Giulio Sabbi e la Cina ai tempi del coronavirus: "Il paese è bloccato, c’è grande confusione"

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Di Roberto Zucca

Sono giorni concitati, caratterizzati da continui rilanci di agenzia. Il coronavirus è sotto gli occhi del mondo, e sono diversi i connazionali presenti in Cina, che non hanno notizie chiare sul fenomeno e sono a loro volta in attesa di aggiornamenti. Anche lo sport non è esente dall’agitazione presente in questi giorni nel paese: a raccontare questo clima surreale è Giulio Sabbi, opposto dello Shanghai raggiunto telefonicamente da Volley NEWS.

La situazione – dice Sabbi – è abbastanza preoccupante. Il paese è bloccato e ingessato in una grande confusione nella quale le notizie non arrivano o si conoscono in maniera frammentaria. Sappiamo che le compagnie aeree stanno cancellando dei collegamenti, ma la Federazione su questo non si è pronunciata”.

Sul campionato avete news?

Per ora non si sa assolutamente nulla. Dovevamo riprendere, ma niente è stato ancora comunicato. Forse si saprà qualcosa nel weekend, ma siamo avvolti dal dubbio”.

Quale è la situazione a Shanghai?

Cerchiamo di stare a casa il più possibile e se usciamo si usa la mascherina. In giro c’è pochissima gente,  non solo per il virus ma anche per il fatto che fino al 30 gennaio la maggior parte degli abitanti è in ferie per via del Capodanno. Staremo a vedere come si evolve la situazione: la Federazione sta decidendo sul da farsi ed entro venerdì 31 stabiliranno se posticipare o cancellare il campionato”.

Urnaut è l’altro straniero impegnato con lei nello Shanghai. Sensazioni di questa prima parte?

Con Tine ci conosciamo dai tempi di Modena. Qui abbiamo avuto poco tempo per stare insieme, essendo tornati a casa a novembre e ritornati in Cina due settimane fa, ma è sicuramente una grande persona, un giocatore forte che tanti vorrebbero avere in squadra. E io sono contento di averlo come compagno, anche se non so per quanto!”.

Federica e tua figlia sono con te in Cina. Come stanno vivendo il tutto?

La prima settimana siamo stati benissimo, senza nessun problema, anche perché mia moglie Federica era già stata qui il primo anno. Purtroppo ora la vivono male, perché dobbiamo stare a casa il più possibile e con la bimba è ovviamente tutto più difficile“.

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