Lorenzetti: "Abbiamo fatto pari e patta con la vita e il volley. Nazionale? Penso a Trento"

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Di Redazione

Una vittoria meritata per quello fatto vedere durante tutta la manifestazione. La Trentino Diatecx, al Mondiale per Club 2018, ha alzato per la quinta volta la Coppa, battendo in finale la Cucine Lube Civitanova. Una Trento in grande spolvero che è cresciuta partita dopo partita e ha avuto la “fortuna” di non avere la pressione della squadra favorita. Angelo Lorenzetti, al “Corriere del Trentino”, elogia la propria squadra e fa un resoconto della rassegna iridata:

“Mi è parso di aver visto una squadra giovane, come fosse composta da ragazzi che non avessero mai vinto nulla. L’espressione di gioia, anche fanciullesca, di qualcuno mi ha fatto pensare che ci fosse gusto nell’aver trionfato con i compagni. Aver reso felice una realtà pallavolistica come Trento poi, che aveva già assaporato queste emozioni ma evidentemente non ne era sazia, è una soddisfazione vera”
.

 

Foto Facebook Trentino Volley

Questo successo è il primo conquistato con Trento dopo quattro finali perse:
“Pensare di andare via da questa città senza aver fatto alzare almeno una volta le braccia al cielo al presidente, alla dirigenza, allo staff, ai tifosi mi sarebbe davvero scocciato (ride, ndr)… Fortunatamente non è stato così. Quando si parla di finali perse da Trento, poi, bisogna anche considerare che spesso arrivarci vale già quasi più di una vittoria. Così non fu a Tours: perdere quella coppa Cev fece male, molto. Lo sportivo ha un solo modo per rifarsi, cercare una vittoria per la quale non fosse favorito: abbiamo fatto pari e patta con la vita e con il volley».

E su un futuro alla guida della Nazionale:
“La maglia della nazionale è tanta roba, io l’ho vissuta da giovane ma parlarne significherebbe non dare valore a quello che ho adesso, che è tanto. Dalla pallavolo finora ho ricevuto molto più di quello che ho dato e non mi sento nella posizione non dico di chiedere, ma nemmeno di pensarci. Adesso penso a Trento, perché ci sto bene e voglio fare di tutto per rimanerci».

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