Il Pagellone di Paolo Cozzi: Stankovic fenomeno. Anzani e Cester coppia da Nazionale

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Di Paolo Cozzi 

Dopo due set perfetti, dove emana la sensazione di essere infermabile, Perugia si blocca sul più bello. Le manca l’istinto letale per affondare la lama nel corpo ormai ferito e moribondo di Civitanova e, complici gli ingressi di Kovar e soprattutto Stankovic, la Lube ritrova una identità di squadra fino a quel momento precaria. La squadra di Medei porta così a casa una vittoria che lascia la serie aperta e indecifrabile.

Gli umbri sembrano più uniti come squadra, e hanno un De Cecco sempre lucido e preciso, mentre i marchigiani vivono più sulle individualità, contando su un Christenson a volte impreciso e tatticamente prevedibile. Ma attenzione, la Lube poteva anche contare su una panchina… che panchina non è!

Cester – Troppo spesso messo in un angolo nella sua carriera “accusato” di essere una testa calda ,è ancora una volta protagonista, con muri, attacchi e battute float. Insieme ad Anzani è uno sprazzo di luce nel panorama dei centrali italiani, uno dei pochi di livello internazionale sia a muro che in attacco. Voto  9

Sokolov – Continua a litigare con il servizio (8 errori sono una enormità!!) ma in attacco è devastante e per una volta chiude con 0 errori gratuiti. Bene anche a muro, l’oppostone bulgaro è granitico e aiuta bene anche sui centrali. Voto 8,5

Juantorena – Il 45% in attacco non è tanto, ma Osmany gestisce al meglio anche alcune palle non perfette del suo palleggiatore. In battuta è sempre insidioso e in ricezione regge alla grande subendo un solo ace. La sensazione è che sia molto lucido e in ottima forma. Voto  7,5

Sander – Benissimo in attacco, sotto pressione in ricezione, viene tolto per il gioco degli stranieri in campo…. Un vero peccato ma sarà la mossa chiave per Civitanova. Voto 6,5

Kovar – Entra e il secondo set si chiude su due attacchi suoi non messi giu. In attacco resta molto leggerino, ma ha il merito di puntellare la ricezione e permettere a Christenson di variare il gioco con più continuità. Voto 7

Stankovic – Il suo ingresso permette a Christenson di trovare soluzioni anche in contrattacco al centro, ottimo a muro con stampate da urlo nei momenti chiave e mina vagante al servizio dove crea scompiglio nella ricezione avversaria. Inaudito tenerlo in panca. Voto 9

Candellaro – Due errori in attacco, in difficoltà a muro: questa serie di finale lo vede davvero molto in difficoltà. Voto 4,5

Christenson – Alterna momenti di gioco fluido e spumeggiante ad altri dove è prevedibile e impreciso. Male nei primi due set dove si dimentica i centrali, meglio negli altri set con pause comunque molto pericolose.  Giocare veloci ha senso, ma mai a scapito della precisione. Voto 6,5

Grebennikov – Martellato per più di due ore, prende sì tre ace, ma ne salva anche di più. Sempre preciso sui secondi tocchi e ben posizionato in difesa. Voto 7

Atanasjevic – Parte infermabile in attacco nei primi set, ma dalla fine del terzo, quando la squadra avrebbe bisogno di lui perde lentamente feeling e comincia a sbagliare troppo. In battuta invece è una furia per tutto il tempo, distribuendo clavate sui malcapitati ricevitori avversari – Voto 8

Russell  – 13 punti e alcuni colpi importanti, ma anche lui naufraga nel momento in cui andrebbero chiusi i conti. In battuta è il bersaglio dei marchigiani e alla lunga ne risente parecchio.  Voto  6,5

Zaytzev – Messo anche lui sotto in ricezione è bravo a tenere e a garantire a De Cecco continuità di palloni positivi, ma in attacco fatica molto e una sua invasione in un contrasto a rete condanna i suoi nel 4 set. Voto 5,5

Anzani – Partita perfetta fino alla muratona subita al tie break che sgretola un po’ le speranze residue dei suoi. Comunque un apporto sempre costante a muro e una presenza in campo da leader.  Voto 7,5

Podrascanin  – 80% in attacco, tre muri e una serie infinita di battute sempre insidiosissime. Il serbo mostra tutto il suo repertorio ma purtroppo non basta a garantire a Perugia la vittoria. Voto 8,5

De Cecco – Per due set fa volare i suoi schiacciatori issandoli fino al due a zero, poi perde un po’ il bandolo della matassa e anche se rimane preciso non riesce a sfruttare al meglio i suoi laterali. Un peccato perché la ricezione non era male… Voto 6,5

Colaci – In ricezione fornisce il suo contributo, ma quella palla lasciata sulla float di Cester nel tie break, grida vendetta. Voto 6,5

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