Paola Zambetti, infermiera e pallavolista della Warmor Volley: “Ci facciamo forza tra colleghi e andiamo avanti”

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Di Roberta Resnati

In questa situazione di emergenza che sta vivendo l’Italia volevamo intervistare, come facciamo sempre, una pallavolista ma con la particolarità che, in questo periodo, sta facendo un lavoro molto più importante: l’infermiera nell’ospedale di Bergamo.

Stiamo parlando di Paola Zambetti, schiacciatrice della Warmor Volley Gorle di Serie B2 e infermiera in una delle zone più colpite dal virus.

Com’è la situazione a Bergamo?
La situazione a Bergamo è tragica, gli ospedali sono pienissimi e gli operatori sanitari iniziano sempre di più ad ammalarsi, i contagi stanno pian piano diminuendo ma purtroppo ancora troppo lentamente. La cosa che forse fa più impressione è che sono pieni anche i cimiteri, proprio pochi giorni fa sono state portate via da Bergamo 60 salme per essere cremate altrove perché qui non si riesce più.

Quando hai iniziato a capire che era grave?
Ho iniziato a capire che era grave dal 23 Febbraio. Avevo iniziato il turno alle 6.50, verso metà mattina ci fanno fare un tampone ad un nostro paziente che sospettavamo avesse contratto il virus. Quasi in contemporanea arriva il referto di un altro paziente all’ interno dell’ospedale che confermava la presenza del virus COVID-19. Panico, era davvero arrivato. La notizia si è diffusa fuori dall’ospedale in maniera rapidissima. Erano le 13.30 e il mio telefono sembrava impazzito, continuavano ad arrivare una quantità immensa di messaggi di parenti e amici in cui mi dicevano che avevano chiuso il pronto soccorso e che non facevano entrare più nessuno in ospedale, nemmeno le colleghe che dovevano iniziare il turno alle 14. Ero stanchissima, un turno straziante e il pensiero di non poter tornare a casa mi stava distruggendo. Ci siamo fatti forza tra colleghi e siamo andati avanti a lavorare fino alle 18 circa quando finalmente hanno fatto entrare i colleghi per darci il cambio. Lì mi sono spaventata e poi purtroppo è andata sempre peggio. 

Lì In ospedale si lavora in un team come a pallavolo, ti facilità questo saper già saper stare in gruppo?
Saper stare in gruppo aiuta tantissimo. Ho notato con estremo piacere che i colleghi se ne rendono conto, è una bella sensazione.

Un consiglio che senti di dare a tutti
Il consiglio che posso dare è che dovete stare a casa. Fatelo per voi, per i vostri parenti, per i vostri amici e per chi a casa purtroppo non ci può stare perché deve dare una mano. STATE A CASA.

Hai tempo, nonostante il tuo impegno presso l’ospedale di Bergamo per pensare alla pallavolo, è quanto ti manca?
Con il lavoro che faccio è difficile conciliare anche gli allenamenti e le partite. Ci sono settimane in cui sono molto fortunata e riesco ad essere sempre presente e settimane in cui riesco solo a passare per un saluto a fine allenamento. La pallavolo mi manca, mi mancano le mie compagne e la routine, ma quando ho scelto di fare l’infermiera avevo già messo in conto tutto. La pallavolo è una mia grande passione, essere infermiera il mio lavoro.

Senti speso le tue compagne di squadra e come vivono, soprattutto a livello mentale, questa emergenza?
Le mie compagne le sento spesso, siamo tutte a casa! Ogni settimana il nostro preparatore ci manda un programma di allenamento a corpo libero e ci teniamo pronte e in forma così. E’ molto difficile a livello mentale, nessuna di noi è abituata a stare a casa e soprattutto ad allenarsi da sola. Ma sappiamo che è un periodo e che torneremo più forti di prima. Come diciamo noi in spogliatoio:” più forti di chi ci vuole morti!”.

Secondo te si riprenderà il campionato e soprattutto ci sono le condizioni per riprendere? Nella speranza che tutto finisca presto quali sono i tuoi obiettivi per il finale di stagione?
La speranza di riprendere il campionato c’è ma al tempo stesso penso sarà difficilissimo. Vedo una ripresa per i campionati di categoria superiore ma per i campionati regionali o di serie B sono molto dubbiosa.
Purtroppo è capitato tutto in un momento in cui stavamo cavalcando un’onda incredibile! Squadra neopromossa in B2, prima in classifica a +6 dalla seconda e qualificata in final 4 per la Coppa Italia… insomma, non potevamo chiedere di più! Se ce lo permetteranno, torneremo a lavorare per continuare a stare sulla cresta di questa fantastica onda.

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