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L’Italia trova finalmente il sorriso. Contro Cuba arrivano i primi 3 punti della VNL

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Dopo la doppia sconfitta con Argentina prima e Stati Uniti poi, entrambe per 0-3, l’Italia trova finalmente i primi 3 punti della propria VNL andando a vincere per 3-1 contro Cuba una gara dominata a larghi tratti. I caraibici, difatti, sono stati in grado di impensierire i giovani azzurri solamente nel terzo set (poi conquistato), mentre nei restanti la loro resistenza, unita ad una prova corale italiana più che positiva, è parsa parecchio debole.

Il primo set se lo aggiudicano gli azzurri con un facile 25-20, replicato nel secondo parziale grazie ad un netto 25-19 che poco ha avuto da dire. I cubani non demordono e riaprono la gara portandosi a casa il terzo periodo per 20-25 grazie alla crescita di Yant in attacco (7 nel set) e Conception a muro (6) ed al calo dell’attacco azzurro. Nel quarto, invece, i ragazzi di De Giorgi tornano a girare a pieno regime, conquistando 25-18, 3-1 finale ed i primi 3 punti nel torneo. Buona prova per tutti gli azzurri, con un Romanò sembrato parecchio su di giri, imbeccato alla perfezione da Porro (terzo set a parte), il quale ha giocato molto con la pipe dei propri compagni.

La giovane Italia trova finalmente il primo sorriso nell’edizione 2023 della VNL grazie ai 3 punti ottenuti contro una Cuba dai tanti volti noti agli italiani. Se nei primi due set il predominio azzurro è apparso abbastanza netto (ed i parziali degli stessi lo confermano), nel terzo questo non è accaduto, anzi. La qualità del gioco orchestrato da Porro è calato vistosamente e, con esso, anche l’efficienza dell’attacco italiano, condito dai tanti, troppi errori che hanno dato il là alla facile conquista avversaria.

Non appena rientrati sul taraflex colorato a parquet, però, i baldi azzurri ritrovano la giusta grinta persa pocanzi, con un gioco corale quasi perfetto. Ottimo l’apporto degli attaccanti, Romanò e Bottolo su tutti, e del muro, capace di fermare le azioni caraibiche in molteplici occasioni. In aggiunta a questi, anche l’apporto dalla linea dei 9 metri è stato soddisfacente (ed a volte fortunoso) anche se gli errori nel suddetto fondamentale andrebbero ancora un poì limati. Buono, infine, anche l’aiuto fornito dal centro, dove Sanguinetti è parso uno dei più in forma dell’intera comitiva. Sul fronte cubano, invece, le prestazioni positive sono state offerte da Lopez e Conception (rispettivamente 14 e 10 punti), con quest’ultimo capace di mettere a referto anche ben 7 muri. A tratti, ma complessivamente insufficienti, invece, le prove mostrate dagli “italiani” Yant (11) ed Herrera (7).

La cronaca
De Giorgi sceglie Porro-Romanò, Mosca-Sanguinetti, Bottolo-Rinaldi con Balaso libero in partenza; mentre Coffigny risponde schierando il 6+1 formato da Taboada-Herrera, Conception-Masso, Lopez-Yant più Garcia libero.

Partita in equilibrio fino al 5, dove l’Italia ha la capacità di mettere il naso avanti grazie al muro di Rinaldi. Cuba non demorde e giunge al pari immediato con Conception (8-8), viaggiando così fino al 10-10, dove Sanguinetti piazza il primo servizio vincente della gara e riporta il +2 in casa azzurra: 12-10. Il muro di Mosca blocca Herrera sul 15-13, poi Rinaldi fa lo stesso ed allunga a 3 il distacco: 17-14. Romanò mette a segno il proprio primo punto e manda Coffigny al primo time-out dell’incontro sul 18-14, dove Cuba trova un guizzo ed accorcia al solo break dopo il muro di Herrera sul compagno in manglia Lube Bottolo: 20-18. Lo stesso opposto cubano, però, manda fuori il 23-19, concedendo la chiusura a Romanò che, col suo block-out, si prende il primo set della partita e della VNL azzurra sul 25-20.

L’atteggiamento remissivo cubano porta al facile 4-1 iniziale di Porro, con sosta Coffigny annessa, dove i sudamericani tornano con più verve sul taraflex ed accorciano grazie al muro di Masso: 4-3. Cuba, però, incorre ancora nell’appannamento nel giro di pochi istanti. Quello che dovrebbe essere il faro, Taboada, manda fuori un facile pallone di seconda e regala il 7-3 agli europei, dove l’Italia prende il largo e doppia gli avversari dopo il primo tempo di Sanguinetti dal centro: 12-6. Gli uomini, o meglio i ragazzi, di De Giorgi mantengono il distacco fino al 18-12 grazie ad una buona costanza ed efficacia in attacco, poi il muro di Rinaldi allunga di una unità e consiglia a Garcia di interrompere nuovamente le ostilità sul 19-12. Cuba, però, non si arrende e reagisce ai colpi inferti dagli azzurri. Herrera accorcia notevolmente e porta il divario ai soli 3 punti sul 19-16, L’Italia ritrova prontamente le giuste dinamiche e si riprende quanto perduto con Bottolo sul 22-16, aiutato, infine, dalla battuta in rete di Herrera che consegna anche il secondo parziale nelle mani azzurre: 25-19.

I cubani, dopo l’intervallo lungo, sembrano rientrare in campo con la giusta concentrazione e lo dimostra anche dai 9 metri. Due aces di Lopez portano i caraibici sul 4-7 iniziale (con time-out De Giorgi) che, però, non fa scomporre i giovani azzurri. Un doppio Bottolo appiana totalmente il solco a quota 10, dove la panchina cubana si raduna, ma Cuba ritrova il proprio essere in men che non si dica. Conception pone il veto sul 10-13, poi il pallonetto di Lopez allunga nuovamente sull’11-15, dove De Giorgi invitato a stoppare il tutto. Romanò ascolta alla perfezione i consigli del CT e riavvicina i suoi al solo punticino sul 14-15 grazie al punto dai 9 metri, ma Conception non accetta di buon grado quanto visto e mura per la quinta volta nella propria partita gli attacchi provenienti dall’altra parte della rete: 16-20. Il Commissario Tecnico azzurro prova ad inserire Falaschi e Recine, ma le sorti non cambiano. Cuba riapre i giochi: 20-25 dopo la battuta in rete di Sanguinetti.

Inizio quarto set sul 5 pari, dove i centroamericani iniziano ad errare in attacco con frequenza. 3 sbagli consecutivi mandano l’Italia all’8-5, dove Mosca è capace di allungare sul 12-8 col suo muro vincente. Romanò spara la doppietta sul 16-11 e Cuba interrompe, poi Bottolo mantiene le distanze col suo diagonale preciso che vale il 18-13. Cuba mescola le carte, ma quella vincente non viene trovata. Rinaldi trova le dita del muro e va a segno per il 22-16, poi Yant dona agli azzurri 25-18 ed il 3-1 finale.

Italia-Cuba 3-1 (25-20, 25-19, 20-25, 25-18)
Italia: Rinaldi 12, Sanguinetti 10, Romanò 17, Bottolo 17, Mosca 4, Porro 4; Balaso (L). Falaschi, Recine 1, Gardini, Gironi. N.E. Cortesia, Vitelli, Federici (L). All. De Giorgi.
Cuba: Taboada 2, Yant 11, Conception 10, Herrera 7, Lopez 14, Masso 5; Garcia (L). Thondike 2, Gutierrez 2, Suarez, Gorguet (L). N.E. Mergarejo, Pedroso. All. Coffigny
Arbitri: Ortiz (PUR), Simonovic (SUI)
Note: Durata set: 21′, 22′, 25′, 21′. Tot. 1h 45′. Spettatori: 1964. Italia: battute vincenti 5, battute sbagliate 22, muri 8, errori 29, attacco 50%. Cuba: battute vincenti 3, battute sbagliate 20, muri 9, errori 30, attacco 35%

di Roberto Della Corna

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