Il solito Spiridonov: “Il coronavirus? Una pagliacciata. Io in Polonia? Un’altra pagliacciata”

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Di Redazione

“In isolamento sto benissimo, non devo vedere nessuno, il frigo è pieno, sono in famiglia, posso passeggiare nel mio giardino condominiale e sono anche andato a pescare”. È il solito Aleksei Spiridonov quello che risponde alle domande più pressanti del momento, il coronavirus e le prossime scelte di mercato.

“Il coronavirus è una pagliacciata – esordisce – le persone muoiono ogni giorno anche senza coronavirus. Ma va bene: il presidente ha introdotto tali regole, rispettiamole le sto osservando e sono seduto a casa mia. Mia moglie ha qualche timore, si lava le mani anche quando porto fuori io la spazzatura. Non abbiamo contatti con nessuno. E poi, perché avere paura di un coronavirus? Io non ho paura, tutti mortiremo prima o poi”.
Convinto assertore delle proprietà antinfiammatorie e curative dello zenzero, Spirik fa la spesa regolarmente: “Ho comprato molta carne, costolette maiale. Lo zenzero è rincarato molto, ma anche il limone e tutto perché qualche idiota ha scritto su un blog che lo zenzero e il limone possono evitare il coronavirus. Un’idiozia”.

È ufficiale che andrà via dall’Ural Ufa: “Ho preso la macchina e me ne sono tornato a casa. Un loro dirigente mi ha chiesto soldi in beneficenza per un bambino, 10mila rubli (circa 120 euro  n.d.r.) e ho risposto che ora che non avrei più visto dirigenti come lui ero disposto a fare tutta la beneficenza che volevano. Non ho una squadra, non c’è nulla di concreto”.

Quindi anche la voce che saresti andato a giocare in Polonia… “…era una pagliacciata – dice – mi piacerebbe giocare all’estero ma c’è sempre il problema della lingua e se dovessi andare a giocare in Polonia dovrei prendere due guardie del corpo”.

L’intervista si chiude con un’occhiata a 360° al mondo dello sport russo: “Sono un tifoso dello Spartak, lo sanno tutti. Vorrei che il campionato di calcio riprendesse così ad agosto quando si può giocare a calcio invece che scavare nella neve, andrei a vedere qualche partita dello Spartak. Il titolo di volley? Un’altra assurdità. Non dovevano assegnare titolo e piazzamenti. Si sono giocate solo 22 partite e non siamo nemmeno arrivati ai play off non aveva davvero alcun senso determinare il campione”.

(Fonte: RIA Novosti)

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