Aiuti Fipav, anche Brescia insoddisfatta: “Ci aspettavamo di più”

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Di Redazione

Dopo i primi provvedimenti annunciati dalla Fipav per sostenere le società colpite dalla crisi arrivano i commenti, non tutti positivi, soprattutto da parte delle società di vertice. Bresciaoggi riporta le critiche dei club del territorio: “Hanno annunciato un piano Marshall per la pallavolo – dice Emanuele Catania, dg della Banca Valsabbina Millenium Bresciama quello che ognuno ne ricaverà sarà poco. Più le società sono grandi, come la nostra, e più il contributo è misero. Sono provvedimenti che non alleggeriscono il bilancio, vanno bene per iniziare ma parlare di salvataggio è esagerato“.

Anche Roberto Zambonardi, allenatore della Sarca Italia Chef Centrale Brescia di A2 maschile, storce il naso: “Uno si sarebbe aspettato qualcosa di più, ma tutto è proporzionato alla disponibilità della Fipav. Sarebbe stato meglio un rimborso proporzionale in base ai versamenti annuali di ogni società. Vero che il giovanile è la base del nostro sport, ma ogni gara di Serie A costa 1000 euro, non andiamo castigati perché siamo in A. Confido che, dopo questo aiuto di massa, la Federazione sostenga anche le società che versano tanto“.

Insoddisfatto Luca Patronaggio, ds del Valtrompia Volley: “Ci sarebbe piaciuto ricevere dalla Federazione altri aiuti, come l’azzeramento delle tasse gara per tutte le squadre, in primis nelle zone più colpite dall’emergenza. In futuro servono interventi più massicci“. Positivo, invece, il giudizio di Irene Favero, allenatrice di Torbole Casaglia (Serie C): “Un’ottima iniziativa, a piccole società questo aiuto dà lo stesso apporto che potrebbe fornire uno sponsor“. E infine Alessandro Turolo, dirigente del Gussago di B2 femminile: “Non incide in maniera significativa sul bilancio, ma è meglio di niente. Non è solo la Fipav che dovrebbe aiutarci, ma anche gli enti territoriali e chi ci dà a disposizione le strutture“.

(fonte: Bresciaoggi)

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