Micelli chiama Giuseppe Pigliacampo in Estonia con la nazionale femminile

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Di Redazione

Giuseppe Pigliacampo, fisioterapista originario di Appignano e il tecnico di Urbino Lorenzo Micelli entrano nello staff della rappresentativa femminile estone di pallavolo che a breve inizierà il suo percorso per puntare a un ruolo da protagonista nei prossimi Europei.

Con i due tecnici marchigiani si amplia ulteriormente la ‘squadra’ di tecnici italiani che fa onore al nostro paese. Micelli, del cui contratto con l’Estonia si era già parlato tempo fa, ha voluto al suo fianco il fisioterapista con il quale ha già collaborato in passato.

Micelli (nella foto) ha conquistato la Champions League a Bergamo allenando poi la rappresentativa delle studentesse italiane alle Universiadi dove le Azzurre avevano conquistato la medaglia d’oro allenando poi anche in Turchia e Polonia. Pigliacampo, in A1 due anni fa con la Lardini, è attualmente impegnato in Kazakstan con il VC Altay mentre Micelli è in Francia, al Volero Le Cannet.

L’Estonia affronterà il suo primo test un campo dal 17 al 23 agosto a Minsk per qualificarsi all’Europeo contro le padrone di casa della Bielorussia, e la Svizzera.

(Fonte: Cronache Maceratesi)

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Bergamo blinda anche il suo staff tecnico. Dopo quella di Carlo Parisi, arriva la conferma anche dei suoi più stretti collaboratori: il vice, Marcello Cervellin, il preparatore atletico Luca Rossini e lo scoutman Alessandro Bianciardi. E, con loro, anche per lo staff medico si proseguirà il percorso nel segno della continuità con i medici Alberto Baldi e Maurizio Gelfi, la nutrizionista Marta Gamba e i fisioterapisti Matteo Gandolfi e Matteo Bonfanti. E come Team Manager ci sarà ancora Ludovico Carminati.

Così, mentre Rossini condivide l’avventura in Nazionale con Parisi e lo Staff di Velasco, Cervellin lavora in palestra per tenere in allenamento Linda Manfredini, rimasta a Bergamo per terminare l’anno scolastico.

Ed è proprio il secondo allenatore rossoblù a tirare le somme di un’annata speciale, provando a spiegarne i segreti: “Si è creato subito un buon rapporto tra i componenti dello staff, la squadra e la società. Poi abbiamo avuto l’abilità di sfruttare un inizio di campionato senza big in molte delle squadre avversarie che ci ha permesso di andare in fiducia per il resto della stagione. Forse avremmo potuto fare un po’ meglio nella parte finale dell'anno, anche se bisogna riconoscere che ci sono stati degli scontri con squadre di caratura superiore. A Bergamo ho trovato un ambiente dinamico in un campionato in cui è andato tutto bene, un contesto che ha dimostrato cultura sportiva anche nei piccoli momenti di difficoltà. Perché quando le cose vanno bene è tutto più semplice, ma nei momenti in cui i risultati non venivano, la società ci ha messo in condizione di tranquillità e organizzazione per fare il meglio possibile”.

C’è qualcosa che avrebbe voluto fare in modo diverso?

“Avrei voluto fare qualche risultato in più alla fine della stagione che ci avrebbe permesso di fare una partita di più in casa nella fase dei Play Off e di avere qualche possibilità in più per allungare il nostro percorso. Ma non si può chiedere tanto di più a questa stagione”.

E ora?

“Ora dobbiamo lavorare per ricreare situazioni simili di fiducia della squadra e di fiducia reciproca da parte di tutti noi e poi limare ogni piccolo particolare in cui tutti possiamo migliorare. E’ utopico pensare che si possano ricreare le stesse situazioni dello scorso anno, in cui siamo stati bravi ma abbiamo avuto anche un po’ di fortuna. Quella fortuna che forse non avremo, potremo aggiustarla migliorando ogni dettaglio con l’obiettivo di confermare ciò che abbiamo fatto, che sarebbe un grandissimo risultato. Se poi venisse anche qualcosa in più…”.