Antonio Lotronto si dimette dalla presidenza della Fipav Sicilia: le cause

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Quella di giovedì è stata una giornata rovente presso i vertici del comitato regionale Fipav della regione Sicilia: Antonio Lotronto, presidente in carica,  ha infatti rassegnato le sue dimissioni. Il 40enne messinese era stato eletto presidente con il 61% dei consensi lo scorso 17 febbraio, superando la concorrenza del candidato uscente, il catanese Enzo Falzone.

Il presidente dimissionario ha specificato le motivazioni della propria scelta ed espresso il suo rammarico in un video postato su Facebook, sul proprio profilo personale: “Mi dimetto da presidente per rispetto di chi mi ha sostenuto. Mi dimetto perché non mi riconosco in queste logiche. Mi dimetto perché in questa situazione non potrei darvi le risposte che attendete. Mi dimetto perché non voglio legare la mia storia e la mia faccia a questo scempio costruito a tavolino. Mi dimetto perché voi non meritate tutto questo. Grazie per il vostro sostegno“, le sue parole rivolte a tutti, e sono tanti, quelli che lo hanno sostenuto e che con lui speravano in un reale cambiamento della politica federale in Sicilia.

Lotronto non ha avuto dubbi nell’indicare coloro che non gli hanno permesso di mettere in pratica il programma con cui aveva regolarmente vinto le elezioni: “Un gruppo di rappresentanti della pallavolo siciliana ha scelto di rinchiudere la passione per questo sport in un cassetto, e di fare esclusivamente opposizione preconcetta. Un gruppo di dirigenti che ha scelto la linea della distruzione e non della costruzione, un gruppo di dirigenti che ha scelto di alzare muri e non di costruire ponti. Lo ha fatto da subito, da pochi giorni dopo la mia elezione… Il problema di queste persone è stato che noi abbiamo abbattuto un sistema senza bussare alla porta di nessuna. Un sistema che abbiamo scardinato attraverso il voto democratico.  In questi due mesi e mezzo ho vissuto in un clima di veleni gratuiti e di falsità“.

Nel suo discorso emerge la responsabilità avuta da parte del Consiglio Regionale nella sua decisione di rassegnare le dimissioni. “Ho dovuto convivere con una grande forma di ostruzionismo. Qualcuno ha deciso che il nostro programma non doveva andare avanti. In due mesi mi è stato concesso di presiedere solo un consiglio regionale, il 20 marzo scorso a Palermo. La maggioranza dei consiglieri ha deciso di boicottare le tre successive convocazioni, scegliendo di non svolgere il compito per il quale sono stati eletti. Non mi è stato consentito di andare avanti“, sottolinea ancora Lotronto.

Parole importanti, volte a smascherare ulteriori dettagli: “La stessa strategia è stata adottata dai presidenti dei comitati Akranis, Monti Iblei e Catania, che hanno abbandonato la consulta dei presidenti territoriali del 21 marzo. Questa paralisi di consulta e consiglio ha indotto il Consiglio Federale a intervenire, ed è stato nominato un Commissario ad acta per garantire il normale svolgimento del consiglio. Consiglio che non si è tenuto per ben 3 volte, e non certo a causa mia!“.

Una strategia messa in atto in maniera precisa da parte di una chiara area del Consiglio, legata alla precedente maggioranza. La forte distanza di pensiero e valori tra Lotronto e questa fazione ha causato la sua inevitabile presa di posizione: “Sarà un caso che questi consiglieri e questi presidenti in campagna elettorale abbiano sostenuto l’ex presidente regionale? No, non è un caso. Questo gruppo politico ha tentato di mettere i bastoni tra le ruote ad un processo di rivoluzione culturale e sportiva. Loro hanno esclusivamente pensato alla missione politica, e io ho capito che spendere del tempo presso queste persone e dietro alla loro strategia sarebbe stata una mancanza di rispetto nei confronti di me stesso, di chi ha creduto in me e mi ha dato fiducia”.

Infine, abbiamo voluto domandare ad Antonio Lotronto se i recenti avvenimenti possano mutare gli scenari circa la sua presenza nel futuro della pallavolo siciliana… queste le sue parole: “Continuo ad avere la voglia e gli stimoli per andare avanti, e questo è quello che mi chiedono le società siciliane. Le mie intenzioni sono quelle di continuare con questo progetto, la cui bontà è testimoniata dagli attestati di affetto avuti da tantissime persone nelle ultime 48 ore“.

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