Lega Volley: Doppio incarico tecnico: la nuova norma.

Lega Volley: Doppio incarico tecnico, ecco la nuova norma.

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Torna a far parlare di se il “doppio incarico” per quanto riguarda i tecnici di Club e Nazionali. Ecco quanto riportato sul sito della Lega Pallavolo Serie A Maschile a tal proposito.
Il Consiglio di Amministrazione della Lega Pallavolo ha approvato il regolamento sul doppio incarico delle Figure Tecniche. La norma nasce per la volontà dei Club di evitare conflitti di interesse o conseguenze distorsive che derivino dalla collaborazione contemporanea con Club di Serie A e squadre Nazionali da parte di tecnici.
Il regolamento circoscrive i destinatari della norma a primi e secondi allenatori, fisioterapisti e preparatori atletici, sia di nazionalità italiana che straniera.
A questi è vietato intrattenere, nel corso della medesima stagione sportiva, rapporti di qualsivoglia tipologia con un Club di Serie A ed una Squadra Nazionale maschile seniores (ovvero una Squadra Nazionale con atleti over 20), sia italiana che straniera. E’ consentito invece avere contratti con un Club di Serie A ed una Squadra Nazionale maschile juniores sia italiana che straniera, oppure con un Club di Serie A ed una Squadra Nazionale femminile, sia essa italiana o straniera.
Nel caso di sottoscrizione di un contratto in violazione al regolamento, questo comporterà la risoluzione immediata del contratto intercorso con il Club di Serie A. In tal caso la Figura Tecnica in questione non potrà essere contrattualizzata da un Club di Serie A nella stagione successiva all’ultima disputata con la Squadra nazionale, ma solamente da quella ancora seguente (cioè con 12 mesi di “sospensione”).
Stesso periodo di sospensione per chi è sotto contratto con un Club di Serie A e sottoscrive un accordo con un Club straniero, senza il consenso del proprio Club: non potrà essere contrattualizzato da un Club di Serie A nella stagione successiva all’ultima disputata con il Club straniero, ma solamente da quella ancora successiva.
Il regolamento sarà attivo dal prossimo 15 maggio, con un regime transitorio per i contratti già in essere. In particolare saranno leciti doppi incarichi nel corso delle stagioni sportive 2017/2018 e 2018/2019, per chi li abbia già sottoscritti. A decorrere dalla stagione sportiva 2019/2020, sarà vietata ogni forma di doppio incarico, senza alcuna limitazione.
Sono previste deferimenti ai Club che non rispetteranno il regolamento, con sanzioni fino a 50.000 euro.

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Giubileo dello Sport 2025, Papa Leone XIV: “L’incitamento ‘dai’ è un imperativo bellissimo”

Oltre il Volley

Lo scorso weekend, sabato 14 e domenica 15 giugno 2025, si è celebrato a Roma il Giubileo degli Sportivi, chiuso dalle potenti parole pronunciate da Papa Prevost nella messa celebrata in Vaticano a cui erano presenti, tra i tanti, il Presidente del CIO Thomas Bach, seduto vicino al Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, e a tanti campioni come l’ex ferrarista Felipe Massa, l’olimpionico del judo Pino Maddaloni, l’ex calciatore e oggi Sindaco di Verona, Damiano Tommasi, la campionessa paralimpica Giulia Ghiretti, il campione dell’NBA Gordon Hayward, oltre a Francesco Ricci Bitti, membro d’onore del CIO.

"Non è un caso che nella vita di molti santi del nostro tempo, lo sport abbia avuto un ruolo significativo, sia come pratica personale sia come via di evangelizzazione" sono state le parole con cui Papa Leone XIV ha aperto la messa dedicata agli sportivi, citando poi l'esempio del Beato Pier Giorgio Frassati, ''patrono degli sportivi, che sarà proclamato santo il  prossimo 7 settembre. La sua vita, semplice e luminosa, ci ricorda  che, come nessuno nasce campione, così nessuno nasce santo. È l'allenamento quotidiano dell'amore che ci avvicina alla vittoria definitiva e che ci rende capaci di lavorare all'edificazione di un mondo nuovo. Lo affermava anche San Paolo VI, vent'anni dopo la fine  della seconda guerra mondiale, ricordando ai membri di un'associazione sportiva cattolica quanto lo sport avesse contribuito a riportare pace e speranza in una società sconvolta dalle conseguenze della guerra''.

"I campioni non sono macchine infallibili, ma uomini e donne che, anche quando cadono, trovano il coraggio di rialzarsi".

"Cari sportivi - ha proseguito il Pontefice -, la Chiesa vi affida una missione bellissima: essere, nelle vostre attività, riflesso dell'amore di Dio Trinità per il bene vostro e dei vostri fratelli. Lasciatevi coinvolgere da questa missione, con entusiasmo: come atleti, come formatori, come società, come gruppi, come famiglie".

"Il binomio Trinità e sport non è esattamente di uso comune, eppure l'accostamento non è fuori luogo. Ogni buona attività umana infatti porta in sé il riflesso della bellezza di Dio e certamente lo sport è tra queste. Del resto Dio non è statico, non è chiuso in sé, è comunione, viva relazione tra Padre, Figlio e Spirito Santo, che si apre al mondo".

"Ecco perché lo sport può aiutarci a incontrare Dio Trinità, richiede movimento dell'io verso l'altro, certamente esteriore, ma soprattutto interiore. Senza questo si riduce a sterile competizione di egoismi”.

“Pensiamo ad un'espressione che in lingua italiana si usa comunemente per incitare gli atleti durante le gare, gli spettatori gridano 'dai', forse non ci facciamo caso, ma è un imperativo bellissimo, quello del verbo dare. E questo può farci riflettere, non è solo un dare una prestazione fisica, ma un dare sé stessi. Si tratta di darsi per gli altri per la propria crescita, per i sostenitori, per i propri cari, per i collaboratori, per il pubblico, anche per gli avversari. Se si è veramente sportivi questo va al di là del risultato”.

Infine, citando Papa Francesco, l’augurio per tutte le atlete, gli atleti, dirigenti e volontari delle tante associazioni sportive coinvolte: “Amava sottolineare che Maria del Vangelo ci appare attiva il movimento, perfino di corsa, pronta, come sono i padri e le mamme, a soccorrere i suoi figli. Chiediamo a lei di accompagnare le nostre fatiche e i nostri slanci – ha concluso Papa Prevost -, e di orientarvi sempre al meglio, fino alla vittoria più grande: quella dell'eternità, il campo infinito, dove il gioco non avrà più fine, e la gioia sarà piena”.

Tanti gli esponenti del mondo dello sport che hanno partecipato alla messa c'era anche il Luk Lublin, squadra di pallavolo fresca di titolo maschile in Polonia, che con il suo capitano Jakub Wachnik ha omaggiato il Papa con la sua maglia.