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Taranto scarta la prima vittoria da 3, e contro Catania sono punti d’oro

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Natale da tre punti”, è questo il titolo del cinepanettone prodotto dalla Gioiella Prisma Taranto che, verrebbe da dire finalmente, all’ultima giornata del girone d’andata stappa lo spumante della vittoria tenuto così tanto in ghiaccio che ormai sembrava essere diventato un blocco di marmo. Lo fa davanti alla splendida cornice del suo PalaMazzola (oltre 1.200 gli spettatori presenti) nel giorno di Santo Stefano, ma lo fa soprattutto contro la Farmitalia Catania, avversaria diretta nella lotta salvezza e ora staccata di cinque pesantissimi punti in classifica. Un bottino che andrà amministrato con maggiore cura nel girone di ritorno per non arrivare a giocarsi la permanenza in Superlega proprio in Sicilia all’ultima giornata.

Trascinata da un Russell dalla mano caldissima nei primi set, poi inspiegabilmente fatto raffreddare da Travica in panchina per quasi tutto il quarto, sostituito da un Sala in serata decisamente no, Taranto è stata brava ad andare subito avanti 2-0 nel computo dei parziali. Nel terzo, perso a 17, ha iniziato a rivedere le streghe, ma questa volta la regola amarissima del tie-break ha lasciato spazio alla dolce eccezione della vittoria piena.

Sestetti – Travica si affida a Trinidad De Haro in palleggio opposto a Russell, Lanza e Gutierrez le bande, Gargiulo e Jendrik coppia centrale, Rizzo libero. Douglas risponde con le diagonali Orduna-Buchegger e Massari-Randazzo, al centro Bossi e Masulovic, Cavaccini libero.

1° Set – Taranto parte subito forte (5-1) forzando al servizio e mettendo in grande difficoltà la ricezione di Catania. Immediato time-out di Douglas. Il nastro dà una mano a Buchegger togliendo Russell dalla linea dei nove metri, poi il gap si riduce a suon di muri della Farmitalia (6-4, 7-6) che resta in scia ai padroni di casa e alla fine pareggia i conti ai 9. Nuovo break di Taranto (11-9) con Lanza e un errore in attacco di Buchegger. Sale in cattedra Trinidad De Haro, bravo a variare il gioco in attacco, poi arriva anche l’ace di Russell che porta a tre le lunghezze di vantaggio (13-10) della Gioiella Prisma.

Un’alzata di Orduna non compresa da Bossi vale il +4 (17-13), ma la forbice si chiude ancora (17-15) tenendo aperto il set per gli ospiti. Gli scambi diventano prolungati e le scelte in attacco confuse e improvvisate su entrambi i fronti, con Catania che contiene meglio a muro ma manca di killer instinct. Altra incomprensione in pipe tra Orduna e Massari, errore che Gutierrez rende pesantissimo con un ace che vale il +5 (20-15) proprio con il traguardo ormai in vista. Un tesoretto che Taranto mette in cassaforte con Russell (8 punti per lui nel set con il 67% in attacco). 25-19 i numeri della combinazione, e si gira campo sull’1-0.

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2° Set – Nel secondo set stesso copione (5-2 Taranto) e Douglas è costretto ancora a fermare il gioco. Errori da una parte e dall’altra (7-5, 8-6), poi a metà parziale è il coach degli ionici a chiamare timeout quando vede Catania farsi ancora sotto (13-12). La diagonale stretta di Buchegger vale la parità, ma ci pensa ancora Russell, di gran lunga il migliore e più efficace in campo, a togliere le castagne dal fuoco. Ace di Massari e primo vantaggio della Farmitalia (14-15), ma risponde prontamente Gutierrez.

L’inerzia resta dalla parte di Orduna e compagni fino ai 17, poi Lanza sposta l’ago della bilancia dall’altra parte ma un errore in difesa ribalta ancora la situazione (18-19). Il tifo del PalaMazzola si fa assordante, il muro di Trinidad De Haro (20-19) lo trasforma in un girone infernale. Si prosegue punto a punto e il match si fa davvero avvincente, degno, ora si, di uno scontro diretto. Massari pizzica la linea di fondo in battuta (23-22), rimedia il primo tempo di Masulovic ma è Taranto a trovare il primo set point. Altro timeout di Douglas. Trinidad De Haro spara forte e preciso dai nove metri, Catania non trattiene e regala una free-ball che Gutierrez trasforma in oro colato: 25-23 e 2-0 per la Gioiella Prisma.

3° Set – Squadre allacciatissime anche in avvio di terzo set (4-4, 6-6, 8-8, 10-10, 12-12). Il match diventa la fiera del cambio palla, tra break sfiorati e poi puntualmente vanificati da errori in battuta o in attacco. Dai e dai, però, il +2 si materializza in favore di Catania con un ace di Buchegger (14-16) e qui Taranto inizia a vedere i soliti fantasmi: timeout di Travica sul 15-18. Altro ace della Farmitalia con Tondo e i siciliani scappano via (15-19).

Il muro subìto anche da Russell, e sottolineiamo “anche”, sembra confermare una regola ormai tristemente nota in casa Gioiella Prisma. Più che calo mentale, a questa squadra sembra ormai evidente quanto il serbatoio della benzina vada puntualmente in riserva nel corso dei terzi set. Catania, ringrazia, chiude 17-25 e riapre clamorosamente una partita che sembrava per lei ormai irrimediabilmente persa. 43% contro 61% le percentuali in attacco, 47% contro 62% quelle di ricezione positiva in questo parziale.

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4° Set – Travica fa rifiatare Russell sostituendolo con Sala, il muro di Gargiulo suona la carica (4-2) e sugli spalti si alza il volume del tifo, dei tamburi e delle trombe nel tentativo di spingere la Gioiella Prisma, ma soprattutto scongiurare il settimo tie-break di questo girone d’andata. Nuova parità ai 7, complice l’ennesima free-ball regalata in ricezione, nuovo vantaggio ospite (7-8) seguito però da un contro-break a firma Lanza (9-8). Sala spara out da posto 2 e per Taranto è tutto da rifare (9-10). Si viaggia così in equilibrio come nel set precedente, cosa molto rischiosa per gli uomini di Travica, tenuti a galla ora solo da Gutierrez e gli errori avversari (12-12).

Un altro grossolano errore di Sala (tenuto inspiegabilmente in campo) regala un nuovo break ai siciliani (12-14). Problema di crampi per Gargiulo che lascia il campo a capitan Alletti, diventato ormai solo un rincalzo per il nuovo allenatore. Sul 14 pari altro missile aria-aria di Sala, ma Russell resta a guardare a bordo campo. Ace proprio di Alletti e nuovo vantaggio (16-15) per i padroni di casa, tutto vanificato ancora (e ancora) da Sala, questa sera proprio fuori fase, per usare un eufemismo. Diagonale messa a terra da Lanza (18-17). L’ace di Buchegger vale il contro-sorpasso (18-19).

Sala, finalmente, trova un punto (ma si tratta di un’invasione a muro avversaria) e viene abbracciato e rincuorato da tutta la squadra che cerca una sua reazione. Sbaglia anche Gutierrez e si torna in parità ai 21. Tondo trova il mani-out del +1 (21-22) e Travica ferma il gioco per gettare finalmente nella mischia il suo opposto titolare. Gli animi si accendono anche in campo, sul 22 pari cartellino rosso per Gutierrez e Frumuselu e il punteggio diventa di 23 pari. Errore sanguinoso di Massari da posto 2 e match point Taranto. Massari sbaglia ancora e il PalaMazzola esplode per la prima volta in stagione. Douglas chiama l’intervento del videocheck per verificare un tocco a muro, che però non c’è (25-23). È vittoria, la prima in campionato per la Gioiella Prisma, ma è soprattutto vittoria da tre punti contro Catania, diretta concorrente, al momento, nella corsa salvezza.

Aimone Alletti: Sono partite che sappiamo essere brutte dal punto di vista tecnico ma sono una battaglia di nervi, loro sono rimasti attaccati per tutti i set e non hanno mollato di un centimetro, sembrava fossero pronti a ribaltarla ma la abbiamo portata a casa noi con tutta la rabbia che avevamo in corpo, una vittoria di squadra e del cuore“.

Piero D’Angelo (consigliere Saturnia Volley): “Non siamo entrati subito in partita e questo ci ha penalizzato. Nel terzo set, quando abbiamo vinto, lo abbiamo fatto grazie ad una buona battuta e un ottimo attacco, siamo riusciti ad essere incisivi e a portare avanti i giochi. Troppi gli errori nella quarta frazione di gioco, soprattutto nei momenti decisivi. Ma noi dobbiamo già guardare alla prossima partita e cercare di fare subito meglio e puntare a vincere tutte le partite. La società crede nella salvezza“.

Gioiella Prisma Taranto – Farmitalia Catania 3-1 (25-19, 25-23, 17-25, 25-23)
Gioiella Prisma Taranto:
Trinidad De Haro 0, Gutierrez 15, Gargiulo 7, Russell 15, Lanza 16, Jendryk 8, Alletti 1, Luzzi (L), Rizzo (L), Sala 1, Bonacchi 0. N.E. Ekstrand, Paglialunga, Raffaelli. All. Travica.
Farmitalia Catania: Orduna 0, Massari 16, Masulovic 10, Buchegger 21, Randazzo 5, Bossi 0, Pierri (L), Basic 3, Cavaccini (L), Guarienti Zappoli 1, Tondo 5, Frumuselu 0, Baldi 0. N.E. Santambrogio. All. Douglas Silva.
ARBITRI: Zavater, Carcione.
NOTE – durata set: 31′, 30′, 26′, 32′; tot: 119′.

Di Giuliano Bindoni

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