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Le pagelle di Italia-Turchia: Antropova stecca clamorosamente, Egonu fa la differenza (eccome)

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Così fa male. L’Italia perde al tie break contro la Turchia la semifinale degli Europei femminili e non può che recriminare. Salutato il titolo del 2021, non resta che la finalina per il bronzo con i Paesi Bassi. A Bruxelles, a fare festa è la squadra allenata da Daniele Santarelli che, dopo aver vinto la VNL, si ritrova da favorita nella finalissima del torneo continentale contro la Serbia.

Queste le pagelle alle protagoniste del match di ieri.

ITALIA

antropova italia Turchia
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Ekaterina Antropova voto 5
Nel momento della verità, almeno sotto il profilo dell’importanza della posta in palio, stecca in maniera abbastanza clamorosa, nel senso che dopo una prima parte di Europeo giocato su buoni livelli sembra quasi irreale vederla annaspare con il 20% di positività in attacco (2 su 10 tentativi). E il problema non è solo la percentuale, ma anche l’efficienza, dato che pesano i 3 muri subiti. L’unico fondamentale in cui si salva è il servizio, più per il numero di ace (2), che per il numero di break point.

Paola Egonu voto 8-
Grazie al suo ingresso in corso d’opera e alla sua prestazione maiuscola accarezziamo l’idea di approdare in finale. Manca la ciliegina sulla torta nel tie break? Probabilmente sì. In generale, riesce comunque a fare la differenza? Eccome. Miglior realizzatrice azzurra con 25 punti (51% di positività e 4 errori in attacco), efficace a muro (4) e autrice di 2 ace (5 errori in battuta). Qualora servissero controprove, Egonu dimostra una volta di più di essere determinante come nessun’altra: la sensazione è che, senza di lei, questa nazionale difficilmente potrebbe ambire a restare sempre al top. Riconoscerlo non significa affatto fare un torto alle compagne, perché lo stesso vale per Vargas nella Turchia.

Alessia Orro voto 6,5
Nei (pochi) momenti in cui la ricezione la sorregge, riesce a dare il meglio di sé. Quando invece le compagne soffrono in seconda linea, alla palleggiatrice sarda forse manca quel pizzico di estro necessario per compensare alle difficoltà altrui. Inoltre, a lungo andare perde lucidità e paga qualche imprecisione al palleggio. Come al solito, però, risulta preziosa con altri fondamentali: battuta salto-flot insidiosa, salvataggi difensivi importanti, presenza a muro e velocità nel ripulire le freeball e nel giocare coi tocchi di seconda (1 punto).

pietrini danesi italia Turchia
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Anna Danesi voto 7,5
Eravamo curiosi, lo confessiamo, di vederla in azione per capire se l’ottima prestazione offerta contro la Francia era stata un lampo o il segnale di una ritrovata fiducia. E la centrale bresciana serve un’altra prova brillantissima, fatta di un 4 su 4 in attacco, 5 muri e 1 ace, difficile ottenere di più da una giocatrice nel suo ruolo. Da evidenziare soprattutto la capacità di rispondere sul campo a qualche frettolosa critica, ricevuta dopo una prima parte di estate alla ricerca della forma migliore.

Elena Pietrini voto 7+
Percentuali da centrale, in attacco, per la schiacciatrice livornese, che contro la Turchia mette a terra 17 palloni su 32 senza errori (53% di positività). Il voto positivo se lo guadagna tutto in questo fondamentale, risultando a tratti decisiva, anche perché a lei tocca spesso e volentieri il compito di attaccare contro il muro schierato. Fatica di più in ricezione (36% di ricezione positiva e 9% di perfetta), in battuta (0 ace e 3 errori) e a muro (0). Il suo peso specifico nell’economia di gioco della squadra è comunque elevato, secondo solo a quello di Egonu, con la quale dà vita ad una coppia di bocche da fuoco di rara efficacia.

Marina Lubian voto 7
Il posto 3 piemontese riceve una bella quantità di assist da Orro (14) e ripaga la fiducia con un buon 50% in attacco. A differenza di Danesi ci mette però un errore e incassa 2 stampate. A muro va a segno solo una volta, mentre al servizio prova a forzare con continuità riuscendo a danneggiare il cambio palla turco più volte (3 ace a fronte di 4 errori).

sylla italia Turchia
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Myriam Sylla voto 6
Quando c’è da “picchiare” lo fa senza troppi fronzoli e alla fine riesce a chiudere in doppia cifra (11 punti), ma trovare la marcia in più in questa semifinale è davvero complicato: alterna colpi ottimi ad errori grossolani, insiste tanto, talvolta senza lucidità (36% di efficacia in fase offensiva, 0 ace, 3 errori di cui 2 al servizio, 3 muri subiti). In particolare, il suo gioco risente di alcune imprecisioni nei fondamentali di seconda linea (33% di ricezione positiva e 17% di perfetta), che ogni tanto finiscono per condizionare anche le altre azzurre.

Eleonora Fersino voto 6/7
Dopo tante prove di altissima fattura, ne offre una meno efficace in ricezione (36% di positiva e 27% di perfetta), anche se a dire il vero la Turchia cerca sempre di girarle al largo, nel dubbio (11 su 80), e questo è comunque indice di affidabilità. In difesa, però, ci mette grande determinazione toccando palloni importanti e prolungando un gran numero azioni.

Di Alessandro Garotta

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