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Giannelli: “Sconfitta che servirà al gruppo”. Galassi: “Ci eravamo abituati bene…” (VIDEO)

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Si rompe l’incantesimo per la nazionale maschile, dopo due anni di sole vittorie tra Europei e Mondiali. Ma si rompe in un modo che non può dare spazio a troppi rimpianti, contro una Polonia ai limiti della perfezione nella finale dei Campionati Europei a Roma. Uno di quei passaggi a vuoto che non lasciano scorie, insomma: “Questa sconfitta non toglie nulla – rivendica Simone Giannellianzi, dà valore. È una medaglia e le medaglie vanno festeggiate. Certo, ci sarebbe piaciuto che fosse d’oro, ma non sempre si può vincere. Sono partite che per un gruppo servono, ne faremo tesoro“.

Loro hanno fatto molto bene in battuta – analizza il capitano azzurro – ci hanno tenuto la palla lontana tutta la partita e gli attaccanti hanno fatto fatica. La pallavolo è così, quando batti tanto forte è dura per tutti. Abbiamo resistito fino a un certo punto, poi nel terzo siamo riusciti a tornare sotto, ma non è bastato. Certo, quando perdi 3-0 si può fare tutto meglio, non solo la ricezione; dispiace perché ci abbiamo aggiunto qualche imprecisione che di solito non commettiamo, forse a quel punto un po’ di nervosismo è venuto fuori. Però secondo me siamo stati bravi a non disunirci, se non avessimo resistito il terzo set lo avremmo perso facile“.

Gli occhi di Giannelli si illuminano quando si parla del breve dialogo con Sergio Mattarella: “Il Presidente ci ha fatto i complimenti per tutto quello che abbiamo fatto in questo periodo. Siamo stati contentissimi, e a nome della squadra lo ringrazio per essere venuto a vederci, perché è una cosa speciale che ci fa capire l’importanza di ciò che stiamo facendo. Vederlo è sempre un’emozione, sono contento che sia venuto; mi spiace che non abbia visto un trionfo, ma questo è lo sport“.

È una sensazione strana, in questi anni c’eravamo abituati bene…” sorride Gianluca Galassi commentando l’argento. “È sicuramente una medaglia sudata, di un colore che non volevamo, ma che dobbiamo accettare per la prestazione nostra e loro. Abbiamo subito sicuramente il loro servizio, ce lo aspettavamo, ma non pensavamo di soffrirli così tanto e prendere così tanti punti diretti. Nelle altre percentuali siamo stati molto vicini, c’era solo quel gap di due-tre palloni per set che a questo livello fanno la differenza“.

Dall’interno non ci sentivamo contratti – aggiunge il centrale azzurro – sicuramente c’era tensione, ma positiva. Magari questo ci ha portato a strafare e andare fuori giri, ma è difficile dirlo a caldo. Adesso abbiamo ancora qualcosa da fare: c’è la qualificazione olimpica che è importantissima, abbiamo ancora qualcosa da vincere con questa maglia. Partiamo con la consapevolezza di aver portato a casa un’altra medaglia, ed era importante dopo una VNL così così. Andiamo in Brasile sapendo che siamo una squadra che sa vincere e ancora qualcosa da dare in questa bellissima estate“.

Infine un commento sull’esperienza degli Europei vissuti in Italia: “Non avevo mai visto una cosa così nella mia vita, queste partite e questi palazzetti li vedevo da bambino sul divano, giocarci e sentirli sulla pelle è qualcosa di meraviglioso. Siamo stati accolti in maniera incredibile ovunque. Sono sicuro che anche i tifosi avrebbero voluto una maglia di colore diverso, ma questo è quello che siamo riusciti a ottenere e li ringrazio: so che ci supporteranno comunque“.

Abbiamo fatto un buon percorso di crescita – conclude Fabio Balasoe ne veniamo fuori a testa alta anche se non siamo arrivati a quell’ultimo gradino. adesso pensiamo alle qualificazioni. Questo gruppo continua a fare grandi cose e vogliamo ancora farne altrettante, dobbiamo continuare a lavorare e a crederci, è un’altra medaglia e impariamo anche da questa“.

Sulla partita il libero azzurro non può che concordare con gli altri commenti: “Sicuramente il loro servizio ci ha messo molto in difficoltà, parlo soprattutto per me ma anche per i compagni di reparto, e hanno fatto in generale un’ottima fase break, anche nel muro-difesa“. E anche per Balaso l’ultimo pensiero va al pubblico: “Ci ha dato grande spinta, ha sempre tifato anche quando eravamo sotto. Ringrazio tutta la gente che è venuta a guardarci e ci ha sostenuto anche da casa“.

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