Virginia Marchesi e i “sogni a chilometro zero” nella sua Offanengo

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Di Redazione

Diciotto anni, una bellissima età dove si sogna ma al contempo si iniziano a veder trasformare desideri in obiettivi e anche in primi riscontri. Se poi tutto questo avviene proprio a casa tua, allora la favola è completa.  Chissà se da bambina Virginia Marchesi avesse mai immaginato di arrivare a lottare per la serie A con la squadra del suo paese, quel Volley Offanengo dove ha sempre militato iniziando i primi passi pallavolistici nel minivolley per poi affrontare le varie categorie giovanili. Per il secondo anno consecutivo, la giovane opposta classe 2001 è inserita nel roster della prima squadra, militante in B1 femminile e targata Chromavis Abo.

Domenica scorsa, le ragazze di Dino Guadalupi hanno superato 3-0 in casa la capolista Cercasì Volano, portandosi a -1 dalla vetta del girone B. Un match purtroppo condizionato da vari infortuni (due per le trentine, uno per le cremasche), ma dove comunque Offanengo ha saputo capitalizzare il bottino pieno.

“Cercavamo i tre punti – racconta Virginia – e sono arrivati, siamo state brave. Dall’altra parte della rete purtroppo per loro ci sono stati due infortuni, di cui uno grave, e questo ha un po’ facilitato il nostro compito. Nonostante il gioco con lunghe pause, siamo riuscite a tenere alta la concentrazione e a non rischiare di allungare la partita”.

Per Offanengo è arrivato il sesto 3-0 consecutivo: vedi una squadra più matura ora? “Ora si vedono i miglioramenti e siamo soddisfatte, cerchiamo sempre di dare il meglio e si notano i frutti”.

La vittoria ha riaperto anche i giochi per il primo posto a fine andata e la conseguente qualificazione alla Coppa Italia. “Sarebbe uno stimolo in più, ora cerchiamo di capitalizzare al meglio le prossime due partite contro Walliance Ata Trento ed Ezzelina Carinatese, una per volta, poi vedremo”.

Per il secondo anno ti confronti quotidianamente con i ritmi e il livello della B1: come sta procedendo la tua crescita pallavolistica? “Come l’anno scorso sono molto contenta e fiera di questa esperienza, ora ancora di più perché star dietro alla scuola (è al quinto anno delle superiori, ndc) è più difficile. Mi sento migliorata e anche negli allenamenti riesco a vedere i progressi che sto facendo man mano”.

Nel tuo ruolo hai davanti una giocatrice del calibro di Federica Stroppa: cosa cerchi di imparare maggiormente da lei? “E’ una ragazza ancora giovane (classe 1997, ndc) , ma molto brava e solare di carattere, dà sempre il massimo. Mi piace come giocatrice”.

Quali sono, invece, gli obiettivi di Virginia Marchesi per i prossimi mesi? “Fuori dal campo, maturità e patente. Nel volley, noi puntiamo in alto, sempre lavorando giorno per giorno”.

(Fonte: comunicato stampa)

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