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Crisi Piacenza, perché Verona potrebbe già essere “fatale” per Lollo Bernardi

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Di Redazione

Se c’è una panchina calda in questo momento in Superlega è sicuramente quella della Gas Sales Bluenergy Piacenza diventata subito scomoda per “mister secolo” Lorenzo Lollo Bernardi.

Alla crisi di risultati rispetto ad un roster che sembrava la scorsa estate essere secondo soltanto a Perugia si è aggiunta una spaccatura netta con i vertici della società e in particolare il direttore generale Hristo Zlatanov. Dopo l’ultima sconfitta subita da Modena in campionato sono volate parole grosse tra Zlaty e Lollo. Un confronto acceso subito dopo il match, con gran parte dei tifosi che non avevano ancora lasciato il palazzetto, comprese le autorità. Ne dà conto anche oggi il quotidiano piacentino “Libertà” in un approfondimento curato dal giornalista Marcello Tassi.

Certo, Bernardi ha più di un alibi dalla sua, ovvero l’inizio di campionato senza i campioni impegnati nel Mondiale, lo stop prima di Simon per tre settimane e ora di Leal e Lucarelli, due giocatori in grado di vestire la maglia da titolare in qualsiasi top team mondiale. Questa sera l’esame di Coppa Italia a Verona potrebbe essere decisivo per Bernardi. Piacenza del resto ha perso in casa contro tre grandi (Perugia, Civitanova e Modena), ma anche contro Monza e proprio Verona, due squadre che almeno sulla carta sono inferiori agli emiliani.

La presidente Elisabetta Curti, sempre sulla “Libertà” ammette l’imbarazzo per quel confronto così acceso al termine dell’ultimo match: “Non mi ha fatto certamente piacere” e parla di “modalità non condivise in una palazzetto ancora mezzo pieno”. Si poteva insomma almeno aspettare che andasse via il pubblico. Ma riguardo il futuro di Bernardi, Elisabetta Curti è chiara: “Non è ancora arrivato il momento delle riflessioni”.

Che arrivi dopo il match di questa sera? Secondo la “Libertà” la società avrebbe in realtà già pronto un piano B in caso di uscita dalla Coppa, ovvero via subito Bernardi e squadra affidata a Massimo Botti (attuale secondo di Bernardi, ma in passato già con un ruolo da primo) oppure l’ingaggio di Gheorghe Cretu, coach della Slovenia e soprattutto campione d’Europa con lo Zaksa, pur privo di esperienza in Superlega.

(fonte: Libertà)

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