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La Fipav Brescia scrive alla Provincia: “Sbloccate le palestre scolastiche”

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Di Redazione

Passano i mesi e una nuova stagione è alle porte, ma il problema della disponibilità palestre scolastiche continua a tormentare le società di Brescia e dintorni. Già un anno fa, a settembre 2020, la mancata concessione degli spazi per gli allenamenti da parte della Provincia di Brescia aveva causato non pochi disagi e portato addirittura alcune società a chiudere l’attività. Oggi il tema è purtroppo ancora attuale e Tiziana Gaglione, presidente della Fipav Brescia, ha deciso di scrivere all’istituzione insieme alla sua vice Enrica Fracassi per provare a sbloccare la situazione.

Sentiamo il dovere di farci parte diligente – scrive Gaglione – nel rappresentare il disagio dei nostri dirigenti sportivi, e dunque non possiamo esimerci dal segnalare come sia essenziale per loro la necessità di programmare l’attività con tempi che consentano di dare risposte certe e concrete ai piccoli atleti ed alle loro famiglie. Questa mancanza è continua fonte di destabilizzazione ed in alcuni dirigenti anche di demotivazione nel continuare coraggiosamente la missione che li connota“.

La nostra Federazione – ricorda la dirigente – impone a tutti gli atleti che varcano la soglia delle nostre palestre (nostre in quanto di tutti i cittadini) l’obbligo di green pass; quale miglior ricaduta nell’aumentare il numero di vaccinati? Anche questa scelta così responsabile, ma altrettanto impegnativo per le società, non è forse nel solco di quelle buone pratiche condivise proprie di tutte le istituzioni? Non contribuisce a far arrivare nelle scuole un maggior numero di allievi vaccinati? Siamo certe che la risposta non possa che essere affermativa“.

La lettera si conclude così: “Ci affanniamo a discutere degli effetti della mancanza di relazioni sociali per i nostri giovani in questi due anni. Se lo sport è un momento fondamentale in tempi ordinari, oggi è imprescindibile e soprattutto non in contrapposizione con la vita scolastica, anzi si pone in sinergia. Da noi i ragazzi imparano cos’è l’impegno, imparano, attraverso il gioco che nella vita si può perdere anche quando ci si è spesi al massimo delle proprie possibilità, imparano a rispettare le promesse fatte. Anche per questo vogliamo dar voce alle nostre società per dirLe che i nostri dirigenti, spesso bambini cresciuti con lo sport, vogliono tener fede agli impegni e alle promesse che hanno fatto al loro territorio“.

(fonte: Fipav Brescia)

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