Foto Instagram Wallace Leandro Souza

Scontro istituzionale in Brasile: il Comitato Olimpico sospende la CBV

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Il caso dell’opposto brasiliano Wallace, prima squalificato e poi riabilitato dopo aver pubblicato sui social network un post con minacce di morte al presidente Lula, sta provocando uno scontro senza precedenti tra le istituzioni sportive del Brasile. A riaccendere la miccia è stato il fatto che il Sada Cruzeiro abbia schierato in campo Wallace nel terzo set della finale scudetto in gara unica contro il Minas, gesto peraltro dal significato più simbolico che tecnico, dato che la squadra di Filipe Ferraz stava dominando l’incontro (l’opposto ha poi messo a segno l’ultimo punto della partita).

In conseguenza di ciò, il Consiglio Etico del Comitato Olimpico brasiliano – che aveva disposto la sospensione del giocatore – ha emesso una nuova, durissima sentenza, portando la squalifica di Wallace da 3 mesi a ben 5 anni in campionato, e altrettanti in nazionale, per non aver rispettato la sanzione. Cosa ancora più grave, il Comitato Olimpico ha imposto una sospensione di 6 mesi alla CBV (la Confederazione brasiliana), bloccando per tutto il periodo l’erogazione di fondi e contributi statali e chiedendo al principale sponsor (il Banco do Brasil) di fare altrettanto. È stato sanzionato con un anno di squalifica anche Radames Lattari, nominato presidente ad interim della CBV a causa dei problemi di salute del titolare Toroca.

La sentenza del Consiglio Etico parla di “deliberata volontà di screditare ogni sforzo etico a favore dell’educazione, del fair play, della sicurezza e di tanti principi valori e fondamentali dello sport“. Parole molto pesanti per una decisione che, in linea puramente teorica, potrebbe impedire alle nazionali del Brasile di partecipare alle principali competizioni internazionali, tra cui le qualificazioni alle Olimpiadi di Parigi 2024.

(fonte: Web Volei)

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