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Taranto, Fiore: “Una panchina più lunga avrebbe aiutato, ma dobbiamo lavorare sulla continuità”

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Di Redazione

La Prisma Taranto conquista il derby pugliese: la Bcc Castellana Grotte si arrende in quattro set. Durante il match, Alessio Fiore ha indossato la fascia da capitano, dato l’infortunio di Coscione. La sua intervista a MondoRossoBlù.it:

Quanto era importante vincere sabato contro Castellana per tutto il gruppo e quanto è stato importante vincere il derby per te, che sei tarantino, nella tua prima uscita da capitano?

Innanzitutto è stato importante vincere, indipendentemente da con chi si è vinto, poteva essere qualunque altra squadra ma a noi serviva la vittoria e sono contento in primis per quello. Vincere il derby è sempre bello, ti da quella carica di adrenalina in più che può essere utile soprattutto in questo momento che ci vede impegnati nuovamente mercoledì a Siena e le forze non sono al massimo. Per quanto riguarda me ovviamente ha fatto piacere vincere il derby è stata una gioia doppia.”

La Prisma migliora nettamente rispetto alla scorsa gara disputata contro Cuneo, sicuramente c’è ancora tanto da migliorare. Soprattutto quale aspetto, secondo te?

“Rispetto alla gara di Cuneo abbiamo avuto più continuità e avevamo tutti una condizione fisica migliore che ci ha permesso di esprimere al meglio il nostro gioco. Abbiamo avuto un piccolo appannaggio nel terzo set dove loro hanno giocato bene alcuni fondamentali mentre noi, soprattutto nel finale del set, siamo stati un po’ fallosi. Dobbiamo sicuramente migliorare sulla continuità, bisogna cercare di esprimere il nostro gioco il più a lungo possibile. Ben vengano queste partite ravvicinate, ci serviranno ad acquisire più continuità.”
 

Come valuti la tua prestazione?

“Non sono abituato a dare giudizi su me stesso ma comunque penso di aver aiutato la squadra ad aver portato a casa la vittoria. Nella gara contro Cuneo ho avuto qualche problema fisico ma già sabato non ho avvertito nessun fastidio quindi sono stato contento soprattutto per quello. Sono riuscito a dare un contributo alla squadra dall’inizio alla fine del match.”

E’ iniziato un tour de force per la Prisma. Pensi che una panchina un po’ più lunga sarebbe servita in questo caso?

“Sicuramente con una panchina un po’ più lunga alcune situazione si sarebbero potute gestire meglio però in questi casi è inutile guardare quello che ci manca ma bisogna guardare a quello che tutti noi possiamo fare in più. Io sono abituato a pensare in questo modo, non a quello che potrei avere ma a quello che ho e con quello che devo poter fare il meglio possibile. Quando giochiamo non badiamo a quello che potremmo avere ma cerchiamo di fare il meglio possibile e questo è sinonimo di maturità per il gruppo, nonostante tutte le difficoltà continuiamo ad andare avanti.”
 

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