Russia, anche Sergio Busato pensa alla cittadinanza: "Sono già russo al 51%"

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Di Redazione

Di casa in Russia ormai da decenni, dopo aver ricevuto l’incarico come CT della nazionale femminile Sergio Busato sta pensando al grande passo: anche lui, come il collega della squadra maschile Tuomas Sammelvuo, potrebbe chiedere la cittadinanza. L’allenatore italiano lo rivela in una lunga e articolata intervista all’agenzia RIA Novosti.

Mia moglie e i miei figli vivono in Italia e io in Russia. Ho molti amici qui, nei club, in nazionale e in Federazione: probabilmente – sorride Busato – sono già russo al 51%. Sono molto grato alla Russia per avermi dato una grande opportunità di carriera, il mio sogno è vincere una medaglia olimpica. La cittadinanza? Perché no, tutto è possibile, ma meglio iniziare a parlarne dopo le Olimpiadi: non dipende solo da me“.

Russi e italiani hanno un carattere molto simile – continua il tecnico – entrambi amano il buon cibo, l’arte in tutte le sue manifestazioni, le belle macchine, i vini: insomma, vivere bene. In Russia mi sento davvero a casa“.

Busato, che la prossima settimana sarà in Cina per assistere al Mondiale per Club, parla anche dei suoi metodi di allenamento e degli obiettivi per il futuro: “Dobbiamo giocare in modo aggressivo come gli uomini, questo è lo stile di gioco di cui abbiamo bisogno. Abbiamo analizzato il gioco delle nazionali migliori al mondo (Cina, Serbia, Italia e USA) e dobbiamo puntare a un livello simile per le Olimpiadi. Per questo, in primavera, abbiamo programmato un allenamento contro la nazionale maschile: soprattutto vogliamo testare il nostro attacco contro il loro muro, che in termini di caratteristiche è simile a quello delle nostre avversarie. Un po’ come quando allenavo le squadre giovanili e usavo una rete più alta del normale“.

(fonte: RIA Novosti)

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