Di Redazione
Lutto nel mondo della pallavolo internazionale e di quella statunitense in particolare: Michael O’Hara, leggendario giocatore indoor e grande promotore del beach volley fin dal primo dopo guerra è scomparso oggi: aveva 85 anni. È stato nazionale americano nell’edizione di giochi olimpici del 1964, quelli di Tokyo, che per primi accolsero la pallavolo all’interno del programma dei cinque cerchi: medaglia d’oro ai Giochi Panamericani del 1959 O’Hara ha vissuto l’epoca d’oro del volley americano, prima che la disciplina si chiudesse nel mondo delle università e delle high school da cui sta uscendo con fatica e con successo proprio in questi giorni grazie alla creazione di un campionato professionistico.
O’Hara ad oggi è uno dei giocatori americani più rappresentativi di sempre: sei titoli nazionali con due titoli assoluti MVP, dodici Volleyball All-American Award fino a essere insignito del titolo di USA Volleyball All-Time Great Player, nel 1967. Conclusa la sua lunga carriera indoor Michael O’Hara diventò un testimonial del beach volley dedicandosi con successo quasi esclusivamente alla sabbia. Fu soprannominato “The Jumping Jack” per l’esplosività dei suoi salti. Jumping Jack non è solo il nome di una tipologia di salto che si effettua a scuola e nelle accademie militari ma anche di un fuoco d’artificio: 38 i titoli open vinti in carriera. Quando si ritirò definitivamente dalla scena agonistica O’Hara aveva quasi 50 anni e il fisico di un ragazzino: fece l’allenatore (sua la famosa scuola del Santa Monica College), l’arbitro, il commentatore, il presentatore televisivo partecipando come superconsulente sia alle Olimpiadi di Los Angeles che a quelle di Atlanta e Salt Lake City. O’Hara è stato indotto nella International Volleyball Hall of Fame di Holyoke, Massachusetts, nel 1989. Lascia la moglie Arlen sposata 54 anni fa, due figli e tre nipoti. Il comitato olimpico nazionale statunitense imporra il lutto in tutte le gare della settimana.
