Trento, il presidente Da Re blinda Michieletto: “Resta qui, giocheremo ancora con tre bande”

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Foto Marco Trabalza/Trentino Volley
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Di Redazione

La penultima giornata di regular season di Superlega ha dato a Trento la certezza matematica del terzo posto. Risultato che riempie d’orgoglio il presidente dell’Itas Bruno Da Re: “Non tanto per l’accoppiamento playoff quanto per la soddisfazione che ci ha procurato” racconta in un’intervista al collega Maurilio Barozzi per L’Adige, che poi gli fa notare che la terza piazza potrebbe diventare anche seconda ai danni di Civitanova. Ma Da Re a tal proposito non si fa illusioni: “La Lube ha ancora due gare da giocare, scavalcarla sarebbe un miracolo”.

Meglio dunque godersi questo terzo gradino del podio, per nulla scontato vista la concorrenza: “Dapprima era una semplice speranza – ammette il presidente – poi, visto che Modena è partita molto male, abbiamo capito che l’obiettivo poteva effettivamente essere alla portata. Averlo conquistato è davvero un risultato sensazionale. Diciamoci la verità, quanti a inizio stagione pensavano che ce l’avremmo fatta?”. Dal campionato all’Europa il passo è breve, perché già domani l’Itas si giocherà l’accesso alla semifinale di Champions, ipotecata con una netta affermazione nel match d’andata. “Arrivare per il secondo anno di fila tra le quattro migliori squadre d’Europa sarebbe un’altra magia”.

Una formazione sui generis quella agli ordini di coach Lorenzetti, con tre schiacciatori e nessun opposto. Una formula che ha dimostrato di essere vincente e che, per diretta ammissione di Da Re, sarà replicata anche nella prossima stagione: “Opposti ce ne sono pochi e costano un capitale. L’idea è quella di rinforzare l’attuale batteria di bande per permettere a qualcuno di tirare il fiato quando serve”. Rinforzare dunque, e non sostituire. Una precisazione che merita un doveroso approfondimento, soprattutto su Michieletto. “Se resterà? Penso proprio di sì – afferma Da Re – anzi credo che resteranno quasi tutti”.

(fonte: L’Adige)

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Mondovì, il ds Rubado: “La futura A3 ha raffreddato l’idea dei ripescaggi in A2”

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La possibilità di rivedere Mondovì Volley in Serie A2 si sta affievolendo ogni giorno di più, complice anche la riforma annunciata dalla Lega Volley femminile nei giorni scorsi. Infatti l'introduzione della Serie A3 dalla stagione 2026-2027 e la conseguente riduzione dei team partecipanti alla seconda serie nazionale "ha raffreddato un pochino l'idea dei ripescaggi, perchè probabilmente non si farà il girone con tante squadre e non ci saranno eventuali ripescaggi per avviarsi verso questi nuovi numeri che hanno proposto" come spiegato dal ds Max Rubado ai microfoni di Targatocn.

Per creare il nuovo campionato infatti, al termine della prossima stagione, quella 2025-2026, le squadre di B1 promosse in A3 saranno ben 12, a cui si andranno ad aggiungere 4 squadre retrocesse dalla Serie A2 L’anno successivo, al termine di quello che sarà il primo campionato di Serie A3, a 16 squadre, saranno poi previste 4 promozioni in A2 e 4 retrocessioni in B1 e così anche nelle stagioni successive.

Ma il discorso A3 per Rubado è ancora lontano, ora è tempo di pensare al mercato e al futuro di Mondovì, indirizzato verso la prossima B1 femminile, e senza fare nomi ha anticipato che "la squadra è in costruzione e siamo a buon punto". Il primo tassello sarà la conferma di coach Claudio Basso, di cui per ora "manca solo l'ufficialità".