Massimo Barbolini Savino Del Bene Scandicci

Massimo Barbolini: “Possiamo dire di averle provate tutte” (VIDEO)

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Foto Rubin/LVF
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Con un applauso infinito e un grande abbraccio collettivo Palazzo Wanny saluta la Savino Del Bene Scandicci, che si trattiene a lungo in campo per salutare i suoi tifosi, anche dopo l’amara cerimonia di premiazione. Sconfitta ma non vinta, la squadra toscana ha lottato fino in fondo anche in Gara 4 della Finale Scudetto: “Innanzitutto è più che doveroso fare i complimenti a Conegliano – commenta Massimo Barboliniperché ha giocato come al solito a livello altissimo, ma tanti complimenti anche alle nostre ragazze, perché tra semifinale e finale siamo andate forse oltre le nostre possibilità. Ovvio, oggi c’è tanta delusione, perché non capita tutti gli anni di arrivare in finale, però per quello che conta – e conta tanto – possiamo dire di averle provate tutte. Purtroppo loro non hanno mollato mai, non hanno mai sbagliato una partita, quindi era veramente difficile. Bravi loro, molto bravi noi per il percorso fatto quest’anno“.

È la prima finale scudetto per la Savino Del Bene ma è anche l’ultima di Barbolini, il cui ciclo in Toscana finisce qui, con due Coppe europee (CEV e Challenge) in bacheca: “Io penso che questo sia solo l’inizio per Scandicci, è una società che sta lavorando benissimo. Purtroppo fare risultati non è facile quando ti trovi davanti tutti gli anni un contender di questo livello, e quest’anno c’era anche Milano che sembrava nettamente favorita rispetto a noi. È stato un bellissimo percorso, purtroppo si è interrotto sul più bello, però non penso che dobbiamo avere grosse recriminazioni. Magari una o due occasioni in qualche partita le abbiamo avute, però facendo la somma sono molte di più le occasioni che hanno avuto loro, e se le sono meritate“.

Ora il tecnico emiliano si concentrerà sulla nazionale, dove sarà assistente di Julio Velasco, e poi sulla nuova avventura negli USA: “Ma prima penso a riposarmi, perché ce lo meritiamo tutti. Sono state 37-38 settimane di grande lavoro, non ricordo un allenamento in cui le ragazze non abbiano dato il massimo. Siamo arrivati fin qua, abbiamo forse sorpreso molti, però ce lo siamo davvero meritato“.

di Eugenio Peralta

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Imoco, Zhu Ting avverte le rivali: “Non sono ancora tornata al mio top”

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Il picco, l’infortunio e la risalita: Zhu Ting alla Prosecco DOC Imoco è tornata ad essere una delle migliori giocatrici del mondo; sarà Pantera anche nella stagione 2025/26 da unica pallavolista di sempre ad aver vinto conquistato tutti i trofei giocati in due stagioni. Dopo il Vakifbank 2017/18 ecco l’All In in gialloblù, ora va a caccia del tris nel Grande Slam.

Quando Zhu Ting è arrivata in Europa, nell’estate 2016, sbarcava da giocatrice più forte del mondo dell’Henan e una medaglia d’oro alle Olimpiadi di Rio da miglior giocatrice del torneo. Con il Vakif si è confermata “Zhuperstar”, vincendo due volte il Mondiale per Club e la Champions League, oltre a tutte le competizioni turche. Poi è tornata da profeta in patria in Cina, con il Tianjin, prima del grande stop: la star cinese, 198 cm, 30 anni, è rimasta ai box per tutto il 21/22 dopo una complessa operazione al polso destro che l’ha fermata. Dopo una lunga rieducazione in Spagna è poi arrivata in Italia per riprendere il filo del discorso, con la Savino del Bene Scandicci ha giocato due stagioni, portandosi a casa una Challenge Cup. Ha incrociato la Prosecco DOC Imoco nelle Finali Scudetto 2024, a seguire nel giro di qualche settimana da avversaria è diventata Pantera.

Alla corte di coach Daniele Santarelli, in uno dei sestetti più forti di sempre, Zhu ha recitato il ruolo della protagonista, riprendendosi di prepotenza il palcoscenico internazionale: in 37 partite giocate ha infilato 472 punti con il 48% offensivo. Indimenticabile il Mondiale per Club di Hangzhou, dove il pubblico cinese ha accolto il suo idolo tifando dall’inizio alla fine la Prosecco DOC Imoco; e così Zhu ha trascinato le Pantere alla conquista dell'iride, portandosi a casa pure il premio di miglior schiacciatrice del torneo dopo aver firmato il punto che ha portato per la terza volta Conegliano in cima al Mondo. Lo stesso dicasi per la Champions League, che è tornata a vincere a 7 anni di distanza dall’ultima quando trionfò con il Vakif: nella finale di Istanbul contro la sua ex-squadra Scandicci, ha infilato 14 punti. Ora Zhu Ting guarda alla prossima stagione con grandissima ambizione, pronta per continuare a scrivere la storia gialloblù con la sua classe e la sua simpatia che ha stregato i tifosi del Palaverde.

Zhu Ting: “Sono stata davvero bene nel mio primo anno a Conegliano, sono molto soddisfatta. Questa stagione per me è stata estremamente piacevole, in campo e fuori, lo dico dal profondo del cuore. È stata una stagione in cui mi sono sentita davvero a mio agio perché ho trovato un'atmosfera fantastica nella squadra e nella società: tutti sono molto rispettosi, ci aiutiamo a vicenda, dalla dirigenza agli atleti, all’interno del gruppo, è sempre stato così fin dal primo giorno.  Penso che tutti i trofei vinti quest’anno abbiano un significato speciale per me. La Champions League, ad esempio, perchè è stata la prima che ho vinto dopo l’operazione e il mio ritorno. Poi anche il campionato italiano, è stato un campionato vinto il primo dopo l’intervento al polso destro e la lunga riabilitazione, così come il Mondiale per Club che è stato emozionante vincere nel mio Paese natale. E poi la Coppa Italia, anche quella l’ho vinta per la prima volta. Quindi, in pratica, questi quattro titoli sono stati tutti delle “prime volte” per me. E' stata un'ottima stagione, ma credo di non essere ancora tornata al mio top, non ancora, ma ogni anno faccio passi avanti e spero che la prossima stagione possa essere ancora migliore".

"Non vedo l’ora di vivere quest’estate, perché non sarò con la nazionale e potrò avere più tempo per la mia famiglia, potrò riposarmi meglio e prepararmi alla prossima stagione che sarà molto impegnativa. Sarà un’ottima occasione per recuperare energie, sia fisicamente che mentalmente".  

"L'atmosfera del Palaverde mi manca già, amo questo palazzetto, davvero. Innanzitutto per i tifosi, che sono sempre calorosissimi, ogni partita è una festa. In ogni occasione ci sostengono con tutto il cuore, e quando vinciamo sono sempre lì, si sentono le loro voci. C’è una fusione perfetta tra la squadra e i tifosi, ed è una sensazione davvero magica. Ci vediamo per la prossima stagione!”.

(fonte: Imoco Volley)