Foto Facebook Savino del Bene Scandicci

Barbolini: “Bisogna pensare ad un piano B, l’obiettivo è concludere la regular season”

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Di Redazione

Massimo Barbolini, head coach della Savino del Bene Scandicci, ha parlato di “piano B della pallavolo” nella trasmissione radiofonica Stadio Aperto di TMW Radio, condotta da Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini.

A livello di allenamento è quello basato sul buonsenso, sulla disinfezione dei palloni, del pavimento e della rete, dell’attenzione delle ragazze a sanificare più possibile quando ci si ferma un attimo. E soprattutto il tampone settimanale obbligatorio. Poi c’è il protocollo legato all’eventuale presenza di casi positivi, e una squadra può richiedere la sospensione se ha più di quattro giocatrici positive”. – spiega Barbolini.

Domenica abbiamo affrontato Busto Arsizio che aveva tre atlete positive, purtroppo dovremo abituarci: una volta toccherà a noi, quella dopo agli altri. Dobbiamo convivere con questa situazione. Il campionato è abbastanza complicato, e anche oggi abbiamo fatto un summit tra allenatori e CdA della Lega per iniziare a pensare ad un piano B. Finché sono una-due le squadre con problematiche ok, ma se sono tante a furia di rimandare non rimarrebbe tempo per finire adeguatamente la regular season. Bisogna sedersi a un tavolo, senza aspettarsi di essersi rotta la testa”.

In cosa consisterebbe il piano B?

Intanto servirebbe che il girone d’andata venga concluso, e su quello siamo quasi a metà: ne abbiamo fatte sei su quattordici. Anche a costo di fare quattro partite in una settimana, bisogna bruciare più possibile i tempi così da tenersi uno spazio per eventuali recuperi. A quel punto va capito cosa fare nella seconda parte. Sui playoff è pure difficile prevedere, l’obiettivo principe è comunque quello di concludere la regular season. Non aspettiamo di essere in difficoltà: lo scorso anno ci è caduto tutto addosso, e non abbiamo trovato rimedi. Bisognerà arrivare a un punto in cui una squadra ha vinto il campionato. Senza considerare la questione ancora più problematica della Champions League e delle coppe europee: immaginare ora di girare l’Europa in aereo è abbastanza complicato. Si pensava di proporre un raggruppamento da svolgere in un weekend, con le prime due che andrebbero avanti. Per ora sono soltanto parole, ma è giusto che ci si occupi di immaginare soluzioni”.

Si parla molto della bolla stile NBA. Fattibile anche in Italia?

“Fattibile, ma se non immaginiamo troppo in grande. Se con otto squadre ci si organizza di fare in venti giorni con due gironi da quattro e poi eliminatorie, allora sì è fattibile. Se ragioniamo sui tre mesi e mezzo, con centinaia di atleti e di tutto e di più, allora è impossibile. Secondo me, però, una fase di pallavolo si potrebbe fare. Bisogna pensarci seriamente”.

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