Esmaeilnezhad Peric Nedeljkovic Rana Verona Cisterna Volley

Balzo in avanti di Verona, Cisterna non ha scampo: è il primo 3-0 stagionale

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La Rana Verona trova continuità e conquista la seconda vittoria consecutiva, cosa che non era ancora successa in questa stagione. La squadra di Radostin Stoytchev non lascia scampo al Cisterna Volley, raccoglie l’intera posta e per la prima volta nella SuperLega 2023-2024 non concede alcun set agli avversari: una prova di carattere da parte degli scaligeri proprio in un incontro chiave per la corsa all’ottavo posto, che vale la qualificazione ai quarti di Del Monte Coppa Italia (obiettivo ormai irraggiungibile per i pontini).

Gli attaccanti veronesi hanno trascinato il gruppo, anche nelle situazioni più intricate, con Francesco Sani – premiato MVP del match – autore di 18 punti (con 2 muri), stesso bottino di Rok Mozic, capace di centrare anche 2 ace. In doppia cifra anche Amin Esmaeilnezhad (14 punti). Continua invece la serie negativa di Cisterna, arrivata alla quarta sconfitta consecutiva: non bastano i 15 punti di Faure e gli 11 di Ramon Ferragut.  

La cronaca:
Nel sestetto di partenza, Stoytchev si affida alle mani di Jovovic al palleggio, con Amin nel ruolo di opposto, mentre in posto quattro c’è posto per Sani e capitan Mozic. A centro spazio a Grozdanov e Zingel, con D’Amico come libero. Coach Falasca schiera Baranowicz in palleggio con Theo Faure opposto, Jordi Ramon e Peric martelli, al centro Rossi e Nedeljkovic con Piccinelli libero.

Gli ospiti sbloccano il punteggio con un muro out di Grozdanov. La risposta è immediata grazie all’attacco vincente da seconda linea di Sani (1-2). La formazione pontina prova l’allungo con il tocco morbido di Peric. L’avvio di gara è a favore dei laziali, con Jovovic che tenta di interrompere la serie con un tocco di seconda intenzione (3-6). Il regista serbo si fa sentire anche a muro per il primo break di Verona (6-7). Poi sale in cattedra Amin, che da ambo i lati della rete trova il pertugio giusto (9-10).

Una difesa super di Mozic si infila nell’angolino e gli scaligeri restano in scia (12-14). Faure lancia i suoi sul 12-16 e Cisterna mantiene un margine di quattro lunghezze di vantaggio. Mozic suona la carica con un grande attacco, prima di infilare due ace di fila che valgono il pari (21-21). Dopo un lungo scambio, il colpo di Sani vale sorpasso e set ball, con Verona riesce a chiudere la frazione sul 25-23. 

L’avvio di secondo set parla veronese: Amin col mirino coglie impreparata la ricezione avversaria, prima della spike di Mozic (5-2). Il capitano mette il turbo e tiene i suoi davanti di tre punti (7-4). Rana Verona incrementa il proprio vantaggio trascinati da Mozic e Sani, autore della pipe vincente del 13-8. La squadra guidata da Falasca prova a recuperare terreno con il neoentrato Bayram, che firma il punto del 16-13. Qualche errore sottorete da parte degli ospiti favorisce la fuga dei padroni di casa, che si portano sul 19-15. Il muro di Amin, l’ennesimo colpo di Sani da posto sei e la veloce di Zingel danno ulteriori certezze a Verona, che si invola verso la chiusura del parziale, poi è il solito Sani a mettere le mani anche sul secondo parziale, murando gli avversari (25-17). 

La terza frazione si apre con il punto timbrato da Sani, poi è ancora Mozic ad apporre la propria firma sul match (2-1). Amin e Sani alzano ulteriormente i giri dei loro motori e permettono a Verona di staccare nettamente gli avversari. Una lunga serie al servizio dell’opposto col numero 10 – caratterizzato anche da un ace – porta gli scaligeri sull’8-2. Cisterna accorcia le distanze con una striscia positiva dai nove metri di Ramon, che infila anche un ace, poi Peric trova l’attacco che vale il pareggio (10-10).

Bayram trova il sorpasso e i pontini portano dalla propria parte la sfida, prima che Sani e Mozic ridiano vigore ai locali. Il muro di Amin coincide con la nuova parità (15-15). In questa fase l’equilibrio la fa da padrone, poi Keita, entrato per Amin, trova il punto del 18-18, che anticipa i muri di Sani e Zingel. Ramon sorpasso, ma Sani tiene in bilico il set (22-22). Mozic mette a terra il primo match point, ma Cisterna annulla. Si va ai vantaggi. L’errore di Bayram consegna la vittoria a Verona, la seconda di fila.

Francesco Sani:Questa è una vittoria molto pesante, ogni set è stato combattutissimo tanto che sia il primo sia il terzo potevano essere vinti da entrambe le squadre. Nel primo set siamo stati in grado di rimontare dopo uno svantaggio, poi nel terzo set ci stavano per riprendere ma siamo riusciti a chiudere il match in tre set“.

Andrea Rossi:Ci sono diversi rimpianti, soprattutto per il primo set in cui abbiamo avuto un approccio diverso da quello avuto nelle precedenti gare: dovevamo chiuderlo e potevamo farlo ma non ci siamo riusciti. Nel terzo eravamo quasi riusciti a recuperarlo ma senza successo, dobbiamo continuare a lavorare perché nei momenti decisivi del set non riusciamo a chiudere. Ci sono potenzialità molto interessanti nel nostro gruppo ma stanno passando tante gare e stiamo ottenendo pochi punti: per il valore del gruppo quello che stiamo racimolando purtroppo è molto poco e questo ci dispiace“.

Rana Verona-Cisterna Volley 3-0 (25-23, 25-17, 27-25)
Rana Verona:
Jovovic 3, Amin 14, Mozic 18, Sani 18, Grozdanov 2, Zingel 4, D’Amico, Spirito, Keita 1, Dzavoronok, Mosca, Cortesia, Zanotti, Bonisoli (L). All. Stotychev.
Cisterna Volley: Baranowicz 1, Ramon 11, Faure 15, Peric 5, Rossi 5, Nedeljkovic 3, Piccinelli (L), Czerwinski, Mazzone 1, Bayram 5, Tosti, Finauri, Giani, De Santis (L). All. Falasca.
Arbitri: Cesare (1°), Rossi (2°), Angelucci (3°). Addetto Video Check: Cristoforetti.
Note: Durata set: 30’; 23’; 33’; totale: 1h 26’. Attacco: Rana Verona 49%; Cisterna Volley 39%. Muri: Rana Verona 6; Cisterna Volley 5. Ace: Rana Verona 4; Cisterna Volley 2. Spettatori: 3312

(fonte: Comunicato stampa)

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Giubileo dello Sport 2025, Papa Leone XIV: “L’incitamento ‘dai’ è un imperativo bellissimo”

Oltre il Volley

Lo scorso weekend, sabato 14 e domenica 15 giugno 2025, si è celebrato a Roma il Giubileo degli Sportivi, chiuso dalle potenti parole pronunciate da Papa Prevost nella messa celebrata in Vaticano a cui erano presenti, tra i tanti, il Presidente del CIO Thomas Bach, seduto vicino al Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, e a tanti campioni come l’ex ferrarista Felipe Massa, l’olimpionico del judo Pino Maddaloni, l’ex calciatore e oggi Sindaco di Verona, Damiano Tommasi, la campionessa paralimpica Giulia Ghiretti, il campione dell’NBA Gordon Hayward, oltre a Francesco Ricci Bitti, membro d’onore del CIO.

"Non è un caso che nella vita di molti santi del nostro tempo, lo sport abbia avuto un ruolo significativo, sia come pratica personale sia come via di evangelizzazione" sono state le parole con cui Papa Leone XIV ha aperto la messa dedicata agli sportivi, citando poi l'esempio del Beato Pier Giorgio Frassati, ''patrono degli sportivi, che sarà proclamato santo il  prossimo 7 settembre. La sua vita, semplice e luminosa, ci ricorda  che, come nessuno nasce campione, così nessuno nasce santo. È l'allenamento quotidiano dell'amore che ci avvicina alla vittoria definitiva e che ci rende capaci di lavorare all'edificazione di un mondo nuovo. Lo affermava anche San Paolo VI, vent'anni dopo la fine  della seconda guerra mondiale, ricordando ai membri di un'associazione sportiva cattolica quanto lo sport avesse contribuito a riportare pace e speranza in una società sconvolta dalle conseguenze della guerra''.

"I campioni non sono macchine infallibili, ma uomini e donne che, anche quando cadono, trovano il coraggio di rialzarsi".

"Cari sportivi - ha proseguito il Pontefice -, la Chiesa vi affida una missione bellissima: essere, nelle vostre attività, riflesso dell'amore di Dio Trinità per il bene vostro e dei vostri fratelli. Lasciatevi coinvolgere da questa missione, con entusiasmo: come atleti, come formatori, come società, come gruppi, come famiglie".

"Il binomio Trinità e sport non è esattamente di uso comune, eppure l'accostamento non è fuori luogo. Ogni buona attività umana infatti porta in sé il riflesso della bellezza di Dio e certamente lo sport è tra queste. Del resto Dio non è statico, non è chiuso in sé, è comunione, viva relazione tra Padre, Figlio e Spirito Santo, che si apre al mondo".

"Ecco perché lo sport può aiutarci a incontrare Dio Trinità, richiede movimento dell'io verso l'altro, certamente esteriore, ma soprattutto interiore. Senza questo si riduce a sterile competizione di egoismi”.

“Pensiamo ad un'espressione che in lingua italiana si usa comunemente per incitare gli atleti durante le gare, gli spettatori gridano 'dai', forse non ci facciamo caso, ma è un imperativo bellissimo, quello del verbo dare. E questo può farci riflettere, non è solo un dare una prestazione fisica, ma un dare sé stessi. Si tratta di darsi per gli altri per la propria crescita, per i sostenitori, per i propri cari, per i collaboratori, per il pubblico, anche per gli avversari. Se si è veramente sportivi questo va al di là del risultato”.

Infine, citando Papa Francesco, l’augurio per tutte le atlete, gli atleti, dirigenti e volontari delle tante associazioni sportive coinvolte: “Amava sottolineare che Maria del Vangelo ci appare attiva il movimento, perfino di corsa, pronta, come sono i padri e le mamme, a soccorrere i suoi figli. Chiediamo a lei di accompagnare le nostre fatiche e i nostri slanci – ha concluso Papa Prevost -, e di orientarvi sempre al meglio, fino alla vittoria più grande: quella dell'eternità, il campo infinito, dove il gioco non avrà più fine, e la gioia sarà piena”.

Tanti gli esponenti del mondo dello sport che hanno partecipato alla messa c'era anche il Luk Lublin, squadra di pallavolo fresca di titolo maschile in Polonia, che con il suo capitano Jakub Wachnik ha omaggiato il Papa con la sua maglia.