Cavalese (lunedì, ndr) mentre alcuni ragazzi sono già in ritiro. Io ho avuto un trattamento privilegiato con una settimana in più di vacanza come qualche altro mio compagno che ha finito una stagione lunga e logorante con il club. Siamo curiosi di allenarci perché non abbiamo avuto la possibilità di farlo durante la Vnl e questo ci ha dato un po’ fastidio. Vogliamo rientrare in palestra per condividere emozioni e arrivare nel migliore dei modi al 9 settembre per l’esordio mondiale”.

Quali sono le favorite del Mondiale?

“Le 4 semifinaliste di Nations League: la Russia ha fatto un bel torneo, come gli Usa. Anche la Francia è sempre lì a giocarsela e il Brasile “rompe” sempre. E’ un torneo diverso dall’Olimpiade. E’ tosto, lungo, non puoi permetterti passi falsi. Magari fosse l’occasione giusta per rivivere gioie di Rio”.

Approda a Modena: ha parlato con Velasco?

“Per Julio sono opposto e non vuole vedermi avvicinare alla ricezione poi vediamo durante la stagione”.

Con Simon a Civitanova arriva un’altra stella mondiale.

“Il livello si è alzato notevolmente. Questo anche grazie al ritorno delle retrocessioni con le squadre “piccole” che hanno allestito roster importanti. I giocatori più forti del pianeta sono qui, a parte qualche piccola eccezione”.

Quale sarà la griglia di partenza del prossimo campionato?

“Noi di Modena non partiamo favoriti. Civitanova si è rinforzata molto, Perugia ha cambiato ma con l’arrivo di Leon è da prima fascia. Noi dietro di loro insieme a Trento. Non partiremo con i favori del pronostico ma daremo del filo da torcere a chiunque senza ansia da prestazione”.

Com’è cambiato Zaytsev da padre?

“Cerco di migliorarmi quotidianamente e diventare papà due volte mi ha aiutato a capire le mie priorità, a capire le cose importanti della mia vita, a responsabilizzarmi di più. Inoltre ho capito i sacrifici fatti dai miei genitori per la mia crescita. Vedere i figli che ti trasmettono emozioni anche solo con lo sguardo è qualcosa di unico”.

(Fonte: La Gazzetta dello Sport)

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