“Ammetto che sto vivendo un periodo non bello, dal 26 giugno (data del primo stop) moralmente sto sottoterra. Sono settimane stressanti”. E’ un Simone Anzani giù di morale quello che, dopo qualche giorno di silenzio, decide di fare chiarezza, affidando il proprio stato d’animo alle colonne de Il Resto del Carlino Macerata. E c’è poco da stupirsi, considerando che lo stop forzato è giunto alla vigilia degli europei, nel pieno della preparazione alla rassegna continentale.
“Al 100%, purtroppo non ci sarò. Sono fermo con la nazionale dal 26 giugno, non avrei la condizione fisica per aiutare l’Italia. Ho parlato con il ct De Giorgi, per il torneo di qualificazione olimpica proverò ad esserci”.
“Non avverto nessun fastidio e nessun malessere – chiarisce il centrale azzurro – , ma naturalmente non posso che attenermi alle decisioni dei medici. Durante il ricovero in Ancona sono stati fatti tanti esami e il mio cuore sta bene. Però è stato visto che mi partono delle brevi aritmie dopo lo sforzo. Non durante, ma subito dopo il primo momento di recupero”.
Proprio ieri il dg Cormio aveva espresso ottimismo e piena fiducia nel rivedere presto sul taraflex il campione azzurro. “Bisogna essere ottimisti – concorda Anzani – . Dopo la tempesta c’è sempre il sole e anzi io al ritorno in campo sarò ancor più sereno e potrò spingere ancora di più sapendo che il mio cuore sta benone”.
“Dopo Ferragosto farò l’esame sotto sforzo con i medici del Coni, poi mi auguro che a fine mese arrivino i responsi della genetica. E soprattutto che siano gli ultimi esami cardiaci”.
Il 22 agosto il centrale verrà sottoposto ad ulteriori test medici a seguito dei quali si deciderà se approfondire ancora la situazione o se (come tutti ci auguriamo) potrà tornare a disposizione del club e della nazionale.
(fonte: Il Resto del Carlino Macerata)
