Takahashi si presenta: “Ishikawa è il mio modello. Perchè Padova? Punta sui giovani”

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Di Redazione

Ran Takahashi è arrivato a Padova da poco tempo ma è già una star, soprattutto nel suo paese d’origine: il Giappone. Con lui, sono tre i nipponici che giocano per il campionato italiano (Ishikawa e Nishida) e proprio Ishikawa si rivela essere il giocatore che Takahashi stima di più nel Bel Paese.

Cosa conosci del nostro campionato?

“Il campionato italiano è molto diverso da quello giapponese, ci sono molti giocatori di alto livello. Anche il pubblico è diverso perché si fa sentire di più rispetto a quello del Giappone, la mia impressione è che in generale il livello sia altissimo, sia dal punto di vista del campionato che dei giocatori.”

Qual è il tuo giocatore di riferimento?

“Il giocatore che stimo di più gioca in Italia in questo momento è Yuki Ishikawa, non solo perché è giapponese ma perché penso sia un ottimo giocatore in generale e per questo è un mio modello”.

Quali sono i tuoi punti di forza e quali sono gli aspetti su cui pensi di dover migliorare?

“Il mio punto di forza penso sia la ricezione, insieme alla velocità che ho nei movimenti. Per quanto riguarda gli aspetti su cui migliorare mi viene in mente la battuta, visto che non sono molto alto, è un fattore sul quale devo lavorare ancora molto”.

Come mai hai scelto Padova come tua destinazione?

“Qui ci sono molto giocatori giovani, tanti hanno più o meno la mia stessa età. Padova è una realtà che punta molto sui giovani e li fa crescere e io ho scelto di venire qui per diventare un giocatore migliore, oltre che per misurarmi nel migliore campionato del mondo”.

Come mai, secondo te, sei diventato una star dei social in così poco tempo?

“E’ successo durante le Olimpiadi di Tokyo 2020, mentre giocavo con la mia Nazionale. Penso che abbia avuto tutta questa risonanza perché ho fatto il massimo durante quel torneo, come cerco di fare sempre, ed evidentemente la cosa è stata riconosciuta dalle persone”.

Sei il terzo giapponese in SuperLega quest’anno, hai chiesto qualche consiglio ai tuoi connazionali?

“Certamente, quando ho scelto di giocare per la Kioene ho chiesto dei consigli ad Ishikawa e lui mi ha confermato che ho fatto la scelta giusta. La sua esperienza qui l’ha aiutato a migliorare, è molto felice per me: Padova è l’ambiente ideale per misurarsi in una Lega di campioni e per crescere non solo come giocatore, ma anche come persona”.

Pensi di essere già pronto per questa stagione o punti ad essere al top a partire dalla prossima?

“Credo sia normale che ci voglia un po’ di tempo di raggiungere il livello degli altri giocatori, anche se voglio fare il meglio che posso fin da subito per dare una mano alla squadra. Penso che, però, l’anno prossimo potrò dare il mio contributo in modo più importante”.

Quando hai iniziato a giocare? Come ha vissuto la tua famiglia la partenza per l’Italia? Raccontaci un po’ di te…

“I miei genitori quando hanno saputo che volevo venire in Italia si sono un po’ preoccupati, ma poi hanno capito quanto fosse importante per me e non ci sono stati problemi a partire. Per quanto riguarda l’italiano, lo voglio imparare velocemente, ma prima devo migliorare anche il mio inglese! Ho iniziato a giocare a pallavolo quando ero alle elementari, avevo 9 anni. Anche mio fratello giocava, quindi abbiamo cominciato insieme e un passo alla volta mi sono appassionato sempre di più“.

E’ vero che suoni la chitarra?

“Certo! E’ una mia passione da tanti anni e appena ho un po’ di tempo cerco sempre di dedicarlo al suonare la chitarra”

(Fonte: comunicato stampa)

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