Foto Lega Pallavolo Serie A

L’allarme del Comitato 4.0: senza un aiuto lo sport è a rischio

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Di Redazione

Senza un adeguato sostegno da parte delle autorità governative, anche sotto forma di agevolazioni fiscali per le società, lo sport italiano rischia di non ripartire. È l’allarme lanciato dal Comitato 4.0, costituito dalle principali Leghe sportive italiane – tra cui Lega Pallavolo Serie A e Lega Pallavolo Serie A Femminile – e attivo ormai da più di un mese con un obiettivo principale: chiedere al Governo l’introduzione di un credito d’imposta sulle sponsorizzazioni che permetta ai club di “respirare” in vista della nuova stagione.

Tra la metà e la fine di luglio, infatti, si chiuderanno i termini per le iscrizioni nei principali campionati italiani maschili e femminili di basket, volley, rugby e degli altri sport olimpici. “Tantissimi sponsor – denuncia il Comitato – non hanno ancora confermato il proprio apporto per la prossima stagione. Sono già molti i casi di società che hanno fatto un passo indietro. I danni che si profilano per lo sport di vertice e professionale sono già rilevanti. Ma senza mettere in sicurezza quella fascia dello sport italiano che svolge un imprescindibile ruolo di ‘ascensore’ nella piramide sportiva si rischia di provocare danni duraturi al movimento“.

L’impoverimento dello sport di vertice e la riduzione del suo perimetro – continua il comunicato dell’associazione – significano infatti negare a centinaia di migliaia di ragazzi e di ragazze che si approcciano a una disciplina sportiva l’opportunità di crescere e di svolgere un’attività di alto livello e/o professionale. Con il non secondario effetto di indebolire quella funzione sociale e di presidio sanitario che le società e le associazioni sportive svolgono in tutto il territorio nazionale“.

I risultati dello studio realizzato in collaborazione con PwC TLS, già anticipati qualche settimana fa, dimostrano che l’introduzione del credito d’imposta sarebbe sostanzialmente senza costi per le casse dello Stato. I ricavi da sponsorizzazione in Italia per le discipline olimpiche sono infatti di circa 400 milioni di euro annui; applicando un credito d’imposta del 50% alle sponsorizzazioni di entità superiore ai 10mila euro, si otterrebbe un costi di 96 milioni per l’erario. Questo, però, sarebbe compensato dalla salvaguardia del potenziale gettito fiscale e contributivo di società ed associazioni sportive di medie dimensioni che, in assenza di misure strutturali, non rinnoveranno l’iscrizione alla prossima stagione sportiva, fattispecie con effetti strutturali, ovvero vedranno diminuire  il volume d’affari.

Secondo la ricerca effettuata su un campione di 214 società, infatti, il 31% sta valutando se rinnovare l’iscrizione alla prossima stagione sportiva e il 98% prevede una riduzione degli sponsor, con minori introiti mediamente del 40% rispetto all’anno precedente. Entrambe le situazioni genererebbero una riduzione del gettito fiscale: 73 milioni di euro per le mancate iscrizioni e 39 milioni per la contrazione del volume di affari, per un totale di circa 112 milioni di euro di mancate entrate. I risultati completi della survey sono consultabili online.

Le proposte del Comitato sono state fatte proprie da quasi tutte le forze politiche, di maggioranza e opposizione, e sono state trasfuse in emendamenti al disegno di legge di conversione del “Decreto Rilancio”. Le Leghe sportive apprezzano questo consenso trasversale, ma concludono: “Ora è necessario accelerare il percorso di approvazione dell’agevolazione per dare certezze a sponsor e club che vivono una fase cruciale della propria esistenza“.

(fonte: Comunicato stampa)

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