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Valerio Baldovin: “Che soddisfazione la crescita di Bottolo e Balaso”

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Di Roberto Zucca

È stato per moltissimi anni una guida per decine di giovani talenti, che hanno rappresentato la fucina delle squadre che Valerio Baldovin ha allenato durante la sua carriera italiana. Ed ora, un po’ a sorpresa, il coach veneto ha deciso di portare la sua esperienza e il suo background in Oriente. La destinazione, nota a tutti, è quella dei Wolfdogs Nagoya, dove il tecnico italiano già scalpita per partire verso il suo primo campionato giapponese:

Ho accettato con entusiasmo la proposta del club di Nagoya perché è un’occasione per portare in Giappone l’esperienza che ho maturato nei tanti anni in cui ho allenato in Italia. Ho scelto di mettere a disposizione il mio background per una squadra e per un campionato per cui provo sicuramente molta curiosità, date le differenze che ci sono rispetto all’Italia“.

So che è già in Giappone da qualche settimana.

Sì, mi serviva intanto capire un po’ il contesto, avere dei colloqui con la società e conoscere di persona il luogo e le persone con cui lavorerò. Per ciò che riguarda il campionato, il via sarà previsto più o meno come da noi, ossia in ottobre. Sarà importante essere pronti da subito perché è un torneo lungo e complesso“.

Foto Ufficio Stampa Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia

Cosa le ha chiesto il club per questa stagione?

Di portare la mia esperienza e migliorare i risultati della stagione precedente. Queste sono certamente le basi da cui partire“.

Si è detto che la proposta in Giappone è arrivata dopo essere stato l’allenatore di Ishikawa e Nishida.

Questo non lo so. So solo che è stato un piacere allenarli e conoscere un po’ più da vicino la loro esperienza oltreoceano. Se abbia contato l’averli allenati non lo dovete chiedere a me ma alla società“.

Lascia l’Italia dopo un anno difficile a Vibo.

Mi spiace che la mia permanenza a Vibo si sia conclusa con una retrocessione. Quello che posso dire è che allenare Vibo negli ultimi anni è stata per me un’esperienza importante e ringrazierò sempre la società per la possibilità offertami“.

Foto Volley Tonno Callipo

La sua esperienza più importante è stata Padova?

In termini di anni è stata certamente la più importante. Anni formativi, anni in cui sono cresciuto professionalmente assieme a un club che porto nel cuore e dove so per certo di aver lasciato un buon ricordo per il lavoro fatto“.

Dicevano che lei faceva i miracoli con i budget di Padova.

Cercavo di dare il massimo anche se spesso non avevamo i budget di altre società della Superlega. Non credo che il fondamento di una società sia il denaro, ma il materiale umano a disposizione. E di materiale umano ottimo a Padova ne è passato parecchio“.

Qualcuno che si porterebbe dietro dei talenti che ha allevato e allenato?

Domanda difficile. Mi dispiacerebbe fare un torto a qualcuno che non nomino…

Allora mi dica due nomi di quelli che ha allenato e che le hanno dato grandi soddisfazioni.

Tutti mi hanno dato delle soddisfazioni ed è stato un piacere allenarli. Posso dire che mi fa piacere vedere il percorso di crescita fatto da Fabio Balaso che ho allenato fin da quando era molto molto giovane. O in ultimo Mattia Bottolo, che portai a Padova dopo un Trofeo delle Regioni. Sono i primi nomi che mi vengono in mente, ma tengo a dire che sono stati tanti, sia italiani che stranieri, gli ottimi giocatori che ho visto crescere in carriera a Padova“.

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