La Globo Banca Popolare del Frusinate Sora terza al Memorial Nonno Gino

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Di Redazione

Nella finale terzo e quarto posto della X edizione del Memorial Nonno Gino a fare la differenza, sugli spalti del PalaCoccia è il calore e la presenza di tanti spettatori, in campo invece è la Globo Banca Popolare del Frusinate Sora che batte per 3-0 l’Emma Villas Siena.

Squadre in campo alle ore 16 per conquistare un gradino sul podio, e dopo un’ora e mezza di gioco a festeggiare sono i padroni di casa premiati dalla signora Sabina Giannetti, nipote di “Nonno Gino”. Dalle mani della signora Lidia Fantini invece, nuora di “Nonno Gino”, la consegna della targa al capitano dei quarti classificati.

 “Oggi è andata leggermente meglio rispetto alla gara di ieri – ha dichiarato al termine del match di ieri coach Barbiero – al di là del risultato che è sempre una cosa buona. Abbiamo ancora tanto da lavorare. In fase di ricezione soffriamo un po’, a muro abbiamo tanto da fare, quindi prendiamo questo torneo come punto di partenza. Abbiamo visto le nostre potenzialità e cosa dobbiamo curare con più attenzione”.

 “Credo che Sora abbia sbagliato molto meno di noi nei momenti importanti – dichiara la guida tecnica senese, Cichello – è stata poca la differenza nei set. Dobbiamo aggiustare ancora molte situazioni nel cambio palla e in attacco, ma anche in battuta dove non troviamo continuità”.

Allo starting players coach Barbiero propone il suo sestetto tipo, quello formato dalla diagonale Kedzierski-Petkovic, la coppia di posto 3 Di Martino-Caneschi, le bande Nielsen e Joao Rafael, e Bonami libero.

Mister Cichello risponde con Marouflakrani in cabina di regia opposto a Hernandez, gli schiacciatori Ishikawa e Vedovotto, i centrali Mattei e Gladyr, e Giovi libero.

Sfida aperta tra Sora e Siena al 5-4. La prima ad aprire il fuoco è la padrona di casa con Di Martino per il 7-4 e poi con Petkovic per il +5 del 13-9. Richiama i suoi ragazzi coach Cichello ma alla ripresa del gioco Joao e compagni continuano a correre per la propria strada, così sul 19-14 richiede il suo secondo discrezionale. Il game prosegue palla su palla, con la battuta out di Ishikawa a regalare tre set ball alla Globo. È capitan Petkovic a mettere il sigillo del 25esimo punto e dunque a portare avanti i suoi nel computo set.

Torna in campo più agguerrita l’Emma Villas per lo 0-3 che viene subito annullato dal muro di Di Martino ai danni di Hernandez e dall’ace di Petkovic per il 5-5. Scappa nuovamente avanti Siena e coach Barbierto ferma il gioco che, alla sua ripresa, vede gli stessi attori protagonisti ancora negli stessi fondamentali, pareggiare i conti 14-14. Si gioca palla su palla tra azioni combattute che riscaldano il PalaCoccia fino all’altro ace dell’opposto bianconero che segna il 23-22. All’insegna di Nielsen la chiusura del set con il suo monster block a chiudere la strada al posto 2 avversario per il 24-23, e l’ace a beffare la ricezione di Giovi per il punto che vale il 2-0 nel match.

Con Petkovic sugli scudi (10 pt/set) è 8-5. La guida tecnica senese ferma il gioco e parla con i suoi ragazzi ma alla ripresa Sora ancora a segno con break dal parziale di 4-0 che vale il 12-6. Siena sostituisce Hernandez con Johansen e prova a ricucire lo strappo, accorcia le distanze fino al 15-12 ma la Globo tiene ben stretta il suo vantaggio riportandolo a +4 con Nielsen per il 22-18. Lo stesso schiacciatore  porta i suoi al match ball ma la battuta in salto di Hernandez, appena rientrato, allunga la contesa ai vantaggi. Palla su palla il tabellone sale sul 29-29 e poi Nielsen e Petkovic prendono in mano la situazione per il 31-29 finale.

GLOBO BANCA POPOLARE DEL FRUSINATE SORA – EMMA VILLAS SIENA 3-0

GLOBO BANCA POPOLARE DEL FRUSINATE SORA: Kedzierski, Petkovic 23, Caneschi 3, Di Martino 9, De Barros Ferreira 6, Nielsen 14, Bonami (L), Marrazzo, Bermudez, Esposito n.e., Rawiak n.e., Fey, Mauti (L) n.e.. I All. Barbiero; II All. Colucci. B/V 4; B/P 9; muri: 5.

EMMA VILLAS SIENA: Marouflakrani 2, Hernandez 8, Vedovotto 6, Ishikawa 15, Gladyr 8, Mattei 7, Giovi (L), Giraudo, Cortesia 3, Fedrizzi n.e., Johansen 2, Spadavecchia n.e. I All. Cichello; II All. Castellaneta. B/V 5; B/P 14; muri: 6.

PARZIALI: 25-22 (‘27); 25-23 (‘26); 31-29 (‘36).

ARBITRI: Alessandro Noce, Frederik Moratti.

(Fonte: comunicato stampa)

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Matteo Sperandio è il primo confermato di Porto Viro… e non solo in campo!

A2 Maschile

Prima conferma nel roster dell’Alva Inox 2 Emme Service Porto Viro in vista del campionato di Serie A2 Credem Banca 2025/2026. Capitan Matteo Sperandio ha rinnovato per un’altra stagione, legandosi così ai colori nerofucsia per il settimo anno consecutivo.

Pochi dettagli da discutere, tanta sostanza su cui fare affidamento: il rinnovo del centrale classe 1992 è stato pressoché una formalità. In campo e nello spogliatoio, continuerà a essere un riferimento per la squadra; fuori, ricoprirà ancora l’incarico di responsabile marketing del club.

Guardando ai numeri, nella scorsa stagione Sperandio ha contribuito in maniera determinante alla salvezza. Ha chiuso la Regular Season con 25 presenze e 149 punti realizzati, di cui ben 63 a muro: un dato, quest’ultimo, che gli è valso il terzo posto assoluto tra gli specialisti del fondamentale.

Alto 200 centimetri, l’atleta trevigiano gioca in Serie A ininterrottamente dal 2010, incluse tre annate di SuperLega. Al suo attivo, 431 incontri disputati tra campionato e coppe, 2073 punti messi a segno e due promozioni conquistate: dall’A2 all’A1 nel 2015/2016 a Sora, dall’A3 all’A2 nel 2020/2021 proprio a Porto Viro.

Una carriera straordinaria che sta per arricchirsi di un nuovo capitolo, in una città e una società che per Sperandio sono diventate casa, famiglia: “Questo rinnovo significa tante cose: fiducia, lavoro, dedizione, gioie e dolori – commenta in occasione del prolungamento del contratto – Ho molti ricordi legati a questo club, alcuni belli, altri meno, ma se devo tracciare un bilancio degli anni trascorsi qui, è sicuramente più che positivo. La maglia nerofucsia è diventata una seconda pelle, ormai non riesco più a immaginarmi con altri colori addosso. A Porto Viro sto bene, sia dal punto di vista sportivo che umano: le persone sono speciali, i tifosi, la città. Mi ritengo fortunato, perché posso continuare a giocare ad alto livello e a lavorare vicino casa: non credo esista un posto migliore per proseguire la mia carriera. Sentire la fiducia incondizionata della società è fondamentale, significa che da entrambe le parti c’è la volontà di continuare insieme. Del resto, credo di dimostrare il mio attaccamento con i fatti, sia dentro che fuori dal campo”.

Anche per un giocatore esperto come Sperandio, ogni stagione è un’occasione per imparare qualcosa di nuovo, e l’ultima non fa eccezione: “È stata una stagione particolare: la mia prima da capitano, con una squadra nuova e molto giovane. Siamo partiti fortissimo, poi abbiamo vissuto momenti complicati, ma alla fine abbiamo centrato l’obiettivo salvezza, che ci eravamo prefissati fin dall’inizio. I risultati della prima parte dell’anno ci avevano fatto sognare qualcosa in più, ma sapevamo che non sarebbe stato facile, e così è stato. Forse avremmo potuto fare meglio, io per primo, sia come giocatore che come capitano. Ma è stata un’esperienza che mi ha insegnato tanto, e spero di farne tesoro per affrontare al meglio la nuova stagione”.

Ed è giusto allora guardare al futuro, alla stagione 2025/2026: “Sarà quasi un anno zero, è cambiato lo staff tecnico e cambierà una buona parte del roster, per cui avremo bisogno di tempo per diventare squadra. L’obiettivo primario resta la salvezza, ma dobbiamo anche alzare l’asticella. A livello personale, so di poter crescere ancora: tecnicamente, penso soprattutto alla battuta e all’intesa con il palleggiatore. Come capitano, invece, il mio primo compito sarà far capire ai nuovi cosa significa indossare questa maglia, trasmettere la mia grinta a tutto il gruppo e all’ambiente”.

Sul cambio di guida tecnica e sulle prospettive per l’Alva Inox 2 Emme Service: Coach Morato ha avuto l’opportunità di salire in SuperLega e ha fatto bene a coglierla: gli auguro davvero il meglio. La società ha scelto Daniele Moretti per aprire un nuovo ciclo: personalmente sono molto contento, lo conosco un po’ per esserci affrontati da giocatori, e chi lo ha avuto parla benissimo di lui anche come allenatore. Come detto, sarà un anno di transizione, almeno all’inizio, ma ci sono tutte le premesse per fare bene. Siamo una società giovane, ma abituata a vincere, e per questo abbiamo quasi il dovere di puntare in alto, di provare ad arrivare il più lontano possibile in tutte le competizioni. Il livello dell’A2 continua ad alzarsi: è arrivata Taranto dalla SuperLega e sta costruendo una squadra molto competitiva, ma anche altri club si stanno rinforzando. Sarà un campionato ancora più difficile, ma proprio per questo anche più bello e stimolante”.