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Ottavi di finale al via: Italia, occhio a Cuba. Insidie per Brasile e Serbia

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Di Paolo Cozzi

Chiusa la parte dei gironi, i Campionati Mondiali maschili entrano nel vivo da sabato 3 settembre con gli ottavi di finale, che come tutte le gare secche possono sempre regalare sorprese e costringono le squadre a giocare con la massima attenzione.

IL PROGRAMMA COMPLETO DEGLI OTTAVI

I nostri azzurri, al termine di un girone dominato (vero, gli avversari erano davvero modesti, ma le partite vanno poi giocate!), hanno trovato sulla loro strada la rediviva Cuba, che dopo anni di assenza dal grande volley internazionale torna prepotentemente alla ribalta, spinta da tanti giocatori che abbiamo ammirato e ammireremo in Superlega. Onore alla nostra squadra, che non si è prestata a disdicevoli giochini di risultato, che avrebbero potuto garantirle un sorteggio migliore, soprattutto nei quarti. I ragazzi di De Giorgi vanno dritti per la loro strada con la certezza di non essere i più forti, ma di avere le carte in regola per mettere in difficoltà chiunque.

Contro Cuba gli azzurri dovranno stare molto attenti alla fisicità degli avversari, senza farsi trascinare dalla foga di volerla mettere sullo stesso piano e perdere cosi di lucidità. In special modo a muro, dove spesso per provare ad arrivare qualche centimetro più in alto si tende a perdere di vista la giusta tecnica e a rimanere molto dritti senza invadere, prestandosi a molti mani e fuori.

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Sarà certamente chiave il servizio, che dovrà far muovere il palleggiatore Taboada, anello debole dei caraibici, per costringerlo a giocare scontato con i laterali e a non servire Simon, probabilmente il miglior centrale al mondo in questo momento. Anche in attacco, infine, dovremo essere lucidi e spietati, e alternare colpi potenti a pallette e mani e fuori che potrebbero dare molti frutti contro una squadra abituata alla forza.

Negli altri ottavi, turno facile per i padroni di casa della Polonia, che contro la Tunisia avranno modo di rodare un sestetto che ha molto impressionato. Rigorosi e precisi a muro e difesa, paiono davvero i favoriti per la vittoria finale, potendo contare tra l’altro sulla miglior panchina di tutta la manifestazione. Abbinamento decisamente abbordabile anche per gli USA, che contro la modesta Turchia non dovrebbero correre nessun rischio e potranno approfittare per completare il recupero di Christenson, uscito acciaccato dai primi due turni. L’esperienza di Anderson, ma soprattutto le fiammate di De Falco e Russell rendono gli USA squadra da podio… ma nei quarti si prospetta un match da dentro e fuori proprio contro la Polonia.

Sempre in terra polacca si giocherà l’ottavo di finale più equilibrato, quello fra una Serbia apparsa tonica e rivitalizzata e un’Argentina che invece, orfana di Solé e Poglajen rispetto alla fortunata spedizione olimpica, è la vera delusione del girone iniziale. Vicentin e Ramos non paiono all’altezza e neanche la classe infinita di De Cecco sembra poter ridare linfa ad un attacco che contro il muro serbo rischia di sbattere forte, e si basa in gran parte su Conte e uno strepitoso Loser.

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Altro bel match potrebbe essere BrasileIran, con i carioca che sembrano essere riusciti a lasciarsi alle spalle una estate tribolata e piena di infortuni e a trovare in Cachopa il nuovo regista capace di innescare braccia potenti come quelle di Lucarelli e Leal. L’Iran in VNL era piaciuto molto sia al servizio che a muro: basterà per eliminare un Brasile che non sarà più quello devastante della ultima decade, ma che non va mai sottovalutato, visto il valore tecnico del suo sestetto?

La Slovenia pesca la Germania, in un match che dovrebbe confermare i padroni di casa come possibile mina vagante del mondiale. Ropret è palleggiatore poco appariscente ma preciso e veloce, bravo nell’usare tutti gli attaccanti, centrali compresi. Se Urnaut e Stern sembrano punti di forza, da verificare la tenuta mentale di Cebulj nei match caldi.

Accoppiamento più che favorevole per l’Olanda di Nimir, che potrebbe sfruttare la sfida con l’Ucraina per centrare un quarto di finale che manca agli Orange da tempo immemore. Per la squadra di coach Piazza servirà restare concentrati e continuare quelle trame di gioco che già in VNL erano piaciute molto, appoggiandosi all’opposto per i palloni caldi, ma sfruttando anche gli altri attaccanti del sestetto.

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Già detto dell’Italia, resta il match fra Francia e Giappone: i transalpini di coach Giani, pur senza strafare, sono piaciuti molto. Chinenyeze si sta consacrando al centro su livelli che solo Simon e pochi altri raggiungono, Ngapeth ha la faccia sorniona ma è pronto a destarsi quando serve, Brizard sembra un giocatore completamente trasformato dopo il travagliato anno piacentino.

I giapponesi affidano le loro speranze di qualificazione al duo NishidaIshikawa, apparsi rivitalizzati dalla cura Blain in panchina… ma basteranno a fermare le voglie francesi in una squadra che a livello di centrali schiera due giocatori di basso profilo internazionale? Seguite bene questo match, perché se superiamo l’ostacolo Cuba giocheremo contro la vincente di questo ottavo: e li sì che ci sarà da sudare le proverbiali sette camicie per guadagnarsi un posto in semifinale!

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