Primavera: “Per Taranto è stato un 2022 ben oltre le aspettative”

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Di Redazione

A fine anno solare, caduto a terra l’ultimo pallone del 2022 al PalaMazzola nel giorno di Santo Stefano, è doveroso stilare un bilancio del percorso intrapreso dalla Gioiella Prisma per tirare qualche somma e guardare al futuro in modo più chiaro e consapevole. La Gioiella Prisma in tutto il 2022 ha ottenuto 8 vittorie, ognuna delle quali sarà ben ricordata da chi ha fatto parte di questo percorso, distinguendosi e battendo anche squadre forti e club blasonati nella storia della Superlega, e ha sulle spalle 22 sconfitte, da cui la Gioiella ha comunque ricavato molto spesso punti utili al raggiungimento dell’obiettivo finale della salvezza. 

Il Direttore Generale Vito Primavera ripercorre alcune tappe del percorso in un focus a 360 ° sul prossimo futuro della società, dal punto di vista sportivo e imprenditoriale. Direttore Generale Primavera, può farci un bilancio di fine anno, cosa è andato bene nell’anno solare e cosa si poteva migliorare?
E’ andato tutto ben oltre le aspettative, il bilancio relativo all’anno solare direi che è molto positivo sia per la salvezza ottenuta a marzo con le vittorie casalinghe con club blasonati come Modena e Piacenza, che per i dieci punti al nostro attivo nell’attuale classifica.

La società è soddisfatta del gruppo squadra di quest’ anno e cosa bolle in pentola riguardo al mercato?
Siamo soddisfatti del lavoro svolto dalla squadra anche se c’è sempre qualcosa da migliorare. Quando sono arrivato a Taranto il Presidente Bongiovanni e Mister Di Pinto mi hanno detto che un club di Superlega deve essere sempre vigile sul mercato e noi lo siamo, anche se non abbiamo trattive in chiusura nell’immediato. 

Numeri e statistiche: la Gioiella nella scorsa stagione ha fatto molto bene in casa, quest’anno ha ottenuto risultati sorprendenti anche in trasferta. Qualche considerazione a riguardo?
Ogni stagione, ed ogni partita fanno storia a sé, quest’anno siamo in equilibrio: guardando alla classifica abbiamo fatto 5 punti in casa e 5 in trasferta, lo scorso campionato abbiamo avuto un rendimento incostante fuori casa anche se il livello del campionato era più basso.

A livello organizzativo se si dà un occhio al triennio, si può affermare che si è dimostrata una crescita societaria, con figure professionali che possano aver dato un valore aggiunto rispetto alla partenza in A2?
Il nostro Vice Presidente Zelatore ed il Manager Tecnico Di Pinto hanno fatto un ottimo lavoro rafforzando l’organizzazione. Abbiamo migliorato con ottimi professionisti l’ufficio marketing e l’ufficio stampa (Schinaia e Stevanato) ed abbiamo fatto un ulteriore salto di qualità con la collaborazione del Team Manager Sardanelli e del Segretario Generale De Luca .

A livello di sponsorizzazione la società si sta facendo conoscere a livello non solo territoriale ma anche nazionale, crede che ci possa essere un interesse ancora più vivo da parte del panorama aziendale nel prossimo futuro?
Sono ottimista per il futuro, il lavoro che sta svolgendo l’ufficio marketing diretto egregiamente dalla dottoressa Zelatore ci fa ben sperare nel futuro, anche se la politica societaria è sempre diretta verso la sostenibilità e non ad investimenti folli che metterebbero a repentaglio il futuro del Club.

Qual è l’auspicio, oltre naturalmente al raggiungimento dell’obiettivo prefissato, e quali sono i propositi per il nuovo anno per il club Gioiella Prisma?
L’augurio che faccio all’intero Club Gioiella Prisma è di continuare su questo percorso intrapreso con l’auspicio che tutti, sostenitori, pubblico e appassionati, apprezzino il lavoro svolto nel campionato più bello ed importante del Mondo. Approfitto di questa intervista per porgere a tutti coloro che ci seguono i migliori auguri per l’anno 2023.

(fonte: Comunicato Stampa)

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“Oltre la Rete”: Paolo Porro protagonista di un documentario “dietro le quinte” del volley

Oltre il Volley

Cosa c'è nella vita quotidiana di uno sportivo? Come si arriva in cima tra i grandi della pallavolo? E quali sono gli ostacoli da superare che spesso non si vedono? Tutti gli appassionati, i tifosi e gli stessi giocatori, almeno prima di scoprirlo in prima persona, si sono posti domande come queste. E il documentario "Oltre la rete", ideato, scritto e diretto da Layla Bortoluzzi, con protagonista Paolo Porro, cerca proprio di trovare una risposta a tutti questi interrogativi, superando la linea che divide l'atleta dalla persona.

"Paolino", come è chiamato il primogenito di casa Porro, è ormai un habitué dei campi della Superlega sin dalla stagione 2020-2021, quando non ancora diciannovenne ha calcato il terreno del Palapanini con la maglia gialloblù dell'allora Leo Shoes Modena. Dal campionato successivo, il taraflex è rimasto quella della massima serie italiana, ma il palazzetto è diventato l'Allianz Cloud e la divisa quella bianca e blu dell'Allianz Milano.

Il palleggiatore azzurro a Milano si è affermato come uno degli alzatori migliori del campionato nostrano e nella stagione 2023-24 è stato uno dei protagonisti della storica qualificazione della sua squadra in Champions League, come raccontato nel documentario. La regista, studentessa di Comunicazione e Marketing dello Sport, ha realizzato questo film di 40 minuti durante il suo ultimo anno di laurea magistrale in Televisione, Cinema e New Media e ha ripreso la vita di Paolo tra allenamenti e partite, dimostrando quali possono essere le gioie, ma anche i dolori dello sport, focalizzandosi in particolare modo sulla bellezza e la difficoltà di un ruolo complesso e "particolare" quale è quello del palleggiatore.

"Oltre la rete", però, non si limita a questo, come spiega la stessa autrice, Layla Bortoluzzi, ma cerca di scavare un po' più a fondo con l'obiettivo "di raccontare la vita del pallavolista professionista a trecentosessanta gradi, mettendo in evidenza anche il dietro le quinte della vita di un atleta, ovvero, gli aspetti inerenti alla quotidianità, al sacrificio e all'importanza dei legami umani e affettivi. Il mio documentario vuole andare oltre, più precisamente oltre la figura dell’atleta in sé, per scoprire e valorizzare la persona, l’essere umano che si cela dietro al ruolo dello sportivo", che, e in questo caso vale anche per Paolo, spesso si traduce pure in una quotidianità lontano da casa, vedendo la famiglia il più delle volte attraverso uno schermo e molto altro ancora.

Qui sotto il documentario Oltre la rete di Layla Bortoluzzi.

https://vimeo.com/1083686162