Di Roberto Zucca
Si accendono le luci Mondiali sulla nostra nazionale. LโItalia di Chicco Blengini sarร impegnata in un tour de force che inizierร dalla splendida cornice del Foro Italico contro il Giappone. Occhi puntati sulla lista dei 14 convocati, chiusa qualche giorno fa, nel quale sono note alcune defezioni last minute cosรฌ come i cavalli di razza sul quale il tecnico azzurro farร affidamento per superare con agilitร questa prima fase.
Ivan Zaytsev: il mattatore. La bandiera. Il condottiero. Per lui questo Mondiale significa molto, ed รจ quasi un replay di due anni fa, quando si affermรฒ definitivamente come il protagonista di Rio 2016. Dalle sue parole nelle ultime settimane, รจ chiaro che lโaspettativa รจ di riscrivere un finale diverso rispetto allโargento olimpico. E considerando la forma in cui versa, potrebbe essere in grado di riscriverlo.
Gabriele Nelli: piacevole presenza. Un campionato per lui in crescita a Padova in unโestate rivelatrice del fatto che il giovane azzurro tenterร di tutto per poter dimostrare di essere un giocatore internazionale. Il suo punto di forza รจ la grinta e la palla alta. Si ritroverร un insostituibile Zaytsev davanti ma lโoccasione potrebbe essere propizia in alcuni turni. E Nelli cโรจ.
Osmany Juantorena:ย arriva al Mondiale fresco di un riposo strategico assegnato per lโestate. Affiancare Zaytsev nella lotta per il primato del tabellino sarร la sua missione. Unica incognita? Ha dichiarato che in caso di scontro con Cuba difficilmente potrebbe presenziare in campo. Per il resto si spera possa eguagliare il rendimento offerto negli ultimi scontri con il resto del mondo.
ย Filippo Lanza: great expectations. Con punto interrogativo. Pippo viene da un anno altalenante di risultati e performance. Per lui questi Mondiali potrebbero essere una boccata dโaria o una discesa agli inferi. E dovrร fare di tutto giร dalla prima contro il Giappone per scongiurare lโingresso dei suoi demoni e delle terze bande.
Luigi Randazzo: la sorpresa. ร uno dei convocati last minute e questo pare avergli conferito grande entusiasmo e voglia di esserci e fare bene. Tutta Padova, suo attuale club, lo sostiene e per lui il Mondiale รจ lโoccasione per ritagliarsi qualche momento di affermazione. Lโinsicurezza, in fondo, รจ un qualcosa che ha abbandonato in una World League nel quale ha saputo ben figurare.
ย Gabriele Maruotti: volto inaspettato e molto apprezzato dal tecnico Blengini. Lo schiacciatore laziale รจ riuscito a spazzare via sorprendentemente la concorrenza di attaccanti come Parodi ed Antonov e a guadagnarsi un posto certo nei quattordici. Sarร allโaltezza della competizione?
Simone Anzani: la conferma. Dopo la conquista dei titoli con Perugia e la firma con Modena, Simone cerca in questo Mondiale la continuitร di ruolo e la conquista di un podio personale e professionale. ร cresciuto molto negli ultimi anni e le sue prestazioni da posto tre, soprattutto in chiusura, possono far volare lโItalia verso le prime posizioni. Con Zaytsev ricrea lโaffiatamento tipico di chi ama vincere alla follia.
Davide Candellaro: convocazione molto convincente. Luiย รจ uno di quelli del roster in netta ascesa. Punto di riferimento per la squadra, รจ uno di quelli sempre pronti ad incantare e stupire. Gli anni di perfezionamento firmati Lube si sentono tutti sulle braccia e sulla testa. Davide potrebbe sorprendere ed essere sorpreso.
Enrico Cester: pronto allโattacco. Cester si conferma uno zoccolo duro tra i centrali azzurri. Si รจ guadagnato la fiducia del tecnico azzurro con la costanza della presenza e dei risultati. ร forse colui in grado di fare il progressivo maggiore. Se chiamato puรฒ dire la sua. Con Giannelli รจ nata unโottima intesa.
Daniele Mazzone: Loquace. Sorprendente. E punto di riferimento sia per il muro che per il servizio. A chi sostiene che la battuta float sia meno efficace di quella in salto rotante si dovrebbero far vedere quelle con cui il centrale italiano mette in crisi qualsiasi ricezione avversaria. Mazzone cresce in silenzio e al Mondiale forse darร prova che lo svezzamento azzurro si รจ definitivamente concluso.
Simone Giannelli: il regista di matrimoni. ร lui che deve orchestrare lo sposalizio perfetto tra le sue giocate e i suoi giocatori. Migliora di giorno in giorno la sua intesa con tutto il roster ed รจ un avversario molto temuto per la sua capacitร di smistamento del gioco. Se Zaytsev rappresenta la bandiera, lui di questโItalia rappresenta il vento capace di farla sbandierare con fierezza.
Michele Baranowicz: molto cambiato nel corso degli anni, si porta addosso il fardello del ribelle e dellโestroso sia in campo che fuori. Per Michele, oltre che come ufficio di collocamento, questo Mondiale rappresenta un nuovo inizio internazionale. Buon sostituto di Giannelli, ha la giusta spavalderia che sblocca i compagni e galvanizza lโambiente.
Massimo Colaci: la difesa e la ricezione sono il suo mestiere. Volante in ogni parte del campo, sarร il drone umano di questa corazzata per far sรฌ che qualsiasi palla possa essere rigiocata e trasformata in punto. Conosciuto per la precisione e la sua calma nellโaffrontare le guerre, rappresenta la terapia per qualsiasi momento topico della gara.
Salvatore Rossini: veterano della difesa azzurra ormai, arriva al Mondiale per dare il suo entusiasmo e la sua carica tipica del personaggio. Sicuro sulle seconde linee, รจ un elemento di esperienza e di continuitร che aiuta anche i piรน giovani a tirare fuori il meglio. Sui suoi passaggi Baranowicz appare sicuro ed estroso come non mai. Da testare.