Bergamo, Porto Viro e Cisano in campo per aiutare e ricordare

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Di Redazione

Due eventi, due simboli da ricordare e un piccolo tifoso da aiutare. Agnelli Tipiesse sta preparando due appuntamenti speciali: “Memorial Migliorini-Caironi”“In campo per Achille”. A Cisano e a Bergamo, per continuare a far battere un solo cuore. Stavolta però non si tratta solo di test match bensì di altrettante occasioni in cui commemorare chi ha contribuito a rendere grandi, seppur in ruoli differenti, le due realtà pallavolistiche.

Perché Gianni Migliorini è stato lo storico direttore sportivo non ché co-fondatore, nel 1971, della Pallavolo Cisano. Perché Luciano Caironi, per tutti semplicemente “Lucianino”, è stato un inossidabile factotum dell’Olimpia. Due figure indimenticate ed indimenticabili che oggi Agnelli Tipiesse accomuna come esempi di lavoro, passione, dedizione e disponibilità.

Ma il sodalizio rossoblù ha voluto unire un’ulteriore nobilissima causa e sarà in campo anche per Achille. Figlio dell’ex giocatore di Cisano Simone Losa e della sua dolce metà Sara è nato il 1° marzo 2022 affetto dalla Malattia di Norrie, una patologia genetica ultra-rara (affetto 1 bambino su 5 milioni) che colpisce inizialmente solo gli occhi, ma a volte porta ulteriori complicanze. Effettuando una serie di interventi chirurgici entro i 6-7 mesi di vita c’è una probabilità non trascurabile (il 50% circa) di recuperare la percezione della luce su almeno uno dei due occhi del bambino. Che in questi giorni sta affrontando a Detroit, in Michigan (Stati Uniti), alcune di tali operazioni peraltro molto costose e totalmente a carico del paziente. Per questo i genitori hanno avviato un crowdfunding.

Ora anche Agnelli Tipiesse si mobilita e chiama a raccolta i suoi tifosi. Sabato 24 settembre alle 18,30 al Pala Pozzoni di Cisano test match con Cuneo e domenica 2 ottobre alle 18 al Palasport di Bergamo con Porto Viro, sempre con ingresso ad offerta libera.

(fonte: Comunicato Stampa)

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Bergamo conferma lo staff di coach Parisi per ricominciare da dove è arrivata

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Bergamo blinda anche il suo staff tecnico. Dopo quella di Carlo Parisi, arriva la conferma anche dei suoi più stretti collaboratori: il vice, Marcello Cervellin, il preparatore atletico Luca Rossini e lo scoutman Alessandro Bianciardi. E, con loro, anche per lo staff medico si proseguirà il percorso nel segno della continuità con i medici Alberto Baldi e Maurizio Gelfi, la nutrizionista Marta Gamba e i fisioterapisti Matteo Gandolfi e Matteo Bonfanti. E come Team Manager ci sarà ancora Ludovico Carminati.

Così, mentre Rossini condivide l’avventura in Nazionale con Parisi e lo Staff di Velasco, Cervellin lavora in palestra per tenere in allenamento Linda Manfredini, rimasta a Bergamo per terminare l’anno scolastico.

Ed è proprio il secondo allenatore rossoblù a tirare le somme di un’annata speciale, provando a spiegarne i segreti: “Si è creato subito un buon rapporto tra i componenti dello staff, la squadra e la società. Poi abbiamo avuto l’abilità di sfruttare un inizio di campionato senza big in molte delle squadre avversarie che ci ha permesso di andare in fiducia per il resto della stagione. Forse avremmo potuto fare un po’ meglio nella parte finale dell'anno, anche se bisogna riconoscere che ci sono stati degli scontri con squadre di caratura superiore. A Bergamo ho trovato un ambiente dinamico in un campionato in cui è andato tutto bene, un contesto che ha dimostrato cultura sportiva anche nei piccoli momenti di difficoltà. Perché quando le cose vanno bene è tutto più semplice, ma nei momenti in cui i risultati non venivano, la società ci ha messo in condizione di tranquillità e organizzazione per fare il meglio possibile”.

C’è qualcosa che avrebbe voluto fare in modo diverso?

“Avrei voluto fare qualche risultato in più alla fine della stagione che ci avrebbe permesso di fare una partita di più in casa nella fase dei Play Off e di avere qualche possibilità in più per allungare il nostro percorso. Ma non si può chiedere tanto di più a questa stagione”.

E ora?

“Ora dobbiamo lavorare per ricreare situazioni simili di fiducia della squadra e di fiducia reciproca da parte di tutti noi e poi limare ogni piccolo particolare in cui tutti possiamo migliorare. E’ utopico pensare che si possano ricreare le stesse situazioni dello scorso anno, in cui siamo stati bravi ma abbiamo avuto anche un po’ di fortuna. Quella fortuna che forse non avremo, potremo aggiustarla migliorando ogni dettaglio con l’obiettivo di confermare ciò che abbiamo fatto, che sarebbe un grandissimo risultato. Se poi venisse anche qualcosa in più…”.