RIO DE JANEIRO 28 OTTOBRE 1990 BRASILE 1990 MONDIALI FINALE ITALIA - CUBA 3-1 ITALIA CAMPIONE DEL MONDO IN PIEDI DA SINISTRA TOFOLI, LUCCHETTA, MASCIARELLI,GIANI,GARDINI,ZORZI, SEDUTI DA SINISTRA : DE GIORGI, BERNARDI, ANASTASI,CANTAGALLI,BRACCI,MARTINELLI © FOTO FIORENZO GALBIATI

Hit Parade: coppie in campo, donne toste e generazioni di fenomeni

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Di Stefano Benzi

I ruoli nella pallavolo molto spesso vengono molto spesso scavalcati dalle relazioni umane. Come in qualsiasi altra grande famiglia nel volley si litiga, ci si innamora, ci si prende e ci si lascia. Una immensa famiglia allargata… Ne parliamo nella nuova puntata della nostra Hit Parade, in cui come sempre abbiniamo tre notizie dal mondo pallavolistico ad altrettanti brani musicali!

  1. 1. LA FAMIGLIA ALLARGATA DEL VOLLEY

Se la settimana scorsa abbiamo consigliato una canzone d’amore per una proposta di matrimonio nata su un taraflex in Russia, oggi ci occupiamo di una famiglia che si riunisce sul campo. É quella del CT della nazionale Davide Mazzanti, che è stato ingaggiato dalla Bartoccini Perugia e che in squadra avrà a disposizione sua moglie, Serena Ortolani. Non è una novità vedere marito e moglie coinvolti tra campo, panchina e cucina: basti pensare al caso di un’altra coppia di successo come quella di Conegliano, Daniele Santarelli e Monica de Gennaro.

A Istanbul ci sono (in due squadre diverse) Giovanni Guidetti e Bahar Toksoy, in Brasile Murilo Endres e Jaqueline Carvalho. In Russia fu bizzarra la storia d’amore tra Alexey e Marina Babeshin. Lui ammise di non aver mai visto una partita di volley femminile fino a quando non conobbe la moglie: approcciata in discoteca… Ogni tanto la coppia scoppia, come quella tra Giba e Cristina Pirv, ma questo succede sistematicamente anche fuori dal campo. La vita è così, il volley è relativo. Una volta ho chiesto a Mazzanti se lui e la moglie portassero il lavoro a casa dopo la nazionale: “Inevitabile – disse – ma bisogna avere un minimo di equilibrio. Due persone che fanno della competizione la propria professione devono anche sapere mollare il colpo ogni tanto…”.

Alle coppie del volley dedichiamo una canzone sicuramente sconosciuta ai più nel nostro paese. La scrisse Adam Sandler per la colonna sonora del film “The Wedding Singer” (orrendo il titolo in italiano, “Prima o poi me lo sposo”) del quale era autore e regista. “Grow Old With You”, invecchiare con te, è un delicatissimo pensiero da dedicare alla propria dolce metà: “…e allora fammi lavare i piatti e lascia che ti metta a letto quando hai bevuto troppo. Potrei addirittura lasciarti usare il telecomando… essere io l’uomo che invecchia con te”. Chissà se a casa Mazzanti o Santarelli litigano più per il telecomando o per gli schemi…

2. LA DONNA FA ANCORA NOTIZIA

https://www.youtube.com/watch?v=bBW-trKa9Lo

Lo ammetto… Provo un pizzico di fastidio. Tutte le volte che qualcuno sottolinea con forza che ci sono delle donne che hanno successo, o conquistano spazi che sono state storicamente maschili la cosa mi infastidisce. Perché? Perché non dovrebbe essere una novità e nemmeno una notizia. Eppure viene sottolineata con forza, come se fosse una grande conquista. É accaduto anche questa settimana con il presidente della FIVB Ary Graça che ha festeggiato come un evento storico il fatto che ai vertici delle federazioni di Africa e Asia ci saranno due donne, rispettivamente Bouchra Hajij e Rita Subowo.

Quello che Graça non dice, tuttavia, è che le due donne sono state elette perché facevano parte della sua quota elettorale e che di conseguenza la loro presidenza è strettamente legata alla sua riconferma ai vertici della federazione mondiale. Insomma… i soliti giochi politici. Prendiamo per buona la notizia che avremo due donne presidenti continentali così come qualche settimana abbiamo festeggiato il primo arbitro donna italiano nella FIVB. E in attesa che la cosa sia normale e non faccia notizia, ecco una canzone adeguata.

P!nk, al secolo Alicia Beth Moore, è una fuoriclasse. Donna di rara personalità e di straordinaria forza sul palco e anche davanti a un block notes quando si tratta di scrivere testi. La sua “So What” è perfetta. Canzone di autodeterminazione che dovrebbe essere un inno allegro e scanzonato per tutte le donne che sanno cosa vogliono e non hanno alcun bisogno di un uomo che glielo conceda: “Ho perso il marito e non so che fine abbia fatto, vorrà dire che mi comprerò da bere e non gli pagherò l’affitto. Ecco la mia nuova me, ho voglia di mettermi nei guai, di fare una rissa e soprattutto… stanotte non ho alcun bisogno di te”.

Però… P!nk scrisse questa canzone quando si separò dal marito Carey Hart: quando lui la ascoltò le fece una corte disperata fino a che non sono tornati insieme. Ora sono sposati e felici, con due figli. E lei non è la signora Hart; forse è lui il signor P!nk.

Il video è tratto dall’ultimo tour mondiale della cantante, specializzata in esibizioni acrobatiche con trapezi, ruote sospese, cavi in trazione. Uno degli spettacoli di maggior successo mai realizzati che ha battuto tutti i record di incasso.

3. DUE CANZONI PER FESTEGGIARE UN ORO STORICO


Era il 28 ottobre 1990 e la Generazione di Fenomeni italiana conquistava il suo primo storico oro mondiale: il primo di tre incredibili successi consecutivi. Era la squadra di Julio Velasco con Bernardi, Zorzi, Gardini, De Giorgi, Lucchetta, Cantagalli. Iniziò un periodo incredibile e di enorme successo per il volley.

Anche se chi scrive ricorda di essersi innamorato del volley in un Mondiale altrettanto meraviglioso e sfortunato, quello del 1978: si giocava in Italia e a quell’epoca l’URSS era davvero troppo forte. Ma le gesta di Dall’Olio, Di Coste, Lanfranco e Nassi, furono il mio primo ricordo di una pallavolo meravigliosa. Ricordi meravigliosi. Per ricordare un oro mancato e un oro invece straordinariamente conquistato, in attesa che in Italia ci si ricordi ancora di come si organizza un movimento vincente, diffuso tra base, società e soprattutto scuole, all’epoca con molti meno mezzi ci si era riusciti, ecco due brani celebrativi.

Gold” è una delle canzoni più belle di Prince, fa parte del periodo in cui l’artista era reduce da una profonda crisi artistica e personale e scrisse questo brano disilluso e introspettivo, ma ottimista: “Se non rompi gli schemi anche al centro del fuoco c’è freddo… E tutto ciò che luccica non è oro”. Un autentico capolavoro, un brano di grande lungimiranza ma anche di spietata concretezza: da soli non si va da nessuna parte, la vita è un gioco di squadra.

Qui sotto qualcosa di più allegro, e visto che si parla di Generazione di Fenomeni, “Golden” di Mika è perfetto. Quando un amico allenatore di una squadra femminile Under 14 mi chiese un brano come “scaldino” per le sue ragazze timide e introverse, gli consigliai questa. Mi risulta che nel suo spogliatoio risuoni ancora. Le ragazze la cantano a squarciagola prima di ogni partita e di nuovo alla fine, se perdono. “Noi non siamo quello che pensi che siamo. Noi siamo oro…”.

Ce lo dovremmo ripetere tutti i giorni di fronte ad avversari che non sono davanti a una rete e che si nascondono nelle pieghe della vita di tutti i giorni. Noi siamo molto più di questo…

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