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Sbertoli: “Il finale più bello”. Michieletto: “Il sogno che avevo da bambino” (VIDEO)

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Non può essere un caso che sia “sogno” la parola più ricorrente nelle interviste al termine della Finale Scudetto vinta dall’Itas Trentino alla BLM Group Arena. Come se, anche dopo tanti trionfi in azzurro e non solo, i protagonisti dell’impresa faticassero a credere a questo “miracolo” tricolore. “Per la stagione che è stata, per quanto abbiamo faticato, per quanto siamo dovuti stare uniti questo scudetto non ha prezzo – commenta Riccardo Sbertolinon ho parole per descriverlo. È il sogno più grande, se avessi dovuto scrivere una storia su questa stagione l’avrei scritta con questo finale“.

È una squadra che durante l’anno si è costruita – continua il palleggiatore della nazionale – ed è andata avanti sognando e lavorando, tutti insieme. Una squadra che secondo me si è meritata veramente al 110% tutto questo. Una vittoria bellissima per chi cambierà progetto, una vittoria che darà responsabilità a tanto orgoglio a chi rimarrà“.

Prima di concedersi alle interviste, Alessandro Michieletto chiama a sé tutta la famiglia: papà Riccardo, mamma Eleonora, le sorelle Francesca e Annalisa (entrambe giocatrici dell’Itas femminile). Un sostegno insostituibile che non può mancare neppure nella dedica dello scudetto: “A tutte le persone che mi stanno vicino, alla mia famiglia, alla mia ragazza, ai miei compagni e a questa grande società“.

È un sogno che avevo da quando ero bambino – continua lo schiacciatore – quando sventolavo la bandiera in curva e guardavo Matey e gli altri che vincevano. Adesso sono qua e abbiamo fatto qualcosa di incredibile: con questo gruppo sono stati due anni fantastici, dovevamo chiuderli al meglio e ce lo siamo meritato“.

Anche per un giocatore che ha già vinto Europei e Mondiali questo titolo ha qualcosa di speciale: “Non bisogna mai guardare indietro, sempre avanti – sorride Michieletto – questo è solo l’inizio per me, spero davvero che lo sia, quindi oggi mi godo il presente e questo scudetto festeggiato qui a Trento, Neanche nei sogni più belli avrei immaginato una festa così, è un annata storica per questa società ed esserci mi rende orgoglioso“.

di Eugenio Peralta

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